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venerdì 11 giugno 2010

Legge bavaglio: Sky Tg 24 e i quotidiani listati a lutto, la Repubblica con la prima bianca, la Stampa senza rubriche

Anche "IlContessioto" aderisce alla protesta. Il 9 luglio black out dell'informazione italiana. Napolitano: "Non firmare? Richieste a vanvera".
Ieri la legge bavaglio contro l'informazione (e la magistratura) ha avuto il Sì del Senato, grazie all'ennesimo voto di fiducia imposto dal governo Berlusconi. Ma il suo cammino non sarà facile.
Le reazioni sono vaste e immediate, l'accusa di incostituzionalità sarà portata dalla Federazione nazionale della stampa italiana in ogni sede, in Italia e all'estero.
Oggi molti quotidiani e siti, assieme a Sky Tg 24 e a Sky.it escono listati a lutto "contro la legge bavaglio sull'informazione".
Anche IlContessioto aderisce alla protesta.
Repubblica esce, oggi, con la prima pagina completamente bianca, tranne il post it giallo, che simboleggia la protesta contro la legge sulle intercettazioni.
Il direttore, Ezio Mauro, spiega nel suo editoriale le ragioni di questa scelta.
La Stampa con le rubriche di prima pagina in bianco.
Il manifesto ha in prima pagina solo la vignetta di Vauro, col fumetto "senza parole".
La Stampa lascia in bianco, in segno di protesta, lo spazio della rubriche quotidiane di Massimo Gramellini e di Jena.
L'Unità esce con un titolo "Approvata la legge bavaglio", stampato con caratteri in voga sotto il fascismo.
E il 9 luglio ci sarà un black out di tutta l'informazione italiana. Né giornali, né telegiornali. È la risposta della Federazione nazionale della stampa alla legge bavaglio appena approvata dal Senato.

Napolitano: a vanvera le richieste di non firmare
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha detto - ieri sera - che le richieste a non firmare la legge sono fatte "a vanvera".
Ma questo non vuol dire che la legge ha l'avallo del presidente. Semplicemnte che Napolitano non può preannunciare alcuna decisione finché il testo non arriva nelle sue mani (quello approvato eventualmente anche dalla Camera, che potrebbe anche tornare al Senato, magari per una ulteriore modifica).

La legge passa con la fiducia: 164 a 25, il Pd esce dall'aula
La battaglia in Senato per l'approvazione del ddl sulle intercettazioni è finita, poco dopo le 14: 164 i voti favorevoli, 25 i voti contrari. In aula grande tensione. Il Pd è uscito e non ha partecipato al voto. Ma al Senato l'assenza dall'aula, per regolamento, vale quanto un voto contrario.
Stessa decisione per l'Mpa, il movimento per le autonomie di Lombardo.
Idv e radicali hanno votato contro.
Ora il testo deve passare al vaglio della Camera per l'approvazione definitiva.
Fuori da Palazzo Madama i giornalisti protestano, acccanto a loro la presidente dei senatori democratici, Anna Finocchiaro.

2 commenti:

  1. SKY è un'azienda che sta sul mercato e segue logiche di mercato.
    Rai e mediaset invece sperperano soldi pubblici, ci riempiono di pubblicità e ci danno servizi
    scadenti rispetto a quelli di SKY.

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  2. E' ovvio che mediaset rispetti la legge bavaglio che proviene dai suoi stessi vertici. SKY è l'unica emittente ad aver annunciato di voler rimanere libera anche a costo di contravvenire a questa legge assurda. Altrettando hanno fatto solo pochissimi programmi di servizio come Report.

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