lunedì 30 settembre 2024

Clima culturale … della contemporaneità: il senso… del vivere?

 Thomas Stearns Eliot (1888-1965). Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla Harvard Univ., frequentò poi per un anno la Sorbona di Parigi (1910) e, di nuovo a Harvard, approfondì la filosofia di F. H. Bradley per la tesi di dottorato che la guerra gli impedì di discutere. 


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Il tempo ai suoi occhi e’ divenuto corrotto e pieno di 

idoli. Nel settimo dei Cori da “La Rocca” (opera del 1934)

 così tratteggia il nostro recente tempo.


 “Gli uomini hanno dimenticato tutti gli dei, salvo l’usura, la lussuria e il potere”.

A proposito di centenarie (5)

Ricordando 

Frances LoJacono 

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Pigliando spunto da una recente intervista al Corriere della Sera del prof. Silvio Garattini, perito chimico. Dottore in Medicina, Libero Docente in Chemioterapia e Farmacologia, riportiamo alcuni suoi punti di vista per essere longevi.

10) camminare a passo veloce, mangiare spesso ma poco.

Silvio Garattini, (96enne) oncologo farmacologo e fondatore dell’Istituto Mario Negri, ha sempre insistito molto nel campo della prevenzione, dell’alimentazione, e del movimento fisico. Cosi’ giustifica la sua longevità «Le buone abitudini di vita giovano prima di tutto a noi stessi, e comportano anche tanti altri vantaggi. Se stiamo bene anche le nostre famiglie non soffrono, è un atto di generosità verso i nostri affetti più cari. In più è un aiuto all’economia, e anche al Servizio sanitario nazionale gravato da tanto lavoro che sarebbe evitabile se tutti avessero sani stili di comportamento».

11) Non solo sport, anche una dieta corretta.

«La dieta deve essere varia e moderata. Varia vuol dire che si deve mangiare un po’ di tutto per ottenere i micro e i macronutrienti di cui abbiamo bisogno. I cibi sono inquinati, mangiare una varietà di cose vuol dire evitare l’accumulo di un determinato inquinante. La varietà però deve essere accompagnata dalla moderazione. Come dicevano i nostri vecchi: bisogna alzarsi da tavola con un po’ di fame. Le ricerche hanno mostrato che con una diminuzione del 30% di cibo, si vive il 20% in più. Mangiare poco è un fattore di longevità». Ciò’ che conta è mangiare poco, anche se lo facciamo cinque volte al giorno l’importante è il totale.

12) E’ importante la prevenzione: muoversi, camminare,

Anche a 80 anni si può cominciare a camminare. È sempre meglio che stare fermi. Il giusto è tra 150 e i 300 minuti alla settimana, quello che si fa di più sostanzialmente non comporta alcun vantaggio. Si potrebbero evitare  4 milioni e mezzo di diabetici, che poi hanno problemi visivi, cardiovascolari, renali. Così come si potrebbe evitare il 40% dei tumori, eppure ogni anno in Italia muoiono 180 mila persone. Le camminate aiutano anche a pensare.

13) L’attività motoria è rimedio contro le malattie mentali. 

Comporta una migliore circolazione anche cerebrale. E favorisce la socializzazione, l’attività fisica può essere considerata una forma di movimento collettivo. Per esempio, ci si trova a camminare insieme, a chiacchierare, favorisce le relazioni sociali. E in Italia abbiamo un numero rilevante di persone in sovrappeso o con obesità.

domenica 29 settembre 2024

La domenica serve anche per riflettere

Religione storica, religione rivelata 

La Trinità è una celebre
 icona di Andrej Rublëv,
realizzata negli anni intorno
al 1422, conservata presso la
Galleria statale di Tret'jakov a
Mosca. Il dipinto raffigura la
 scena dell'apparizione della
 Trinità ad Abramo per
 annunciare a lui e alla moglie
Sara l'arrivo di una discendenza
.





Di Gesù di Nazaret non esiste alcun testo scritto. Dopo la sua morte i suoi discepoli che lo avevano seguito ed avevano ascoltato le sue predicazioni si adoperarono nel raccogliere gli insegnamenti e nel raccontarne la vicenda umana (i Vangeli canonici). E' stato però un fariseo (= appartenente ad una setta che predominò nella vita religiosa e civile giudaica negli ultimi tempi precristiani) che peraltro non aveva conosciuto personalmente Gesù, ma che sarebbe stato folgorato dalla sua apparizione sulla via di Damasco, a trascrivere, in termini teologici, (era Paolo di Tarso)  ciò che per lui significava il valore salvifico della morte-resurrezione di Gesù.

