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venerdì 11 marzo 2011

150° dell'Unità. Chi ha un passato, una Storia, affronta in positivo l'avvenire.

Chi non ha radici profonde nel passato non può avere un futuro certo, è il motivo che guida entusiasticamente il Blog. Avere un passato, disporre di una memoria storica, è una necessità dell’essere umano. In Tv qualche settimana fa Benigni, il Benigni nazionale, ha raggiunto il massimo dell’audience trattando, o meglio ricordando agli italiani di non sentirsi soli, ma di ricordare nel loro cammino della vita di trovarsi lungo un percorso già tracciato, battuto e perseguito da tanti altri che ci hanno preceduto. In quella serata la Tv di Stato pare abbia raggiunto uno dei massimi di ascolto mai registrati.
Benigni (ovviamente col suo peculiare modo) ha fatto un discorso in positivo; tutte le vicissitudini della nostra Storia, siano state di successo, siano state di affanno, erano caselle di un percorso inevitabile che doveva condurci, ci ha condotto, all’oggi. Guai se ci scordiamo che l’oggi non è altro che il frutto di chi, con errori e successi, ci ha preceduto. Conservando memoria del passato, della Storia, sapendo da dove proveniamo, è certo che noi sapremo tenere i piedi a terra, è certo che davanti a noi, nell'avvenire, non scorgeremo solo il male temuto, ma ben oltre il male inevitabile riusciremo a scorgere il bene che altri prima di noi avevano intravisto e perseguito.
Fortunato quel popolo che viene da lontano e che sa di andare lontano. Non ci saranno avversità, né congiunture negative, che lo fermeranno.
E' la forza della ragione, la forza della Storia, di coloro che lo hanno preceduto che non può e non deve essere smentita.
Chissà se da noi la Storia, la Storia degli Italiani (e delle cento etnie che li compongono, compresi gli arbëreshë) viene sufficientemente tenuta in debito conto !
Spesso ci pare che tutto cominci e debba finire con le telenovelle, di berluscano sapore.

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