«Non è una questione tra me e Renzi, è un problema che dovrebbero porsi tutti. Un problema di
equilibri della democrazia: con questo sistema ipermaggioritario, con una
camera di nominati, se al ballottaggio vincesse Grillo che succederebbe? Se lo
sono chiesto?».
Dopo Renzi, è impossibile venga riesumato il cadavere della vecchia
politica. O, quantomeno, certi riti non saranno più riproponibili. Però…
Non cresciamo da una ventina d’anni e Renzi ha
dato uno scossone. Ma perché la sveglia sia effettiva, ci vuole tempo e fatica.
Temo che se, un giorno, Renzi sparisse, gli italiani farebbero in fretta a
scordarselo.
Perché siamo strutturalmente malati: il mondo corre e noi no. Le faccio
un esempio: Internet. Con una crescita del 2%, siamo fra i più bassi. Insomma,
di fronte all’impegno di Renzi, non è che ci sia il sostegno attivo del paese.
L’Italia lo guarda, lo vota e lo voterà anche, ma c’è pure un po’ di
sospetto, di cinismo di fondo. È come se dicessimo: mo’ stai facendo casino,
annunci rivoluzione, ti vogliamo sta’ a senti’ ma, insomma, non partecipiamo. E
gliel’ho detto in italo-napoletano.
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