Il Cristianesimo è una religione rivelata. E' sorta, ha cominciato a sussistere in un determinato periodo storico. E' nata sul tronco dell'Ebraismo, nella Palestina dove vigeva la cultura greco-romana, più o meno attorno all'anno trenta della nostra era. Per gli studiosi il Cristianesimo è una religione "fondata" da Gesù di Nazaret.

Il primo periodo della Storia del Cristianesimo è tutto condensato nei quattro Vangeli e nelle lettere di San Paolo, ed in testi di altri discepoli, finalizzati alla formazione della nuova religiosità. Dal secondo secolo dopo Cristo, quei testi che costituirono il Nuovo Testamento congiuntamente all'Antico Testamento costituiranno la regola, il canone della nuova religione. Lungo i secoli il Cristianesimo ha continuato ad arricchirsi di testimonianze, sia letterarie che archeologiche, religiose e profane che fanno luce alla sua religiosità, anche per opera dei cosidefiniti Padri della chiesa.

 Sotto l'Impero di Costantino il periodo delle origini della religione cristiana, sviluppatosi in un contesto ostile, viene a cessare. Dal 313 l'Impero più che tollerare la nuova religione la favorisce e nel 380, con Teodosio I,  diventa la religione ufficiale. Nel 325, quasi sulla spinta dell'Impero, la Chiesa nel suo primo Concilio ecumenico, prova a definire dottrinalmente la divinità di Gesù in relazione al Padre.

Una riflessione dei nostri giorni di

 Aldo Cazzullo

La Bibbia, o almeno l’Antico Testamento, racconta moltissimo sulla storia e sull’animo dell’uomo; ma non ci dice quasi nulla dell’aldilà.

L’aldilà esiste; ma è un luogo privo di interesse. Un abisso. Un regno di tenebra e nebbia, dove il defunto è inattivo, passivo. Né sofferente, né felice. Né castighi, né premi. Né inferni, né paradisi; al più, un eterno purgatorio. Una sopravvivenza quasi spettrale, in un luogo sotterraneo chiamato Sheol.

Per questo la Bibbia ci fornisce di continuo genealogie: Abramo generò Isacco che generò Giacobbe… La vera vita eterna è affidata ai figli, ai nipoti, alla discendenza.

Nella cultura ebraica soltanto con il tempo, non molto prima della nascita di Gesù, si affaccia l’idea di una giustizia ultraterrena: una punizione per i malvagi, una ricompensa per i giusti. E la ricompensa a volte viene concepita come l’immortalità dell’anima.

Chi è?

Aldo Cazzullo (nt. ad Alba nel 1966) Giornalista. Dopo quindici anni a "La Stampa" di Torino, dal 2003 è inviato speciale ed editorialista del "Corriere della Sera". Ha raccontato le Olimpiadi di Atene e di Pechino, gli attentati dell'11 settembre, il G8 di Genova, gli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi ad opera delle Brigate Rosse.

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Clima culturale … della contemporaneità: il senso… del vivere?

 

Franz Kafca. Scrittore boemo di lingua tedesca (Praga 1883 - Kierling, Vienna, 1924). Le sue opere descrivono esperienze di un'inquietante assurdità mediante una scrittura lucida, precisa e realistica nel tratteggiare fatti inauditi come momenti della più normale quotidianità. Punta ad analizzare, con tutto ciò che di negativo, di angoscioso, di tragico, e anche di desiderabile e di positivo essa comporta, la sua battaglia per l'esistenza. Artista solitario e tragico, logico e minuzioso. Praga è stata per lui la "città degli strambi e dei visionari" ma li trascorse la sua vita tormentata.



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Clima culturale della contemporaneità 
l’uomo comincerebbe a cercare ciò che egli stesso 
pensa non ci sia, perché il tempo sia vuoto.


Anch’io, come chiunque altro, ho in me fin dalla nascita, un centro di gravità, che neanche la più pazza educazione e’ riuscita a spostare. C’è l’ho ancora questo centro di gravità, ma, in un certo qual modo, non c’è più il corpo relativo.

sabato 28 settembre 2024

Medio Oriente. In fiamme per ragioni politiche, condite da ragioni etniche, religiose e …

 È da 357° giorni che Israele combatte nella striscia di Gaza contro Hamas per liberare quelle che ormai sono poche decine di giovani sequestrati mentre ballavano nel contesto di una festa (=gli ostaggi). Secondo Hamas il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza, sulla reazione israeliana al sequestro dei giovani, è ormai salito a 41.495 e si contano 96.006 feriti.


