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mercoledì 12 gennaio 2011

Dal comportamento del Sindaco, ci pare di leggere "Il Comune è mio e lo gestisco come voglio".

  Qualche settimana fà su questo Blog è stato posto un interrogativo a cui gli interessati (gli amministratori del Comune) non hanno ritenuto di dare alcuna precisazione, sottovalutandone la portata. Eppure l'interrogativo era, e resta, insidioso e suscettibile di sviluppi perchè lasciava intravedere il rischio che con gli atti pubblici, con gli atti amministrativi, si giochi o peggio si dicano ... cose non aderenti al vero.
   La problematica la sintetizziamo,  per quanto ci sarà possibile farlo.
A) Nel mese di Ottobre 2010 la Giunta, in due tempi distinti, si è riunita per deliberare in materia di opere pubbliche; in una circostanza ai primi di Ottobre per approvare un Piano di Utilizzo delle somme finanziate negli anni scorsi dal Provveditorato OO.pp. in favore del "Belice". In pratica tutto ciò che Sergio Parrino (prima come assessore ai ll.pp. e dopo come sindaco) non ha voluto spendere, coltivando l'inerzia assoluta, è stato raccolto e redistribuito per nuove finalità. Fra le cose che Sergio Parrino non ha mai inteso portare avanti c'era la realizzazione del Museo, su cui esiste il progetto (pagato fino all'ultimo centesimo all'autore). Per realizzare il Museo sarebbe stato necessario portare avanti il Piano regolatore (di cui si sono perse le tracce) ovvero adottare una deliberazione consiliare in deroga al Piano Urbanistico vigente (uno stravecchio Piano di Fabbricazione).
Il Parrino non ha inteso assecondare l'iniziativa (voluta sul piano funzionale dal benemerito prof. Nenci) perchè questa è stata promossa da Piero Cuccia, persona appartenente al genere umano non gradito all'attuale sindaco.
Con i soldi raccimolati, fra cui anche quelli derivanti dalla mancata realizzazione di una Chiesa nella zona di trasferimento, il Parrino elaborò, assieme alla Giunta, una nuova serie di interventi, fra cui l'ultimazione di un blocco di case popolari, il ripristino della Sala Rai e del Mercato Coperto, l'ultimazione del Centro Civico, e gli interventi di restauro della navata destra della Chiesa SS. Annunziata (in particolare la cappella di San Giuseppe).
B) A distanza di una decina di giorni la Giunta Municipale torna a riunirsi per variare il "Piano di Utilizzo" poco tempo prima varato e da noi delineato, per sommi capi, sopra. Alla seduta è assente Sergio Parrino, tuttavia anche in assenza sua (ma col prevedibile suo consenso) spariscono dal Piano i soldi destinati al restauro della Chiesa dell'Annunziata con una motivazione su cui abbiamo appuntato l'interrogativo.
La motivazione, all'incirca, diceva: "All'iniziativa di restauro provvederà la Chiesa con fondi propri". All'atto amministrativo tuttavia non era allegata nè una dichiarazione del Vescovo, nè del suo incaricato nè altro documento che avallasse l'asserzione. L'Amministrastore parrocchiale, papas Borzì, interpellato da noi ha categoricamente smentito di aver rinunciato al finanziamento. Quel finanziamento, ci risulta anzi che papas Nicola lo abbia inseguito per anni.
Sarà che noi apparteniamo ad una categoria di persone ligie, ci siamo infatti chiesti come possono dei componenti di un organismo pubblico deliberare inserendo argomentazioni in un atto pubblico non disponendo di supporto documentale ?
Ci chiedevamo nello scritto di qualche settimana fà: "Questo sistema di inserire negli atti deliberativi argomentazioni non supportati da documenti è una prassi costante ?". "Da dove è spuntata questa motivazione priva di supporto giuridico ?". Se questo modo di deliberare è una prassi, è spontaneo chiederci: "Ma i contessioti in mano di chi sono ?".
C) Dopo questa seconda versione del Piano di Utilizzo i consiglieri dell'Opposizione hanno presentato in Consiglio una "mozione" con cui stigmatizzavano l'infondata argomentazione della Giunta Municipale e chiedevano, avendo consultato il clero interessato, di ripostare lì dove stava prima il finanziamento per il recupero della navata destra della Chiesa.
La mozione è stata approvata a maggioranza dal Consiglio Comunale (Nicola Cuccia, Enzo Spera, Onofria Guarino, Anna Fucarino, Pietro Stranci e Giusy Cannizzaro). Si sono espressi contro tre consiglieri, altri tre hanno preferito non partecipare ai lavori consiliari.
Qualsiasi Sindaco che abbia rispetto della volontà sovrana del Consiglio non si sarebbe adoperato per frapporre ulteriori indugi. Avrebbe preso atto che la maggioranza del Consiglio  è orientata in quel modo e avrebbe fatto di tutto per mostrarsi rispettoso. Non è stato così per Sergio Parrino, il sindaco del rancore nei confronti degli avversari. Egli distingue infatti i consiglieri fra quelli "buoni" e quelli "cattivi". Fra i cattivi ci sono quelli che la pensano, su tanti temi, diversamente da lui.
D) A dimostrare la sua avversione, la disistima, nei confronti della maggioranza che sistematicamente si esprime da qualche tempo in Consiglio egli, Sergio Parrino, riconvoca in dicembre la Giunta (sempre ossequiosa ai desideri di Sergio) e fa ribadire l'esclusione del finanziamento della "Chiesa". Questa volta nell'atto pubblico, nell'atto amministrativo, non viene scritto che al recupero provvederà la Chiesa (intesa come Eparchia) con fondi propri. Viene scritto "Considerato che i lavori di consolidamento e ristrutturazione della Chiesa SS. Annunziata richiederebbero indagini geologiche e sondaggi propedeutici alla redazione del progetto esecutivo".
In pratica quella Chiesa potrà ...pure crollare perchè servono indagini che Sergio non intende eseguire, ci pare di capire
Se papas Nicola -ci risulta- ha inseguito quel finanziamento per anni, perchè il Sindaco non ha curato finora le indagini necessarie ?
Verrebbe da immaginare che gli servivano i soldi per gli incarichi. Ma finora Egli non ha chiesto stanziamenti per questa finalità. E tenuto conto che la maggioranza consiliare è favorevole al restauro non avrebbe di certo rigettato la richiesta. Come non ha rifiutato la richiesta di €. 27.000,oo destinati ad incarichi professionali, votati all'unanimità il 27 novembre, nonostante i consiglieri dell'Opposizione avessero evidenziato nel corso dei lavori della seduta che nei Comuni del Piemonte, con un solo addetto tecnico, i progetti è vietato che siano affidati a terzi esterni all'apparato comunale.
Il motivo dell'avversione a realizzare il "restauro" è, a nostra opinione, che ogni volontà che viene dalla Maggioranza del Consiglio risulta sempre indigesta al Sindaco del rancore perenne; a colui che dialoga, sa dialogare, solo con le persone addomesticate, par di capire.
Il comportamento del finanziamento di cui abbiamo adesso scritto è identico a quello tenuto dal sindaco sulla problematica dello Scuolabus, su cui taluno ci ha chiesto di tornare a meglio puntualizzare la genesi. Lo faremo nei prossimi giorni.

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