Giornata mondiale dell’albero:
21 Novembre
Quanto accaduto recentemente con l’alluvione in Emilia Romagna ed ancora in Spagna (nella Catalogna) e’ solo l’ultimo esempio della vulnerabilità del nostro Pianeta. Questi eventi, ormai fanno parte della normalità, e non fanno che ripeterci che il riscaldamento globale è il più grande problema forse mai avuto dall’umanità. Non e’ più da sottovalutare. Gli ambienti scientifici ci ripetono che il clima come lo abbiamo conosciuto è mutato, ed è mutato definitivamente.
La vita sulla terra viene garantita da tre fattori principali: la distanza della terra dal sole, la presenza di acqua e l’atmosfera. Tutte e tre giocano un ruolo chiave nella regolazione della temperatura terrestre. |
Il botanico Stefano Mancuso, docente dell’Università di Firenze, a capo del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale e direttore scientifico di «Prospettiva Terra» così valuta l’attuale situazione: “Poiché al momento le nostre città non hanno spazio sufficiente per ospitare le piante, dobbiamo togliere una quantità consistente di asfalto e quindi di strade, che oggi rappresentano circa il 30% della superficie delle città moderne e dare spazio agli alberi”. È continua: «Gli alberi funzionano come condizionatori d’aria naturali, assorbono calore e traspirano ossigeno, abbassando la temperatura. Nel 2022 in Europa sono morte 64mila persone per il caldo, 16mila in Italia. Piantare alberi è un tema di tutela sanitaria, in particolare dei più fragili: una soluzione bella e poco costosa».
Il professore Mancuso, a cui è stato chiesto quale tipo di pianta suggerisce di piantare, risponde: « L’olivo, mediterraneo, sempreverde, resistente alla siccità».