 E come se non bastasse, il quadro nel Medio Oriente, nelle ultime ventiquattro ore si è ulteriormente incendiato col raid massiccio sul quartier generale di Hezbollah a Beirut, capitale del Libano, degli israeliani. L'obiettivo  era Nasrallah, guida degli sciiti libanesi, di cui è stata confermata la morte.


Pagine di Storia. Cento anni fa... accadeva (2)

 Il capitalismo di Stato e la 

guerra civile in Russia

Con il capitalismo di Stato, Lenin aveva tentato di introdurre un'innovazione per dare un respiro alle casse esauste dello Stato sovietico. Dopo la sua morte, la politica economica proseguì per qualche tempo, ma nel 1924 Stalin si propose di fare della Russia un paese industriale; in realtà sarà facile cogliere che egli dietro al dibattito sull'assetto economico nasconde, in realtà, l'avvio della spietata e sanguinaria lotta per conseguire il potere assoluto ed esclusivo che vedrà precipitare la neo-nata URSS nel terrore. 

Andiamo per ordine.

Avvenne (1). Dopo la vittoria dei bolscevichi nella guerra civile del 1918-1921, l'economia del paese era rasa al suolo. Le terre erano incolte, la gran parte degli impianti industriali erano inattivi e la fame dilagava nell'immenso Paese. Il primo provvedimento del governo sovietico fu di nazionalizzare tutti gli impianti industriali e di vietare ai privati qualsiasi attività dal piccolo al grande commercio. In poche parole ogni attività di portata economica passò sotto la sfewra dello Stato.

Nel Testamento Lenin esprimeva
profonde riserve su tutti i principali
 leader del partito bolscevico
dell'epoca, riscontrando difetti
teorici, pratici o caratteriali
sia in Stalin che in Kamenev,
 Bucharin, Zinov'ev e, non ultimo,
nello stesso Trockij. Riguardo a
quest'ultimo anzi il giudizio di
 Lenin stesso era sempre stato
molto severo e teso alla diffidenza
 politica.





Nel 1921, a Pietrogrado, gli operai tentano una manifestazione di sciopero e due mesi dopo, anche i marinai di Kronstadt, che inizialmente avevano partecipato alla "rivoluzione" indicono manifestazioni di sciopero. Il governo "sovietico" sente di trovarsi in difficoltà: si capisce che la cosidetta dittatura del proletariato, in realtà consisteva in un "consesso di rivoluzionari di professione" che pretendevano di vivere sulle spalle della gente. Il centralismo leniniano cominciava ad essere contestato all'interno dello stesso Partito dove decisioni e rappresentanza negli organi venivano assunte dall'alto.

La reazione del governo fu spietata: scioperi e marinai ammutinati, definiti "controrivoluzionari", e l'insurrezione di Kronstadt vennero represse nel sangue dalle truppe  sotto il comando di Lev Trotzkij (1). La piega sanguinaria assunta dalla rivoluzione bolscevica, convingono Lenin a modificare gli intenti rivoluzionari/sanguinari e a introdurre una nuova politica economica, la Novaja Ekonomisheskaja Politika  (Nep). 

Vedremo in cosa consistette.

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(1) Trotzkij fu politicorivoluzionariopolitologo e militare di origini ucraine, assieme a Vladimir Lenin fu la figura centrale della Rivoluzione d'ottobre e del gruppo dirigente della nascente URSS. Ideologicamente un marxista, membro del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, i suoi scritti e il suo pensiero ispirarono la scuola ideologica conosciuta come trockismo

Clima culturale … della contemporaneità: il senso… del vivere?


Friedrich Nietzsche. Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate in poi) e un appassionato appello al futuro, alla creazione di un uomo nuovo capace di affrontare la tragicità della vita senza bisogno di certezze filosofiche o religiose.



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Verso dove corre il pensiero dell’Occidente? In una lunga serie di interrogativi si scorge la nostalgia dell’eclissi di Dio  dei nostri giorni, dalla contemporaneità.


