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lunedì 15 aprile 2019

Hanno detto ... ...

In un anno sono emigrati dall'Italia 285mila persone:
siamo tornati ai livelli record degli anni '50.
E che futuro avranno i figli di italiani che nascono e crescono all'estero ?

VINCENZO IACOVISI, storico
La Rai annuncia la chiusura dei canali Rai Movie e Rai Premium per far posto a due canali di genere maschile e femminile.
Dagli anni Cinquanta è tutto. A voi studio.

FULVIA BANDOLI, politico
Mi rifiuto di credere che venga veramente accolta la proposta di togliere due reti rai che vanno bene Rai Movie e Rai Premium per fare un canale per donne e uno per uomini.
I canali tv come le toilette?

PIERO SANSONETTI, giornalista
Il caso Marino non ha insegnato niente. Il Pd scarica di nuovo i suoi amministratori. (Che saranno assolti tra un paio di anni). La magistratura ormai ha vinto. Potere assoluto.

ELISABETTA TRENTA, ministro della difesa
Gli sbarchi in Italia potrebbero aumentare a causa della situazione in LIbia".
"Non è utile usare certe occasioni per fare politica, in questi casi bisogna lavorare tutti nella stessa direzione per arrivare alla soluzione migliore".
"Se si dovesse arrivare alla guerra, non avremmo migranti ma rifugiati. E i rifugiati devono essere accolti. Bisogna che qualcuno si concentri molto di più sulla sicurezza del Paese".


"Sono appena tornata da un ultimo viaggio nel Corno d'Africa, ero stata poco tempo prima in Niger: in questi Paesi abbiamo dei tassi di crescita demografica incredibili, il raddoppio della popolazione entro il 2030. Come pensiamo di poter gestire questo futuro con la chiusura dei porti? 
E' impossibile, bisogna lavorare su una soluzione alternativa. Non sono quella che dice 'apriamo a tutti', assolutamente no, però ragioniamo sul futuro perché prima o poi questo futuro ci sfugge di mano".

ALBERTO FORCHIELLI, imprenditore e giornalsta
Giggino! Ora ricorda a Salvini di tenere buoni rapporti con la Francia! Ma se solo un mese fa è andato a inciuciare coi Gilet Gialli.
Ragazzi, sono io che invecchio o è Lui che batte in testa ?????

GIANPAOLO GALLI, economista
Giusto, ma un po’ difficile chiedere alla Francia di cooperare con noi in Libia (dove abbiamo cospicui interessi economici; vedi ENI), dopo che siamo andati a incontrare i più estremisti e violenti fra i gilet gialli?
Un po’ di testa prima di fare le cose on farebbe male !


CORRADNO MINEO, giornalista
I migranti sulla AlanKurdi sbarcano a Malta e saranno accolti da Germania, Francia, Portogallo e Lussemburgo. "Ottimo", dice un italico imbecille. Pessimo, perché l'Italia è ora pù sola. E la pagherà cara quando riprenderanno gli sbarchi in massa nel paese più vicino all'Africa.

MARIA PAOLA MOSCA, giornalista de Il Sle 24Ore

Quando gli immigrati siamo noi. Riflessioni di un’italiana

Le parole sono importanti e sono anche pietre (rubando l’espressione a Carlo Levi) e sia forse per il momento storico che per mia condizione attuale di italiana all’estero, di recente il confronto tra due termini continua a saltarmi agli occhi e a offrirmi lo spunto per una riflessione. Da essere sinonimi expat e immigrato sono diventati etichette distinte che offrono immaginari specifici a chi le usa o le legge. Un expat (contrazione dell’inglese expatriate), è più facilmente identificato come un/una professionista proveniente da un altro Paese, generalmente occidentale, dalle alte qualifiche di studio ed esperienza, magari ricollocato dall’azienda in cui lavora e, quindi, in qualche modo “di passaggio”. Di contro, la parola immigrato ha invece una connotazione più negativa e si applica, un po’ troppo facilmente di solito, a chi viene da parti del mondo meno sviluppate per cercare condizioni di vita migliori (ma chi non lo fa quando emigra?), se non proprio per salvarsi la vita, fuggendo da zone di conflitto, povertà estrema od oppressione.
NICOLA ZNGARETTI, segretario pd
Caro Matteo Salvinimi, cavalcando la rabbia degli italiani hai preso i voti ma hai tolto: lavoro, crescita, fatturato alle aziende e hai isolato l'Italia. Questo ho detto e questo confermo. Perché è vero.

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