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sabato 29 marzo 2025

La povertà nel terzo millennio

 Povertà relativa/poverta’ assoluta







La povertà assoluta è quella degli individui e delle famiglie che non dispongono di un reddito sufficiente a garantire il soddisfacimento dei bisogni primari (cure mediche, alimentazione, abitazione e vestiario). 

La povertà relativa  è determinata rispetto agli standard di vita medi del paese; in altre parole, si ha povertà relativa, quando il reddito dell’individuo e della famiglia e’ sensibilmente al di sotto del PIL pro capite, (per esempio: è definita povera la famiglia che dispone di un reddito annuale inferiore alla metà di quello medio nazionale). E’ evidente che, a parità di reddito, il rischio di povertà cresce quanto più la famiglia è numerosa.

L’Istat: il reddito delle 

famiglie è diminuito in termini reali 

Nel 2024 il 23,1% della popolazione è a rischio di povertà o esclusione sociale (nel 2023 era il 22,8%), si trova cioè in almeno una delle tre seguenti condizioni: a rischio di povertà, in grave deprivazione materiale e sociale oppure a bassa intensità di lavoro.

La quota di individui a rischio di povertà si attesta sullo stesso valore del 2023 (18,9%) e anche quella di chi è in condizione di grave deprivazione materiale e sociale rimane quasi invariata (4,6% rispetto al 4,7%); si osserva un lieve aumento della percentuale di individui che vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro (9,2% e 8,9% nell’anno precedente).

Nel 2023, il reddito annuale medio delle famiglie (37.511 euro) aumenta in termini nominali (+4,2%) e si riduce in termini reali (-1,6%).

Nel 2023, l’ammontare di reddito percepito dalle famiglie più abbienti è 5,5 volte quello percepito dalle famiglie più povere (in aumento dal 5,3 del 2022).


Un Personaggio

 

Sergio Zavoli, (Ravenna, 21 settembre 1923 – Trevignano Romano, 4 agosto 2020) è stato un giornalista, scrittore, politico e conduttore televisivo ... Attento alle problematiche morali e sociali dell'età contemporanea, ha scritto vari saggi, come Viaggio intorno all'uomo (1969), Nascita di una dittatura (1973), La notte della Repubblica (1992), legati a sue trasmissioni televisive di successo


Le contraddizioni dell’uomo



L’uomo si contraddice: 
scopre l’informazione genetica
mentre al battere di ogni secondo un
essere umano muore di fame;
difende il diritto alla vita e accetta
di essere trasformato in una 
bomba umana, cioè imbottisce di
tritolo un bambino perché si faccia
esplodere in un luogo pieno di
bambini; accorda sul diapason le
filarmoniche di Tel Avi  a due passi
dalle tragedie di Gaza e Cana, ma
intende servirsi dell’atomo per
cancellare Israele, celebra la
morte di Dio e si battezza nelle 
piscine di Hollywood; soffia
ossigeno nella bocca di un
fratello e lo tortura applicandogli
elettrodi nei testicoli; affida
tutto al computer e continua a
 cercarsi nella droga.

E’ questo l’uomo che vorrebbe
succedere a Dio?

Essere cittadini: diritti e doveri

Chi ha diritto agli sconti Tari ?

 Le famiglie con  reddito basso da quest’anno avranno lo sconto automatico sulla Tari. 

Tari 2025
Il Bonus TARI permette di ottenere uno 
sconto del 25% sull’importo dovuto e,
come già avviene per i bonus sulle bollette
di luce, gas e acqua, verrà riconosciuto
in automatico ai soggetti aventi diritto,
senza necessità di presentare alcuna richiesta.
Il nucleo familiare deve rientrare in
determinati parametri economici.
In particolare hanno diritto all’agevolazione:
Famiglie con ISEE fino a 9.530 euro.
Nuclei familiari con almeno quattro figli a
carico e ISEE fino a 20.000 euro.
Intestatari di un’utenza  domestica relativa
al servizio di gestione integrata dei rifiuti
urbani












.

.