…. Dov’è che si muove ora? Dov’è che ci muoviamo noi? Lontani da tutti i soli? Non è il nostro un continuo precipitare? E all’indietro, di fianco, in avanti, in tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando attraverso un infinito nulla? Non alita su di noi lo spazio vuoto? Non si è fatto più freddo?…,

Parole ricorrenti sui media

 

Vigilanza Rai

Si tratta di una commissione parlamentare bicamerale per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi istituita nel 1975 e rinnovata ogni legislatura. La presidenza della commissione spetta per prassi a un membro dell’opposizione (in questo momento è guidata da Barbara Floridia del M5S). Il cda Rai deve ricevere il voto favorevole della commissione di Vigilanza. Per la carica di presidente servono i due terzi della commissione, numeri che sulla carta al momento la maggioranza di governo non ha. Il cda rimane in carica per tre anni, e lo stesso vale per le cariche che sono collegate al cda, come l’amministratore delegato e il presidente.

venerdì 27 settembre 2024

Come funzionava il sistema feudale nel Cinquecento (4)

  Avvertenze

Il Castello di Giuliana

Chi ha condotto ricerche storiche sul periodo del Cinquecento, sull’alba della modernità siciliana e poi andando avanti fino ad arrivare al periodo del post rivoluzione francese, da cui per convenzione si fa iniziare la Contemporaneità, imbatta per quanto riguarda la vicenda di insediamento, crescita e stabilizzazione  degli arbereshe nei domini dei Cardona, in alcuni riferimenti e termini di natura finanziari, cronologici, e sociali specifici del tempo e dei tempi.

 Su questi aspetti intendiamo su queste pagine intrattenerci, chiarendo anzitutto che il profilo che contiamo di seguire è quello di approfondire l’assetto ed il funzionamento della “Baronia”  cinquecentesca e dei secoli successivi in generale e, ovviamente con particolare riferimento a quella dei Cardona-Gioeni-Colonna di Calatamauro, (che diventerà Baronia di Contessa) fino -appunto- ai primi decenni dell’Ottocento. Ad essere scandagliato sarà sopratutto l’aspetto economico, ossia il processo tendenziale di indebolimento, per non dire di decadenza del baronaggio che riscontreremo al massimo grado con i Colonna, e non solo con loro ma con tutto il tradizionale ceto dirigente e di potere siciliano.

 In un certo senso lo spaccato e la tematica  della Baronia di Contessa rispecchia -nelle grandi linee - la tematica della storia economica siciliana. Quanto riguarderà la Baronia di nostro interesse sarà infatti riflesso della crisi della società siciliana dell’epoca. Crisi da intendere sotto il profilo economico della produzione, della redditività della terra, dell’esportazione del grano e pure politico;  immediatamente dopo si avrà infatti il subentrare degli strati borghesi ai casati nobiliari.

(Segue)


Parole ricorrenti sui media

 

Dal 21 febbraio 2023 la Russia ha
sospeso i suoi impegni dal trattato.
NEW
 START 

Sta per New Strategic arms reduction treaty: è il trattato sulla limitazione delle armi nucleari. Firmato a Praga l’8 aprile del 2010 con l’obiettivo di monitorare i reciproci armamenti nucleari, fissava un tetto di 1.550 testate nucleari e di 700 «vettori» (missili, aerei, sommergibili) per parte. L’accordo è stato prorogato una prima volta per 5 anni nel febbraio 2016 e una seconda nel febbraio 2021. Ma è stato sospeso nel 2023 quando si è interrotto il dialogo tra Stati Uniti e Russia e Putin ha deciso di sfilarsi.

Clima culturale … della contemporaneità: il senso …del vivere?

 

Soren Kierkegaard(Copenaghen, 1813-1855) è stato uno dei più influenti filosofi del XX secolo, e il suo pensiero, considerato il punto d’avvio per la filosofia dell’esistenza, ha profondamente inciso sul successivo sviluppo della riflessione filosofica, teologica e metafisica. Tra le opere principali si ricordano: Timore e tremore (1843), Briciole di filosofia(1844), Il concetto dell’angoscia (1844), Postilla non scientifica (1846), La malattia mortale (1849), Esercizio di cristianesimo (1850).




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L’uomo comincia a ritenere la vita con banalità? 



