Lunedì scorso (30 novembre 2009) nel corso dei lavori della sessione consiliare, che ricordiamo ai lettori aveva ad oggetto una variazione di bilancio e l'illustrazione dell'operato del sindaco ad un anno e mezzo dall'insediamento, è stata inoltre approvata all'unanimità la mozione tesa a salvaguardare l'autonomia amministrativa (ma anche didattica) delle scuole dell'obbligo di Contessa Entellina, ree di non rientrare nei parametri recentemente fissati dal ministro Gelmini (almeno 300 studenti iscritti). A Contessa non sarà mai possibile avere tanti ragazzi iscritti stante l'ininterrotto flusso migratorio degli ultimi 150 anni, ancora oggi senza soste.
Sulla scorta della previsione costituzionale (articolo 6) secondo cui la tutela delle minoranze linguistiche è un obbligo dello Stato, ANNA FUCARINO ha presentato la mozione che qui sotto riportiamo. La mozione recava inoltre le firme di GIUSEPPE TAMBURELLO e NICOLA CUCCIA.
Ovviamente la mozione costituisce semplicemente la base di lavoro dell'Amministrazione Comunale, dei gruppi politici e degli studiosi ed amanti della minoranza linguistica arbëreshë perchè l'Assemblea Regionale vari, al più presto, una legge nel senso indicato, prima che i provvedimenti Gelmini diventino esecutivi.
Ovviamente la mozione costituisce semplicemente la base di lavoro dell'Amministrazione Comunale, dei gruppi politici e degli studiosi ed amanti della minoranza linguistica arbëreshë perchè l'Assemblea Regionale vari, al più presto, una legge nel senso indicato, prima che i provvedimenti Gelmini diventino esecutivi.
Il Contessioto
Mozione per salvaguardare l’autonomia scolastica dell’Istituto Comprensivo “Fr.scco Di Martino”
I sottoscritti consiglieri comunali chiedono l’inserimento all’ordine del giorno della prossima sessione consiliare della mozione che segue.
Il Consiglio Comunale
Premesso-Che lo Statuto Comunale fa obbligo agli organi del Comune di salvaguardare il bagaglio culturale arbreshe tramandato dalle generazioni che ci hanno preceduto;
-che la legge 133/2008 e la legge 137/2008 colpiscono pesantemente il sistema scolastico, gli insegnanti e le famiglie con vasti tagli alla spesa pubblica e che in questo contesto è a rischio la sopravvivenza dell’istituto comprensivo di Contessa Entellina, che potrebbe essere accorpato ad un istituto dei comuni limitrofi;
-che quanto sopra ipotizzato si pone in contrasto con altra legge dello stato, la 482/1999, che mediante la scuola invece punta alla salvaguardia delle minoranze etniche;
-che è convinzione comune che la scuola italiana necessiti di investimenti e di riqualificazione della spesa piuttosto che di tagli indiscriminati che non possono, come si vorrebbe, valorizzare l’offerta formativa degli Istituti scolastici;
Q.S.P.
Considerato che sulla base del cosiddetto decreto Gelmini verranno soppressi gli Istituti Comprensivi dei comuni minori che non possiedono parametri prestabiliti, anche se questi comuni rientrano nella delimitazione di cui alla legge 482/1999 per le minoranze etnico-linguistiche;
Atteso che in seguito alla massiccia emigrazione iniziata negli anni sessanta e tutt’ora in atto che interessa le forze migliori della popolazione di Contessa Entellina le secolari tradizioni arbreshe rischiano di scomparire;
Atteso che il processo di omologazione ai modelli consumistici mette in serio pericolo la sopravvivenza della storia culturale diversificata che finora, anche grazie alla presenza dell’Istituto Comprensivo, è sopravvissuta all’interno del nostro paese;
Ritenuto che il decreto Gelmini si concretizza non in una riforma dell’ordinamento scolastico ma in una mera serie di tagli, col fine di risparmiare sull’istruzione pubblica proprio quando vengono aumentati gli aiuti alla scuola privata, e che questi tagli minacciano da vicino l’Istituto Comprensivo di Contessa Entellina, ma anche quelli di altre realtà minoritarie;
Considerato, altresì, che già con l’art. 6 del disegno di legge n. 426/A l’Assemblea regionale siciliana aveva previsto disposizioni a favore degli istituti scolastici dei comuni con presenza di minoranze linguistiche anche se la legge non è entrata mai in vigore per la mancata approvazione finale;
Vista la legge n. 482/1999;
Vista la l.r. n. 26 del 1998;.
Visto lo Statuto Comunale;
Dopo ampio dibattito
I m p e g n a
1) L’Amministrazione Comunale ad adottare tutte le iniziative utili perché l’Istituto Comprensivo di Contessa Entellina mantenga la presenza strutturale all’interno di questo comune in quanto presidio culturale, linguistico ed etnico utile per il bilinguismo locale, come peraltro continuerà ad accadere per i comuni minoritari della Valle d’Aosta e del Trentino-Alto Adige;
2) L’Amministrazione Comunale ad attivare il Governo della Regione e l’Assemblea regionale siciliana in tutte le loro articolazioni perché, in forza dell’autonomia statutaria e della competenza normativa in materia recentemente riconosciuta dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 200 del 24 giugno 2009, intervengano con ogni mezzo e forma per la salvaguardia dell’autonomia al presidio scolastico di Contessa Entellina;
3) L’Amministrazione comunale ad eventualmente valutare l’opportunità di impugnare i provvedimenti ministeriali che dovessero mirare alla soppressione dell’autonomia scolastica all’Istituto Comprensivo di Contessa Entellina.
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