Il parlamentare Pdl Mazzuca ha incontrato l'ex governatore nel carcere romano Salvatore Cuffaro
dal sito del Corriere della Sera
PALERMO - «Non mi sento tradito dalla Sicilia, semmai sono io ad avere tradito la Sicilia». Sono le parole riferite dall'ex governatore Salvatore Cuffaro a Giancarlo Mazzuca, il parlamentare del Pdl che gli ha fatto visita a Rebibbia, pochi giorni dopo la reclusione per la condanna definitiva a sette anni. Mazzuca scrive il resoconto dell'incontro sull'ultimo numero di Panorama. L'ormai ex senatore, scrive Mazzuca, «mi fa vedere il libro che sta leggendo in questi giorni assieme ad altri (La bibbia e il saggio di Papa Ratzinger, Luce nel mondo, che gli ha portato in dono Gaetano Quagliariello): è La luna è tramontata di John Steinbeck». Il deputato racconta di un Cuffaro apparentemente sereno, tanto da chiedersi come sia possibile che abbia accettato una sentenza così dura (7 anni) senza gridare alla persecuzione giudiziaria. «Perché sono un uomo delle istituzioni e accetto la sentenza» gli ha risposto l'ex presidente della Regione. Aggiunge: «Qui sono trattato benissimo» e gli mostra i resti del pasto di mezzogiorno: riso, pesce e broccoli. E gli altri reclusi, quasi tutti extracomunitari, già lo chiamano «presidente». La fede e la preghiera, ricorda Mazzuca, sono un estremo conforto («prega dalla mattina alla sera»). Infine, Cuffaro affida al deputato berlusconiano due pensieri: «Se tornassi a nascere rifarei di nuovo il politico»; «Voglio raccontare la mia disgraziata storia in un libro».
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