Buon Anno 2010
Al Sindaco, dott. Sergio Parrino, perchè non giudichi le persone dall'appartenenza alla maggioranza o alla minoranza. Ma sappia giudicare della bontà o inutilità delle idee di cui ciascuno è portatore. Siamo convinti, infatti, che la scienza non si trova tutta da un lato.
Al Presidente del Consiglio, Enzo Spera, perchè usi equilibrio nel condurre, fra maggioranza e minoranza, il confronto delle idee e dei progetti nella principale assise cittadina, senza cadere nella logica "razistica" dell'appartenenza. Equilibrio che in coscienza Egli già usa.
Al Papas Nicola Cuccia, Parroco stimato ed apprezzato dalla sua comunità parrocchiale, perchè possa continuare con successo e per lunghi anni a predicare la Parola .
Al parroco di Santa Maria della Favara, padre Mario Bellanca, di cui domenica scorsa si è potuta apprezzare l'omelia con cui invitava tutti a fare un resoconto dell'anno che ormai ci sta alle spalle, per apportare i necessari correttivi là dove si sono rivelate manchevolezze. Anche lui si è impegnato a fare la verifica riflessiva e correttiva.
Ai consiglieri di minoranza Anna Fucarino e Giusy Cannizzaro, sincere ragazze, che hanno preso -come era giusto- sul serio il ruolo di rappresentanti della gente per esigere, dall'Amministrazione, l'efficienza e soprattutto l'imparzialità della macchina comunale. In un anno e mezzo di impegno hanno scoperto come la "piccineria" di taluno giudichi il "mondo contessioto" non per ciò che esso è capace di esprimere, ma per l'appartenenza fra chi ha vinto e chi ha perso le elezioni.
Continuate ! alla fine tutti potranno scoprire -come è capitato a voi-, che il "re è nudo".
Al Consigliere di maggioranza Vincenza Reina, a cui con sincera convinzione vorremmo consigliare di non rivendicare a sè ciò che gli altri hanno fatto; di riesaminare (eventualmente) i propri errori e di non temere di dirlo pubblicamente. La gente apprezzerà la sincerità.
L'errore commesso da Lei in sede di Consiglio nel settembre 2008 nel votare per l'uscita dall'Unione Besa non va catalogato fra quelli burocratici, amministrativi, ininfluenti; quella è stata una scelta suicida per infiacchire, se ancora ce ne fosse stato bisogno, l'identità della nostra Comunità. E' stata una scelta miope, per consentire al Sindaco di guadagnare quattro soldi di "indennità di carica" all'Unione del corleonese, un tradimento della storia secolare di Contessa Entellina e -se si riflette bene- dello Statuto Comunale che fa obbligo ai consiglieri, in ogni circostanza, di salvaguardare l'identità della comunità. In quell'occasione Lei votò, al posto della cultura italo-albanese, per la costruzione di un "canile". Canile di cui non si parla più.
Non usi orgoglio, ma umiltà, e stia certa che continuerà ad essere apprezzata. Errare è umano.
Ai Consiglieri comunali tutti (di maggioranza e di minoranza) perchè possano parlare di più fra di loro per conoscersi meglio e scoprire che probabilmente ciascuno di loro vorrebbe lavorare per Contessa Entellina.
Ai Consiglieri comunali tutti (di maggioranza e di minoranza) perchè possano parlare di più fra di loro per conoscersi meglio e scoprire che probabilmente ciascuno di loro vorrebbe lavorare per Contessa Entellina.
Al responsabile dell'Ufficio postale di Contessa Entellina, Natale Monteleone, perchè continui fino a 90 anni a rendere i servizi alla cittadinanza. Se dovesse andare in pensione prima, sappiamo che l'Amministrazione postale non lo sostituirà ma, semplicemente, sopprimerà la sede di Contessa.
A Ninetta Ragusa e Salvatore Verardo perchè continuino a garantirci, col loro lavoro, il pane quotidiano. Per come vanno le cose a Contessa c'è pure da attenderci, infatti, che le poche realtà produttive possano chiudere.
Al dottore Girolamo D'Agostino perchè continui nell'assistenza sanitaria alla popolazione che al 70% può definirsi "anziana". A questa popolazione, ovviamente, non serve la abituale mangiata di "vastedda" offerta ancora ieri sera (nel Salone San Nicolò) dall'Amministrazione, chiamata ancora a rendicontare ... le vastedde, ma servono servizi che una realtà come la nostra, oggi, non dà. Portare un infartuato in Ospedale attraverso le "trazzere" di Contessa Entellina non è una impresa accettabile nel 2010.
Ai dottori Nino Colletti e Giacomo Schirò, sempre disponibili per quello che una volta era un bel paese e che oggi è privo dei suoi giovani, perchè emigrati.
Al Dirigente dell'Istituto scolastico "Fr.sco Di Martino" di Contessa Entellina, prof. Nicola Monte, che pur essendo originario di Bisacquino, ha saputo cogliere lo spirito dell'ambiente contessioto e si è reso disponibile per una didattica appropriata alla realtà minoritaria locale.
Auguri anche agli ex-sindaci che adesso si occupano di altro:
-Ing. Giuseppe Lo Iacono, testimone di tempi lontani;
-Dott. Giuseppe Musacchia, ultimo sindaco democristiano di Contessa Entellina;
-Rag. Pietro Cuccia, ultimo sindaco di sinistra di Contessa Entellina, prima che la distinzione destra-sinistra perdesse di significato;
-dott. Nino Lala, sindaco precursore-incubatore dell'attuale gestione di Sergio Parrino.
Auguri ai tantissimi che si occupano di cose grandi e piccole e che continuano a fare qualcosa per il loro paese. Allevatori, lavoratori forestali, coltivatori, meccanici, insegnanti in servizio ed in pensione, impiegati degli uffici comunali e dei servizi pubblici (dai trasporti alla raccolta rifiuti, alla banca etc.). Auguri ai testimoni di altri tempi: Giuseppe Calvacante, storico segretario della Camera del Lavoro quando la società contadina era tanto diversa dall'odierna cultura dell'effimero. Auguri a chi si occupa di attività civiche, sindacali e di patronato.
Auguri alle forze dell'ordine (Carabinieri e Vigili Urbani) perchè possano continuare il loro lavoro. Cosa che diventa a rischio se lo spopolamento del paese dovesse consistentemente continuare.
Auguri a tutti i nostri emigrati, di adesso e dei decenni passati. Auguri particolari a coloro che ci leggono.
Auguri a tutti i nostri emigrati, di adesso e dei decenni passati. Auguri particolari a coloro che ci leggono.
Auguri a tutti !
Auguri perchè il 2010 possa essere l'anno della svolta. L'anno in cui le buone idee (che vengano dalla maggioranza o che vengano dalla minoranza) saranno valutate per quelle che sono. L'anno in cui, a 20 anni dal crollo del muro di Berlino, anche a Contessa Entellina crollino gli stupidi (ed espressione di ignoranza) pregiudizi.
Se tutti ci proveremo, ci riusciremo. E' l'unico modo per salvare il paese, in corsa verso l'estinzione.
Il Contessioto