La nave (che è un’immagine della società) ormai è in mano al cuoco di bordo; e le parole che trasmette il megafono del comandante di bordo ormai non riguardano la rotta (che non interessa più a nessuno), ma quel che si mangerà domani.

giovedì 26 settembre 2024

Parole ricorrenti sui media

 

Deterrenza nucleare. E' l'insieme delle strategie d'attacco e contrattacco nucleare ipotizzate nel corso della Guerra fredda, per scoraggiare ogni aggressore. In particolare consiste nel predisporre misure tali per cui il nemico, in vista delle conseguenze di un suo attacco, sia dissuaso dal metterlo in opera. In altre parole chi decide di attaccare per primo deve sapere di attendersi una massiccia risposta avversaria. Questo basta a dissuadere dall'iniziativa.

Riflettiamo sulla Sicilia di ieri e di oggi

E’ tempo che, chi non l’ha fatto finora,

decida, di leggere il libro di Anton Blok. 

Abbiamo tentato, provato a tratteggiare nella precedente pagina il “banditismo” pre e post-unità d’Italia nella Sicilia a metà Ottocento, quel fenomeno sociale che moltissimo caratterizzò il territorio di Contessa E.  e su cui tanto sì soffermò nel suo libro il prof. Blok. 

 Questo fenomeno violento si resse non tanto su strutture di sostegno clandestine, come verrebbe spontaneo pensare, ma su un insieme di relazioni intrattenute con le genti normali. Relazioni che andavano da chi stava in basso nella scala sociale (contadini, poveracci che vivevano di stenti)  fino a chi stava ai vertici comunitari della scala sociale (proprietari fondiari, notabili …funzionari pubblici), tutte queste figure erano quasi sempre pronte ad agevolare il bandito a passargli informazioni, a collocare merce rubata, ad offrirgli posto in un magazzino, in una stalla, per trascorrervi una o più notti, fino a possibilmente sottrarlo alla rete delle forze dell’ordine.

 I notabili siciliani dell’Ottocento, che svolgevano generalmente i ruoli amministrativi, non avevano esitazione ad intrattenere buoni rapporti con i banditi, e gli storici (ed i sociologi) ci fanno tranquillamente sapere che, quando serviva, li nascondevano nei loro magazzini o nelle stalle e case di campagna.

 Con quanto tratteggiato non sembrerà strano quindi che gli amici più stretti dei “banditi” svolgevano, potevano svolgere, il ruolo di guardiani, o come più frequentemente si diceva di “campieri”  nei latifondi.   E …  siamo prossimi a tratteggiare quel mondo che gli storici e gli antropologi definiscono il “mondo ambiguo”  ottocentesco siciliano.

(Segue)

Clima culturale … della contemporaneità: …il senso del vivere?

Leonardo con le proporzioni ideali
del corpo  umano, cerca di
dimostrare 
come possa essere
armoniosamente inscritto nelle
due figure "perfette" del cerchio,
che simboleggia il Cielo,
 la perfezione divina, e del
quadrato, che simboleggia
 la Terra.
Martin Heidegger.
 ( 1889 Friburgo in Brisgovia26 maggio 1976) è stato un 
filosofo tedesco, considerato inizialmente il maggior esponente dell'esistenzialismo e successivamente dell'ontologismo fenomelogico, da lui sviluppati a partire da studi di teologia.




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L’acuto filosofo ebbe ad esprimersi  così:

sulla contemporaneità 


Nessuna epoca ha saputo meno della nostra, che cosa sia l’uomo.



mercoledì 25 settembre 2024

Scrivono e dicono

 

Alessandro Trovino.(nt. 1965). È giornalista del Corriere della Sera dal 1999: ha lavorato prima in cronaca, poi come cronista parlamentare a Roma per 13 anni, ora scrive di politica e cultura.




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Tre capoversi di un più lungo testo

All’Onu discutono di povertà 

1) Due secoli fa, tre quarti della popolazione mondiale viveva in povertà estrema. Vivevano in condizioni precarie, senza riscaldamento, senza cibo. La metà dei bambini non arrivava all’età adulta. E ora? Non viviamo nel migliore dei mondi possibili, naturalmente, anche se molti progressi sono stati fatti. Ma a che punto siamo?


2) I capi di Stato del mondo si stanno riunendo a New York per l’annuale Assemblea generale delle Nazioni Unite, «Summit of the future». L’obiettivo è ambizioso, davvero un vasto programma, come diceva lo statista: «Porre fine alla povertà in tutte le sue forme ovunque».