 

Il modello di riferimento è quello usato nel caso del bonus luce e gas, con lo sconto che verrà riconosciuto «ad una unica fornitura di servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani» per ciascun nucleo familiare. 

   Per rendere l’agevolazione fiscale del tutto effettiva, a breve verrà pubblicato il provvedimento dell’Autorità per l’energia (Arera) che, sentito il Garante della privacy, dovrà definire le modalità di trasmissione dei dati dall’Inps ai Comuni. 

  Questo bonus era stato previsto dal decreto legge numero 124 del 2019, ma a causa della pandemia era rimasto inapplicato per la mancanza, appunto, del decreto attuativo, che doveva arrivare entro il 2020.

  Ora il bonus approda al suo step finale, con l’obiettivo di consentire agli utenti del servizio rifiuti «in condizioni economico-sociali disagiate l’accesso alla fornitura del servizio a condizioni tariffarie agevolate». 

   Un aiuto più che necessario dato che negli ultimi sei anni la tassa sui rifiuti è aumentata in media del 12%

   I Comuni hanno tempo fino al 30 aprile per deliberare le nuove tariffe. 

    Poiché il bonus Tari 2025 viene concesso in automatico a chi ne ha i requisiti, non si deve inoltrare alcuna domanda specifica: per ottenerlo basterà aver presentato la dichiarazione Isee aggiornata al 2025 ed essere intestatari della fornitura del servizio di gestione rifiuti. 

venerdì 28 marzo 2025

Brutte notizie





Il potere d’acquisto dei salari,

in Italia e’ diminuito.

 I salari hanno perso potere d’acquisto
. In effetti, e’ di questi giorni la notizia che, secondo l'annuale Rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) l’Italia è il Paese del G20 dove i salari hanno subito la più forte perdita di potere d’acquisto dal 2008 a oggi: -8,7%. 

 In Francia, nello stesso periodo, c’è stato un aumento di circa il 5% e in Germania di quasi il 15%.

I dazi

 DAZI 

Il 2 aprile sarà il giorno della liberazione
dell’America. Dai prodotti Made in Italy,
tanto per cominciare. Se alle parole dovessero
seguire i fatti, l’altisonante proclama lanciato
da Donald Trump con toni insieme di promessa
e di minaccia lascerebbe tavole e scaffali
d’America ineluttabilmente prive del meglio
dell’export tricolore. (Così Il Messaggero)




I dazi di Trump fanno paura all’Europa.

Di cosa si tratta? Si tratta di imposte indirette applicate sulla quantità o sul valore di beni o servizi che attraversano un confine. 

Sono calcolati in base al valore della merce, sono riscossi dalle autorità doganali e vengono pagati dall’importatore o dall’esportatore. Trump li vuole introdurre per aumentare le entrate fiscali del governo Usa nonostante il danno per la crescita economica

Un Personaggio

 Jacques Monod, premio Nobel per la medicina,  (Parigi9 febbraio 1910 – Cannes31 maggio 1976) è stato un biologo molecolare e filosofo francese, vincitore del Premio Nobel per la medicina nel 1965. Ricevette numerose altre onorificenze e distinzioni, tra le quali la medaglia della Legion d'onore. Ha inoltre partecipato alla resistenza francese al nazismo durante la seconda guerra mondiale.





Il lungo fiume della

Storia (il caso e la necessità)



.. qualsiasi avvenimento di oggi non aveva, a priori nessuna

possibilità di verificarsi; ma poiché nell’universo deve pur

accadere qualcosa, ogni mutamento è un caso, a priori,

e diventa, a posteriori, una necessità. Quanto a noi, non

sì è gettato un dado e d’un colpo e’ apparso l’uomo, si

e’ tirato miliardi e miliardi  di volte l’equivalente di un dado.

Vale a dire che, partendo da organismi primitivi presenti

in natura, si sono verificate mutazioni per un indicibile

numero di volte, e da quelle innumerevoli mutazioni solo

un’infima parte e’ sopravvissuta per creare la biosfera e

l’insieme degli esseri viventi. Tra questi, l’uomo non è il

frutto di un caso: è il risultato di un’immensa catena di casi 

che  si estende su almeno tre miliardi di anni, e che si sono

organizzati, appunto, dentro la necessità.

