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martedì 25 settembre 2012

Sicilia. Da grande voglio fare il deputato all'Assemblea Regionale Siciliana. Per legge si possono fare prelievi di denaro pubblico senza obbligo di pubblicità e senza che nessuno possa ficcarci il naso

I soldi che vengono trattenuti dal datore di lavoro (irpef), l’iva che paghiamo e molti altri tributi che nelle altre regioni finiscono nelle casse dello Stato, in Sicilia servono invece per mantenere una larga schiera di parassiti; dai parlamentari che siedono a Palazzo dei Normanni ai loro parenti, amici e clienti che vengono nominati dai Don Raffaele Lombardo di turno consulenti della Regione.
I nostri soldi non finiscono quindi in investimenti pubblici, suscettibili di creare occupazione, bensì per mantenere la casta dei parassiti-ignoranti.
Il giorno in cui dovremo, perché dovremo, conoscere i dettagli dei bilanci dei gruppi parlamentari dell’Ars –non i fogliettini a tipo "lista della spesa" distribuiti in questi giorni ai giornali- assisteremo allo stupore di Franco Fiorito che dopo che sarà rimasto per mezz’ora a bocca aperta…. griderà  “Quello che io ho rubato nella follia che imperversa in questa seconda repubblica -in Lazio- è un … nulla,  rispetto ai lussi che i  90 di Sala d’Ercole si concedono !!!”.
Da noi i “90” li trattiamo benissimo per togliere loro l'istinto di voler –eventualmente- rubare. E diamo loro:
-ricchi, ricchissimi vitalizi,
-auto blu,
-bilanci dei gruppi non controllati (appunto … per farli desistere dal rubare. Ma non c’è motivo ! ogni prelievo è legale e non va spiegato a nessuno, legale ope legis).
Quando un deputato, anche se da trenta anni fosse stato lontano da Palazzo dei Normanni a godersi il vitalizio, moriva, fino a poco tempo fà l’Ars si preoccupava pure del suo funerale.
L’Assemblea Regionale oggi è maglia nera, in Italia, in campo di costi della politica e soprattutto di costi dei gruppi parlamentari. Eppure quando si arrivò a questi livelli la stampa, la stampa di Sicilia, non individuò nessun Franco Fiorito.
Se nè la destra nè la sinistra insorsero è segno che i Franco Fiorito sedevano nei quattro punti cardinali di Sala d'Ercole. Significa che tutti i gruppi si sono sentiti soddisfatti.
L’emolumento base netto dei nostri “deputati” è di oltre €. 10.000,oo mensili. Al portaborse generalmente, in nero, questi uomini dell’illegalità, danno €. 800,oo/1000,oo. Il resto va tutto in tasca loro.
Nessuno dei nostri onorevoli, ovviamente, resta con l’indennità base.
Il presidente dell’ars piglia altre 7.000,oo euro in più, come il presidente della regione.  I due vice-presidente assommano altre €. 5.000,oo mentre i tre questori altri €. 4.000,oo, i tre segretari altri €. 3.000,oo. In pratica tutti i 90 sono titolari di nastrini e stellette. Esistono infatti i presidenti delle numerose commissioni, i vice presidenti ed i 1segretari; tutti con assegno aggiuntivo.
Tutti costoro –graduati- dispongono di macchina blu e di autista, quindi nessuno deve sborsare quei 800/1000 euro in nero, cui facevamo riferimento sopra.
Esistono poi i “capigruppo”; costoro i supplementi di trattamento li stabiliscono loro personalmente a discrezione  perché li attingono dai “trasferimenti” che Mamma Regione fa al bilancio dell’Ars; la Presidenza dell’Ars quindi assegna ai capigruppo l’importo del “trasferimento” in relazione alla consistenza numerica del gruppo. Su questi fondi, di cui vedremo l’entità, non esistono controlli, per legge. Ogni prelievo è “ope legis” sempre legale, escort e festino  eventualmente compresi.
Il capogruppo stabilisce lui che tipo di macchinone –con autista-  deve usare (esiste la preferenza, stando a quanto circola in queste ore su internet, per le Mercedes da 120.000,oo euro); il capogruppo stabilisce dove, come, quanto e quando pranzare con gli aderenti al gruppo e con i loro elettori (si chiamano “convegni”).
Il Capogruppo nomina, sceglie, distribuisce consulenti, dipendenti, esperti (… parenti ?, perché nò, pure loro sono figli di Dio).
Ci sarà tempo per sapere cosa i “90” abbiano, concretamente, fatto dei 67 milioni assegnati ai capigruppo negli ultimi quattro anni. Si tratta di una cifra mediamente di poco inferiore al milione pro-capite.
Oggi non è possibile conoscere la destinazione perchè per legge i bilanci dei gruppi non sono pubblici e sono pure privi di controllo.
Chiamate minchioni i nostri 90 !!!
La nostra è una terra ricca.

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