3) Il problema è che, secondo Max Roser del New York Times, l’Onu usa, per definire il livello di povertà internazionale, una soglia molto bassa. Ovvero, 2,15 dollari al giorno. Secondo questo dato, il 73 per cento degli abitanti del Mozambico vive in povertà estrema. Nella Repubblica del Congo è il 75. Ma davvero una quantità di denaro può definire con efficacia questa soglia? C’è un altro schema che viene usato — chiamato «economia della ciambella» — che prende in considerazione una serie di voci necessarie per poter definire condizioni di vita dignitose. E sfocia anche esso in una cifra: 3,10 euro al giorno. Dunque, poco più di 90 dollari al mese.

Riflessioni osservando l’ambiente locale

 Leggere sul marmo

 Capita di dover visitare il cimitero locale, di Contessa Entellina,  con maggior frequenza di una volta l'anno, come generalmente facciamo o abbiamo fatto in tanti aspettando la ricorrenza di calendario, quella fissata per i primi giorni del mese di Novembre.

  Fare visita quando in cimitero si è in pochi, o da soli, in un giorno qualunque della settimana, è più facile  trovarsi indotti a riflettere e rievocare le tante, tantissime persone di cui si leggono i nomi incisi nel marmo. E quando si è già superata l’età del pensionamento e’ facile scoprire di aver conosciuto in vita la gran parte delle persone che portavano quel nome e cognome inciso sul marmo.

 Quei tanti nomi incisi sono, ciascuno, un frammento di memoria che viene trasmesso, o vorrebbe essere trasmesso, all'eternità della pietra e vuole proporsi di consegnare una vita vissuta (e conclusa) con merito e dignità, nella stragrande maggioranza dei casi.

 Il problema sorge quando la testimonianza "eterna" di quel nome, di qualsiasi nome, rischia di diventare illeggibile, corrosa dagli agenti atmosferici e dall'incuria degli uomini. In questi casi quello di restituire alla memoria storica delle comunità una figura, e talvolta un personaggio, serve, dovrebbe servire, a riportare l'attenzione e a rievocare non solo figure ma anche -contestualmente- periodi storici dell’intera comunità locale. 

A  noi, alla comunità locale, compete sempre di tenere viva la memoria di chi non c’è più e contemporaneamente di attraversare ulteriormente e onorare la vita con la massima positività.

Modelli di società (=diritto, politica, economia, finanze, sociologia …)

 Un mondo che cambia sotto i nostri occhi

L’invecchiamento medio della popolazione

  La rivoluzione tecnologica ha cambiato i modi di lavorare. La società digitale ha fatto emergere profili professionali che esigono nuove attitudini e capacità. Ma i cambiamenti stanno pure riverberardosi nella demografia. Nei Paesi sviluppati e’ ormai consolidata la tendenza verso l’invecchiamento della popolazione e ad una forte riduzione della natalità, circostanza che inevitabilmente conduce alla diminuzione della popolazione.

   L’evoluzione demografica è tema importante perché impone sfide in più ambiti, sia economici che politici,  sia sociali che medico-sanitari.

   Secondo stime del Comitato di Politica Economica dell’UE  per il 2060, la popolazione aumenterà leggermente, ma sarà, sopratutto, invecchiata. Le proiezioni demografiche per il territorio europeo evidenziano, fissando il 2013 come anno base:

2013…..507 milioni

2050…..526 milioni

2060…..523milioni.

Quanto all’aspettativa di vita si prevede 

== per gli uomini un aumento di 7,1 anni, fino -quindi- a raggiungere la media di 84,8 nel 2060.

== per le donne   un aumento di 6 anni, fino -quindi- a raggiungere la media di 89,1 anni.

   L’analisi che si fa è  che più  persone anziane ( che vivranno di più) chiederanno un livello maggiore di servizi sanitari, di cure, di assistenza nei bisogni quotidiani, a fronte di una popolazione attiva che invece sarà più ristretta (per ragioni demografiche).

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Il quadro accennato sopra possiede risvolti socio/economici enormi che già gli istituti universitari hanno elaborato in prospettiva. Risvolti che se la politica non inizia a prenderne atto da adesso accadrà nei prossimi decenni il verificarsi di un peggioramento medio dello stile di vita, non solo per gli anziani, ma per la popolazione nel suo complesso.

(Segue)

martedì 24 settembre 2024

Ritagli di giornali

 Cresce l'appagamento degli italiani sull'amicizia.




































Avere più amici aiuta a superare 
l’isolamento e fare volontariato è un 
modo per andare oltre le sole reti 
familiari e amicali e sviluppare nuove 
capacità.