Domenica: torna l’ora legale

Nella notte tra sabato e domenica
torna l’
ora legale
 L’ora legale torna tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025, quando alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti, ovvero alle tre di notte (come sappiamo, non bisognerà fare nulla, invece, con gli smartphone, che si adeguano automaticamente). Dunque, dormiremo tutti un’ora in meno, ma in compenso avremo giornate più lunghe e più luce naturale da sfruttare (l’ora solare tornerà domenica 26 ottobre 2025).

giovedì 27 marzo 2025

Il mondo contadino, quello conosciuto prima del terremoto ‘68

La casa del piccolo mezzadro (5)

Ci e’ capitato di imbatterci su documentazioni, in fotocopia, raccolta decenni fa presso biblioteche ed archivi palermitani, relative a testamenti e atti notarili riguardanti l’entroterra siciliano, compreso il mondo contadino di Contessa Entellina.

Come era articolata l’abitazione e quali erano gli arredi di un’abitazione di un piccolo burgisi nella seconda metà dell’Ottocento, che in più casi non si discostava dalle realtà pre-terremoto 68’ ?

 Nella documentazione che siamo riusciti a conservare in fotocopia risultano documentati: 

a) attrezzi da cucina: mortaio di legno e di bronzo, stipu (=piccolo armadio da cucina), tiganu (=padella), grattalora (=grattugia), pignata (=calderone di rame), bucali di rame (=vaso dell’acqua). 

b) arredo per la preparazione del pane: il grano veniva conservato in un cannizzu (=cilindro di canne intrecciate), oppure in giare, e vagliato col crivu. Il ciclo per conseguire la pasta di casa ed il pane fatto in casa passava, a Contessa, presso la macinazione del grano nei mulini ad acqua di Tarucco o Alvano. 

c) la farina veniva impastata nella madia (= una sorta di tavola con sponde alte) oppure nello scannaturi e quindi infornato. Nella seconda metà dell’Ottocento non ci e’ capitato di imbattare in quello che fu il mulino di Bagnitelle, che probabilmente era ancora in esercizio.

d) il pane dopo sfornato veniva  conservato nella coffa (=contenitore, che quando diventava vecchio si usava per dar da mangiare avena ai muli o alle vacche).

Dal momento che la documentazione che avevamo raccolto, decina di anni fa, negli archivi palermitani ci consente di tratteggiare lo stile di vita locale, ed in genere dell’entroterra siciliano nella seconda metà dell’Ottocento e pure successivo, periodicamente torneremo ad evocare il mondo contadino dei bisnonni, e degli antenati, che in più situazioni non si discostava dal quadro umano protrattosi fino al pre-terremoto ‘68, nella Valle del Belice.

(Segue)

Politica, economia, sociologia, diritto

L’artaru di San Giuseppi

Artaru di S. Giuseppi
Un'usanza entrata a far parte del folklore
ma le cui origini raccontano una storia rurale
antica come il mondo che nelle comunità
cristiane ha mescolato insieme i riti pagani,
ma oltre al sentimento religioso ha anche
un valore  culturale e sociale estremamente
importante
.




 Tutte le feste di paese sono connesse all’esperienza e alla rappresentazione del tempo che scorre. Pensando alla recente festa locale, di Contessa Entellina, quella di San Giuseppe, si può ritenere che essa, come tutte le feste, è intesa ad instaurare un tempo altro rispetto ai ritmi del vissuto quotidiano (che peraltro a Contessa E., mostra segni più che evidenti dello spegnimento graduale complessivo). 
  I rituali festivi, tutti, scandiscono il ciclo dell’anno, segnando -per breve tempo- un rapporto speciale. Tutte le feste di paese, che in Sicilia si allacciano generalmente a festività religiose, scandiscono e si propongono di scandire l’annuale rivivere del tempo circolare.

