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martedì 12 marzo 2019

Hanno detto ... ...

"Non siamo fatti solo di carne e ossa, 
ma di ciò in cui crediamo. E oggi più che in ogni altro
 momento della storia siamo esposti a più menzogne."


dal dialogo fra Enzo Biagi e lo scrittore 

Michael Crichton, avvenuto a New York nel 2001


GIANRIGO CAROFIGLIO, scrittore, politico ed ex magistrato
Conversazione origliata per strada. “Sono salviniano perché mantiene le promesse”
“Veramente, così per parlare, aveva promesso fra l’altro di tagliare le accise sulla benzina. Lo ha fatto?”
“Con voi comunisti non si può parlare.”
Applausi, pernacchie, sipario.

MYRTA MERLINO, giornalista de La7
Avete capito, nessun problema.
Fino a due giorni fa si menavano di santa ragione a colpi di ‘sei un irresponsabile’ e ‘io vado fino in fondo’.
Adesso invece va tutto bene. Della TAV non si parlerà per 6 mesi e di crisi non si parla proprio più.
Una vera magia: bibbidi bobbidi bu.



MILA SPICOLA, insegnante di Storia dell'Arte

La Sovranità italiana venduta un tanto al chilo. La Cina si compra i nostri porti. Mentre i gialloverdi vendono i nostri canali di commercio via mare, i bandierini del “diopatriafamiglia tutto attaccato” intanto sono tutti a organizzare a Verona il convegno contro le streghe.

FRANCESCO  GIUNTA Sindaco di Termni Imere

“La notizia dell’arresto dei vertici di Blutec, dell’AD Cosimo Di Cursi e del presidente del CdA Roberto Ginatta, cade come una tegola sulla testa di un intera comunità. Seppur, nella consapevolezza delle difficoltà registrate nei mesi scorsi, in merito alla restituzione delle somme anticipate all’azienda da Invitalia, abbiamo sempre sperato che la vertenza Termini Imerese potesse trovare una soluzione favorevole per le migliaia di famiglie, coinvolte, loro malgrado, in un disastro sociale ed economico senza precedenti. Da tempo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini – ha proseguito Giunta – indagava in merito alle modalità di utilizzo dei fondi pubblici da parte di Blutec. Questa ulteriore ‘involuzione’ della vertenza, deve preoccuparci ma non scoraggiarci. Piuttosto, può essere l’occasione affinché, grazie al lavoro della magistratura, possa, finalmente, chiarirsi, una delle pagine più tristi della storia recente di Termini Imerese e del suo comprensorio”.

GIOVANNI VALENTINI, gornalista
Il fatto più sconcertante nel disastro aereo del Boeing 737 di Ethiopian Airlines è che, a quanto pare, i due piloti non sarebbero riusciti a disattivare il sistema elettronico anti-stallo. Finiremo tutti schiavi e vittime della tecnologia?

EMANUELE MACLUSO, già parlamentare
SI SBARACCA RIAVVIANDO IL CONFRONTO DESTRA-SINISTRA
Eugenio Scalfari nel suo ultimo editoriale (domenica scorsa su La Repubblica), dedicato in gran parte a Nicola Zingaretti e quindi alle prospettive del suo Pd come possibile forza di governo, nelle conclusioni ha scritto che questo partito deve costruire un largo schieramento di centrosinistra per governare. In questo caso, secondo Scalfari, Berlusconi e Meloni dovrebbero astenersi o addirittura votare a favore. Ora, io capisco che ci sono momenti in cui in gioco è la democrazia ed è necessario costruire larghe convergenze transitorie per garantirla; però non siamo a questo e non mi sembra che Meloni e anche Berlusconi siano su questa lunghezza d’onda. Loro pensano a ben altro.
Nicola Zingaretti ha un compito su cui si è già espresso: dare al Pd un netto profilo di sinistra democratica chiudendo le equivoche intese renziane definite al Nazareno con Berlusconi. Lo stesso segretario del Pd ha annunciato che “si sbaracca”; il partito si trasferisce persino da quella sede come a chiudere, anche fisicamente, con il passato. Infatti, la politica italiana ha bisogno di aprire una fase in cui lo scontro sia tra centrosinistra e centrodestra con opzioni programmatiche chiare e leggibili a tutti e che ne definiscano il progetto. Finiamola con la storiella che destra e sinistra non esistono più. Esistono, eccome. E so bene che oggi il tema all’ordine del giorno della sinistra democratica non è il superamento del capitalismo, ma il suo condizionamento non solo sul piano nazionale. Ma è sbagliato pensare che con la globalizzazione bisogna rassegnarsi al dominio assoluto del capitalismo globalizzato.

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