Tasi
Scorrendo i dati pubblicati
sul sito del Ministero Economia e Finanza risulta che poco meno di 7.000 comuni
hanno finora adempiuto all’onere di rendere pubbliche le deliberazioni
consiliari attinente le aliquote e le detrazioni della tassa sui servizi
indivisibili.
La pubblicazione non è solo
un atto formale ma porta con sé aspetti decisivi sugli obblighi del
contribuente. La mancata pubblicazione implica, peraltro, l’impossibilità di
applicazione della deliberazione.
Il termine ultimo di scadenza
della pubblicazione è comunque il prossimo 18 settembre.
TASI è l’acronimo di Tassa sui servizi indivisibili. La base
imponibile è la stessa dell’Imu ed è a carico del proprietario o anche dell’eventuale
utilizzatore (90% il primo e 10% il
secondo). I proventi della tassa sono destinati alla manutenzione della viabilità,
illuminazione e verde pubblico.
Per quanto riguarda la casa
principale (quella in cui il contribuente ha la residenza) l’aliquota base che
i Comuni possono attivare va dallo 0,1% allo 0,25 senza che possano riconoscere
detrazioni oppure fino allo 0,33, ma predendo in questo caso delle
facilitazioni.
Per gli immobili secondari l’aliquota
base è dello 0,1%, e va tenuto conto dell’Imu pagata sugli stessi. A Contessa
Entellina l’Imu sulle seconde abitazioni dovrebbe essere lo l’8,5 per mille. La
somma Imu+ Tasi non può superare l’1,06%. In casi particolari però il Comune
potrebbe arrivare ad imporre (sommando le due voci) l’1,16%.
Nei Comuni che avranno
pubblicato la deliberazione Tasi entro il 18 settembre i contribuenti dovranno
pagare il tributo in due rate: entro il 16 ottobre e poi il 16 dicembre.
Torneremo su questo tema.
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