  La recente festa di San Giuseppe, ha in tutti i centri siciliani, suoi propri caratteri strutturali. Eppure in questa ricorrenza un po’ ovunque in Sicilia si pone all’attenzione la particolare marcatura (forma) del pane che viene posto sui tanti artara. Questi artara possiedono il significato simbolico della festa stratificato nel tempo; significato che in qualche modo riesce a garantire continuità di vita e di memoria alle comunità.

  Accanto alle diverse forme di pani, sugli artara notiamo carciofi, cardi che secondo l’amico antropologo vogliono rappresentare l’offerta di primizie. Vegetali che appunto rimandano al concetto di evoluzione della vita.

Un Personaggio


Sergio Zavoli, (Ravenna, 21 settembre 1923 – Trevignano Romano, 4 agosto 2020) è stato un giornalista, scrittore, politico e conduttore televisivo ... Attento alle problematiche morali e sociali dell'età contemporanea, ha scritto vari saggi, come Viaggio intorno all'uomo (1969), Nascita di una dittatura (1973), La notte della Repubblica (1992), legati a sue trasmissioni televisive di successo


Il giornalista interessato

alle interrogazioni alte


 («Solo la fede prolunga 

l’uomo oltre la sua fine»).


c« Il mio maggior desiderio è questo:

vorrei arrivare consapevole al momento

della mia morte, che è il più importante della vita.

Vorrei poter guardare in volto

il Mistero ad occhi aperti».

mercoledì 26 marzo 2025

Un ARBERESHE Nunzio Apostolico in Bielorussia

Il Bollettino della Santa Sede Riporta che Il Santo Padre ha nominato Nunzio Apostolico in Bielorussia il Reverendo Monsignore Ignazio Ceffalia, Consigliere di Nunziatura, elevandolo in pari tempo alla Sede titolare di Fiorentino, con dignità di Arcivescovo.

 Mons. Ignazio Ceffalia, è nato a Palermo il 28 aprile 1975. È stato ordinato papas il 6 agosto 2003, incardinandosi nell’Eparchia di Piana degli Albanesi. Laureato in Diritto Canonico, è entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede il 1° luglio 2006, ed ha prestato la propria opera presso la Nunziatura Apostolica in Ecuador, in Thailandia, nella Missione Permanente presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo, nella Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato e da ultimo in Venezuela.

 L’incarico, che comporterà per mons. Ceffalia l’elevazione alla dignità episcopale, va interpretato nel tentativo vaticano di distendere i rapporti con la Bielorussia, un’attività diplomatica iniziata con il predecessore di Ceffalia l’arcivescovo croato Ante Jozić che si era misurato con le dure prese di posizione delle autorità bielorusse che avevano accusato alcuni membri del clero cattolico bielorusso di aver appoggiato e in alcuni casi fomentato le rivolte del 2020 contro il Presidente Lukashenko.

Ci fu un tempo in cui USA ed Europa erano “grandi alleati”

Il patto tra autocrati?
Che l’attuale amministrazione americana non
trasudasse sentimenti di stima per l’Europa
lo si era capito. Già 
alla Conferenza di
Monaco dello scorso febbraio, il
vicepresidente JD Vance aveva chiarito
che a Washington il pensiero dominante era
 che gli europei 
più che dei partner fossero degli
 scrocconi
, che le nostre democrazie fossero
infiltrate da élite politiche che ne 
tradiscono
i valori fondanti
 e il cui obiettivo principale sia
quello di 
sbarrare la strada alle forze di estrema
destra
, contro l’interesse e la volontà degli elettori. 



 L’Europa resta unico baluardo della Democrazia

Nessuno, forse, si sarebbe potuto immaginare una falla nella sicurezza delle dimensioni della chat Signal dei ministri americani, in cui informazioni classificate su atti di guerra in Yemen, e non solo, sono state condivise per sbaglio con il direttore della rivista The Atlantic. Che da giornalista quale è non ha esitato a diffonderle.

 Cosa è accaduto?