Modelli di società (=diritto, politica, economia, finanze, sociologia …)

Finanze pubbliche e imposte di successione

 Uno studio internazionale Knight Frank, stima che ci sarà nel nostro Paese, l’Italia, nei prossimi quindici anni, un passaggio generazionale di patrimoni, piccoli e grandi, per duemila miliardi. Una cifra enorme equivalente ai due terzi del debito pubblico dell’Italia.

     Il “debito pubblico” del nostro Paese ed il patrimonio delle famiglie in mano ad anziani (ultra 75enni) che -secondo natura- prima o dopo andranno via, non hanno, non dovrebbero avere nessun legame. 
   Sono due bacini separati, ma non è proprio … detto che sia sempre così.

    Stiamo parlando (riflettendo) di eredità che transiteranno soprattutto dagli  attuali pensionati a figli e nipoti. Gli studi statistici sostengono che mai, in un quindicennio, si è finora assistito al transito di tanta ricchezza da una generazione all’altra.

  Di fronte a tanta ricchezza che deve transitare da una generazione ad un’altra, gli istituti di studio socio-economici hanno iniziato a elaborare ipotesi di tassazione appropriate dal momento che finora  c’è -nel nostro Paese- la franchigia di un milione per coniuge e figli e 100 mila per i fratelli e poi si applica un’aliquota tra il 4 e l’8%. 

  Il gettito di un anno per le casse pubbliche ammonta ad un misero miliardo. In altri paesi europei si riesce, con le sole imposte sulla successione, a tenere in equilibrio i bilanci pubblici.

  In Italia per il transito del patrimonio Berlusconi agli eredi (=i figli… la compagna…e qualche altro), in un certo senso, lo Stato non ha racimolato che appena pochi milioni.

lunedì 23 settembre 2024

Quando Contessa E. non esisteva: da Goffredo di Battellaro ai Peralta

La Jarida:  cosa c’era 350 anni prima che

sorgesse Contessa 

  La Carta archeologica di Contessa Entellina contiene una dettagliata, e sopratutto interessante, schedatura delle fonti storiche sul territorio, fra cui (forse la più interessante) c’e’ la Jarida di Monreale, la cui compilazione risale al 1182.

Il castello di Battellaro risale al
periodo arabo





 Si tratta del registro (=elenco) che delimita i confini delle terre ricadenti nell’area dello Iato: Corleone, Batellaro e Calatrasi, tutte terre (realtà territoriali e di vita) donate da Guglielmo l* (1120- 1166), figlio di Re Ruggero, all’Abbazia di S. Maria la Nuova di Monreale (redatta in arabo e in latino).  Il documento delimita (descrive) i confini e relative problematiche che storicamente sono sempre esistite in materia di confini. 

    Per noi attuali residenti a Contessa particolarmente interessante è la sezione territoriale Divise Battallarii che era stata sotto la signoria di un certo signore -Goffredo appunto di Battellaro-, del 5 febbraio 1183, con la quale il Papa Lucio III conferma all’Arcivescovado di Monreale  la donazione dei castelli di Iato, Corleone, Battellaro e Calatrasi e di altri beni, tra i quali la chiesa del S. Sepolcro in Messina “che appartiene a Goffredo di Battellaro”.

  A giudizio di altri storici Goffredo doveva essere già morto nel 1178, quando Guglielmo II donò a S. Maria di Monreale “totem terra que fuit olim Goffridi de Batellario”; secondo alcuni, invece, il feudo fu tolto a Goffredo per defezione o indegnità. Secondo altri carteggi, Bartolomeo, vescovo di Agrigento, alla cui diocesi il territorio di Battellaro apparteneva, cedette al Monastero di S. Maria le decime e le rendite relative.

  Sulla scorta di ricerche storiche, condotte con metodi scientifici, più recentemente, da Istituti universitari proveremo a capire se o come attraverso quali passaggi il territorio dell’odierna Contessa Entellina e Calatamauro,  da quel Goffredo di Battellaro sia pervenuto dopo tre secoli ai Peralta.

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Scrivono e dicono


Azar Nafisi
 (nt. Teheran nel 1948), E’ scrittrice e anglista iraniana, residente negli Stati Uniti d'America dal 1997. E’ cittadina statunitense dal 2008. E’ stata in carcere nel suo Paese dopo la salita al potere di Komeini.

Frasi estrapolate da un lungo articolo

sul Corriere della Sera

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Cosi vede l’Iran degli ayatollah

circa la cultura e la democrazia

1)  «La letteratura dice la verità, per questo è sovversiva, è potente: spaventa i regimi, che si fondano sulla bugia». 

