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domenica 9 giugno 2019

Hanno detto ... ...

Italia populista:
-No ad un italiano a presiedere il Consiglio Europeo, cosa diversa dalla Commissione Europea,
-grande confusione su come trattare il macigno del debito pubblico 
ENZO BOLDI, giornalista
A furia di etichettare come ‘burocrati’ tutto quello che riguarda l’Unione Europea si finisce per fare confusioni anche tra i ruoli e le cariche diverse che si snodano all’interno del sistema politico del Vecchio Continente. E così Luigi Di Maio si produce in una gaffe sulla notizia che vorrebbe l’ex premier italiano Enrico Letta alla guida del Consiglio Europeo
Il leader penstastellato, però, ha confuso questa carica con quella di presidente della Commissione UE e – di conseguenza – ha scritto un post Facebook senza né capo né coda.




AUGUSTO MINZOLINI, giornalista
Enrico Letta è una brava persona, ma scandalizzarsi perché i gialloverdi non lo vogliono mandare in Europa, è ridicolo. L’ex-premier ha una concezione della Ue che agli antipodi rispetto a Salvini e Di Maio: che senso avrebbe? Davvero l’Italia è la Patria dell’ipocrisia !

LEONARDO BECCHETTI, economista
Il veto del governo su Enrico Letta come presidente del consiglio UE è un atto di masochismo patriottico Prima gli italiani (ma non tutti).

NICOLA ZINGARETTI, segretario nazionale Pd
«Ho paura che anche su questo pensando agli egoismi di partito, diranno di no, marginalizzando ancora di più il nostro Paese: preferiscono non fare avere postazioni di rilievo all’Italia piuttosto di difendere i loro interessi di partito».

 mini bot
GIOVANNI TRIA, ministr dell'Economia
 "Questa è una cosa che sta nel loro programma: il ministero dell'Economia ha girato un parere negativo", 
 "Penso che in un'interpretazione, quella del debito, non servono. Nell'altra (valuta alternativa, ndr), ovviamente, si fanno i trattati e quindi non possono essere fatti",
Il confronto con le autorità europee sui conti pubblici "sta andando bene nel senso che aspettiamo che si pronuncino secondo le procedure: il Comitato economico-finanziario e poi si dovrebbe aprire un dialogo con la commissione Ue", ha detto ancora il ministro dell'Economia Giovanni Tria. "Chiariremo ciò che abbiamo già detto, i nostri programmi, e porteremo le prove di un miglioramento del deficit dell'anno e i miglioramenti per l'anno prossimo". 

LUIGI DI MAIO, ministro del Lavoro
"Se lo strumento per pagare le imprese non è il minibot - replica Di Maio - il Mef ne trovi un altro. Ma lo trovi, perché il punto sono le soluzioni, non le polemiche, né le presunte ragioni dei singoli. Ripeto, una parola: soluzioni!". "Questa storia dei minibot sta diventando paradossale. Se c'è una proposta per accelerare il pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione si discuta. Ci sono migliaia di aziende che aspettano ancora di essere pagate dallo Stato e non è accettabile. Anche perché, quando è un privato a non onorare i pagamenti, poi ne fa le spese, quindi non vedo perché lo Stato se ne debba approfittare" attacca Di Maio che continua:
 "Il Mef dice che sono inutili e che è sufficiente pagare le imprese, allora lo faccia. O che studi un piano per iniziarlo a fare! Perché qui stanno sempre tutti zitti, fermi, immobili, poi appena qualcuno propone qualcosa si svegliano e dicono 'ah, no, non si può fare'".
MATTEO SALVINI, ministro dell'Interno
"Sullo strumento dei minibot si può discutere, è una proposta, ma il fatto che sia urgente pagare le decine di miliardi di euro di arretrati e di debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti di imprese e famiglie (debiti risalenti a governi e anni precedenti) deve essere chiaro a tutti, in primis al ministro dell'economia. È una questione di giustizia".
"Dobbiamo distinguere gli strumenti della finanza dai fondamentali del Paese. I minibot sono uno strumento e stiamo dicendo da tempo che non è opportuno incrementare il debito pubblico italiano, vista la sua entità".
VINCENZO BOCCIA, presidente Confindustria
 Insiste sulla necessità di "affrontare tre cose fondamentalmente nel Paese: incrementare la crescita e ridurre il debito e il deficit. Individuare strumenti per finanziare il debito è un'opzione teorica interessante, ma non incide nei fondamentali".

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