Nel corso della conversazione il vicepresidente Vance dice tra l'altro: «Odio dover salvare l'Europa», in relazione al fatto che da Suez e dal mar Rosso passa una grande fetta del traffico marittimo europeo. E ieri Trump interpellato a proposito di questa affermazione gli ha dato ragione: «Penso che gli europei siano dei parassiti» ha detto ai giornalisti alla Casa Bianca. Aggiungendo che il direttore-giornalista di The Atlantic, che per negligenza dei servizi di sicurezza fu lasciato attaccato alla rete di ascolto e, doverosamente e professionalmente, da giornalista quale è, ha divulgato ai media tutti i contenuti delle conversazioni, «è un farabutto».

La curiosità sugli studi sociali

 Approcci esemplificativi di macro e microeconomia:

riflessioni e dibattiti sui consumi in Italia

A piazza San Marco la tazzina
di caffè costa la più cara
del mondo. 




Alcuni studi della scienza economica hanno spostato l’attenzione dal singolo atto di consumo di ciascun essere umano all’esperienza entro la quale quell’atto si svolge.

  Per capire meglio si è soliti fare l’esempio di come il valore creato nel consumo di un qualunque  bene  sia funzione del contesto esperienziale: ad esempio la tazzina di caffè autoprodotta in casa  genera sul mercato uno scambio economico che corrisponde al valore dei sette grammi di caffè prelevati  da una confezione acquistata al supermercato. Quella bevuta seduti in un caffè a piazza San Marco, a Venezia, genera invece uno scambio che ha un valore cento volte superiore.

  E’ questo l’esempio, un esempio, efficace che, seppure da una prospettiva diversa, rende evidente quanto sia necessario riflettere sulle prospettive d’analisi dell’operare umano. E’ a partire da questo banale esempio che pigliano spunto gran parte degli studi sociali, sull’essere umano.

Un Personaggio

 
Emanuele Severino. E’ nato a Brescia (1929-2020). Laureatosi in Filosofia nel 1950, vince nell’anno successivo la libera docenza in Filosofia teoreticav. Ottenuta nel 1962  la cattedra di Filosofia e’ stato Direttore del Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienzev all’Universita di Venezia.


Il mondo ricevuto

lo abbiamo trasformato



Lungo la Storia gli uomin

hanno sempre più trasformato

il mondo, e quello in cui oggi

viviamo non solo e’ il più 

trasformato, ma si presenta 

anche come il più trasformabile.

Viviamo ormai in un mondo

artificiale, prodotto cioè in ogni

suo aspetto dalle arti dell’uomo.

La parola latina ‘ars’ (arte) 

corrisponde alla parola greca

techne (tecnica). La tecnica sta

agli inizi della nostra civiltà, ma

il suo dominio è andato sempre 

più crescendo, ed oggi noi viviamo

 nel mondo della tecnica. Ogni 

aspetto della nostra vita dipende

ormai dal modo in cui la tecnica

ha organizzato l’esistenza dell’uomo

sulla terra.

martedì 25 marzo 2025

Un Personaggio

Gilles Lipotevsky (Millau, 24 settembre 1944) professore di filosofia all’Università di Grenoble, è autore di numerose opere sulle trasformazioni sociali e culturali del mondo contemporaneo,



sull’«egolatria», la nuova religione 

dei nostri tempi


«L’uomo contemporaneo tende a sciogliere 

tutti i legami con gli altri per salire 

sul trono da solo, tutto e tutti debbono 

piegarsi davanti all’ “Io” che è sul trono 

più alto, e a lui tutto e tutti debbono 

rendere omaggio»

Una parola, tante ripercussioni

 sacro collegio

Il Collegio cardinalizio, chiamato anche sacro collegio, è l’insieme dei cardinali della Chiesa. 

Ha tre compiti principali: 

==provvede all’elezione del Papa (in conclave però non entrano tutti i suoi membri, solo quei cardinali che non hanno ancora 80 anni il giorno precedente l’inizio della sede vacante);

== si riunisce collegialmente quando il Papa lo convoca per valutare aspetti generali o specifici del governo della Chiesa; 

==assiste personalmente il Papa attraverso gli uffici e gli incarichi a cui è deputato.

lunedì 24 marzo 2025

I rischi dei governi “autocrati” (1)

Il mondo già civile pare stia passando dalle

Democrazie alle autocrazie

 La Polonia è il paese europeo che da più vicino e con maggiore cura, impegno ed interesse segue le vicende belliche che da tre anni coinvolgono la vicina Ucraina. Entrambi i paesi nordici (Polonia ed Ucraina) conoscono molto bene cultura e intenzioni dell’ingombrante “impero” russo, il paese governato dal moderno “zar”,  l’autacrate Putin.

  Sia in Ucraina che in Polonia nel corso della seconda guerra mondiale l’esercito russo svolse aspre battaglie contro l’esercito tedesco, le cui conseguenze ricaddero ovviamente sulle popolazioni del luogo. Sia in Ucraina che in Polonia i nazisti avevano allestito campi di concentramento e di sterminio per prigionieri di guerra per le popolazioni ebree e pure zingare. Molti prigionieri di guerra italiani, fermati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, finirono in quelle aree di confine fra Polonia ed Ucraina, fra cui due contessioti, entrambi di nome Pietro. Di essi, in più pagine del Blog, abbiamo evocato narrazioni e umiliazioni subite. 

  Vogliamo evocare per alcune pagine del blog LE TRAGEDIE NELLA TRAGEDIA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. Lo faremo su più pagine ed evocando vari contesti storici, pigliando come riferimento sia narrazioni personali di nostri concittadini (contessioti) ormai deceduti, che testi di Storia di più case Editrici (Mondadori, Einaudi etc.).

=  -   =   -   =

La seconda guerra mondiale

 Le mire espansionistiche di Hitler, che non si discostano in nulla da quelle dell’odierno Putin nel 2023-2025, avevano fatto sentire la loro pressione politica già nel corso del 1938, con l’avvenuta annessione dell’Austria  e della Cecoslovacchia alla Germania. Quando però il Furer minacciò l’indipendenza della Polonia, chiedendo anche l’annessione del territorio tedesco del corridoio di Danzica  che garantiva a quello Stato l’accesso al mare, incontro’ la ferma opposizione del governo polacco, a cui la Gran Bretagna assicurò il proprio appoggio in caso di invasione. Ma dopo essersi assicurato il tacito assenso sovietico, Hitler attacco’ comunque la Polonia, provocando la reazione di Francia e Gran Bretagna che risposero dichiarando guerra alla Germania. 

 Il I’ settembre 1939 iniziava così la seconda guerra mondiale, che coinvolse, nel corso di quasi sei anni di scontri, l’intera Europa, Africa settentrionale, gli Stati Uniti e gli Stati del Pacifico, dal Giappone agli arcipelaghi meridionali. Alla fine del conflitto mondiale, si conteranno 55 milioni di morti, di cui la metà di civili: non si trattò infatti solo di una guerra combattuta tra eserciti, ma di un dramma planetario che coinvolse pesantemente l’intera popolazione degli Stati che ne furono protagonisti.

(segue).

…esisteva la libertà e la democrazia

 È il 1.125° giorno di guerra in Ucraina.
 Trump: «Siamo vicini a un accordo per la pace, presto la tregua»
. Ma i russi bombardano Pokrovsk: ancora morti.

=  =  =

Padre Paolo BenantiGià membro della Commissione sull’Intelligenza Artificiale, è docente di Etica alla Pontificia università gregoriana di Roma.

 
« Sono stato vittima anch’io del primo decennio in cui l’arrivo della computazione e lo smartphone sembravano il miglior alleato delle democrazie, l’esempio fu piazza Tahir. Dieci anni dopo tutto ciò è diventato il peggior nemico delle democrazie, come dimostrano le rivolte di Capitol Hill. In questo terzo decennio è arrivata l’intelligenza artificiale generativa. Un sistema di intelligenza artificiale generativo non viene più eseguito nel processore del mio smartphone, ma ha bisogno del cloud, concentrando il potere computazionale. La pandemia, cioè la fine del secondo decennio, ci ha detto che noi abbiamo trasformato alcuni processi analogici della nostra coesistenza in processi digitali. Le riunioni sono diventate Zoom, la firma è diventata firma digitale, non c’è più bisogno di andare in banca, oggi le filiali sono una spesa più che una risorsa per le banche, basta l’app, e per entrare in una serie di alberghi ormai neanche si fa più il check-in, basta appoggiare lo smartphone sulla porta. Tutto è centralizzato nelle mani di chi possiede i server. Ma il problema è che il 70% è proprietà di due compagnie di Seattle, il 100% di sole cinque compagnie al mondo. Un potere immenso a disposizione di pochi».


Un Personaggio

 

Janan Ganesh è un giovane brillantissimo giornalista, commentatore editorialista del Financial Time, nt. 1982.






Trump, non potendosi ricandidare



Non dovendo correre per un terzo 

mandato,Trump è  ora una figura 

quasi post-politica, in grado 

di fare le cose  come fini a 

se’ stesse 

piuttosto che analizzarle 

per un effetto elettorale.

domenica 23 marzo 2025

Vocabolario per cogliere l’Autoritarismo

Estratto da un lungo ed interessante articolo giornalistico di Daniele Lumera

popolo bue  e’ quello privo di spirito critico, che continua a lasciarsi sedurre da chi urla più forte, insulta, divide o sottomette. Attenzione però: non si tratta di destra o di sinistra. Il principio concettuale è molto più profondo. Si rinuncia alla dialettica e alla complessità per abbracciare una visione semplicistica della realtà, fatta di slogan e di odio. Popolo bue fu usato da Gramsci per indicare le folle che seguono acriticamente il potere, sia in regimi dittatoriali sia in democrazie deboli, dove il consenso è costruito più sulla manipolazione che sulla partecipazione attiva e consapevole.

Il popolo bue è attratto dall’uomo forte e cede al suo fascino perché teme la propria responsabilità e la vera libertà. La democrazia è più faticosa, richiede confronto e, spesso, compromessi, accordi e non imposizioni. L’autoritarismo, invece, appare più rassicurante perché elargisce risposte immediate e nette, un capo da seguire, un nemico da odiare

Il popolo bue, e’ (come già riportato sopra) privo di spirito critico, continua a lasciarsi sedurre da chi urla più forte, insulta, divide o sottomette.

Il popolo bue ha bisogno di una guida, e quella guida sa che il modo più semplice per governare non è favorire la conoscenza attraverso l’istruzione, ma dividere grazie all’ignoranza e al controllo della comunicazione. Mussolini parlava di “plutocrazie demo-giudaiche”, Hitler di razze inferiori, i leader di oggi di immigrati, élite globaliste, intellettuali traditori, giudici corrotti. Ogni epoca ha il suo nemico, costruito per incanalare il malcontento in una direzione precisa, per trasformare la paura e la rabbia  in armi di dominio. Il risultato, oggi come un secolo fa, è lo stesso: si rinuncia alla dialettica e alla complessità per abbracciare una visione semplicistica della realtà, fatta di slogan e di odio.

vero leader non è chi divide, ma chi unisce; non chi fomenta la paura, ma chi l’attenua e la dissolve attraverso la conoscenza; non chi impone, ma chi interpreta il potere come esercizio della responsabilità etica del proprio ruolo. 

Governare  non significa dominare e la leadership diviene, invece, un atto di ascolto, non di imposizione.

Un popolo consapevole non ha bisogno di uomini forti, ha bisogno di governanti avveduti, saggi, equilibrati e pienamente consapevoli.

La saggezza non urla nelle piazze, ma illumina il cammino. Perché più che di autocrazie e autoritarismi, ci sarebbe estremo bisogno di autorevolezza.

La democrazia è più faticosa, richiede confronto e, spesso, compromessi, accordi e non imposizioni. L’autoritarismo, invece, appare più rassicurante perché elargisce risposte immediate e nette, un capo da seguire, un nemico da odiare. Ecco perché, nei momenti di crisi, la folla cerca un leader che non dubita mai, che sembra non avere esitazioni, che appare granitico, inflessibile.