2)  « Ho imparato  che la letteratura poteva portare il mondo intero nella mia cameretta a Teheran: i libri fanno questo, travalicano le barriere di spazio, tempo, etnia, religione, genere e rendono gli autori e gli scrittori parte di una stessa comunità, degli “estranei intimi”»

3) «In Iran subito dopo aver buttato giù le statue dei reali, il regime ha buttato giù quelle dei poeti. Ma quella poesia è la nostra cultura, la nostra identità, non le leggi che la Repubblica islamica ha spacciato all’Occidente come parte della nostra tradizione. Leggi che permettono di fare sposare bambine di 9 anni, di lapidare le prostitute e le adultere, di affittare una donna per 5 minuti o per 99 anni». 

4) « Gli scrittori sono sentinelle, profeti di libertà, costringono a pensare. Dicono il vero, anche quando disturba, e non solo i regimi».

 5) «La democrazia è fragile, oggi in Occidente in troppi la danno per scontata e dimenticano quante vite si sono sacrificate per raggiungerla. È il rischio che corre l’America di oggi, il non voler affrontare temi scomodi, disturbanti, ma è la vita in sé che è disturbante e le coscienze dormienti, l’atrofia del sentire sono il vero pericolo: è quando si dimentica la strada fatta per raggiungere la democrazia che l’autocrazia può diventare seducente».

Pagine di Storia. Cento anni fa... accadeva (1)

 21.gennaio. 1924

A Gorki l'attività politica di Lenin si concluse definitivamente nel marzo del 1923, quando un nuovo ictus lo privò della parola. La mattina del 21 gennaio 1924 sarà definitivamente  colpito dall'ultima paralisi e morì il pomeriggio dello stesso giorno a Gorki.

 Di colui che era stato il padre della Rivoluzione russa, Karl Radek, membro del Comitato centrale del partito, sostiene che è stato "il primo a non ritenere la rivoluzione un concetto astratto.. ". 

Vladimir I. Lenin con il
suo più che spietato
successore, Josif Stalin, 
nell'Ottobre del 1921

***
Vladimir Il'ic Ul'janov
nacque a Simbirsk, figlio
di un ispettore scolastico
del governatorato. La sua
iniziale formazione politica
 avviene nella critica al
populismo e al terrorismo.
Nel 1895, Lenin si reca
per breve tempo in Europa
occidentale e al suo ritorno
redige e diffonde degli
opuscoli  contro il governo,
a causa dei quali, in
dicembre, viene arrestato.
  Quel Lenin, fin dalla sua nomina a Presidente del primo governo sovietico, nel 1917, si adoperò con ogni mezzo per eliminare le precedenti classi dirigenti, che non erano più quelle zariste bensì quelle socialiste e democratiche che avevano già eliminato la struttura zarista. Certo egli si oppose alle armate controrivoluzionarie sostenute in più modi dalle potenze occidentali. Gli scontri si susseguirono fino al 1920, anno definitivo della presa del potere da parte dei sovietici. Ma già da subito, col nuovo sistema collettivista, iniziò una grande carestia che, nel 1921, provoca milioni di morti. Lenin è costretto a fare dei passi indietro, per aumentare la produzione di derrate, ed avvia la NEP (nuova politica economica) che consente un parziale ritorno all'economia di mercato. Ma in politica serra le file ed impone la sussistenza dell'unico partito (il comunista) monolitico ed allontana (pure fisicamente) tutti coloro che venivano, con prove o meno, individuati come elementi con atteggiamenti frazionistici. Il suo instancabile attivismo, profondamente di arbitrio assoluto della politica sovietica, viene meno nel 1922 quando in seguito ad un colpo apopletico è costretto a lasciare spazio ad altri personaggi, ancora più feroci di lui, fra cui Jpsif Stalin, subito divenuto segretario del Comitato Centrale dell'unico partito ammesso, il comunista.

  Nel 1924 Stalin è ormai padrone assoluto del Partito, sconfige il rivale Trotzkij grazie al sostegno di due co-protagonisti Zinov'ev e Kamenev. Però un dittatore non può avere accanto figure che gli fanno ombra e pertanto nel 1927 espelle dal Partito Trotzkij, costretto a lasciare il Paese nel 1929. Dopo aver eliminato, nel 1929, anche Bucharin Stalin avvia la definitiva costruzione del regime più spietato della Storia. 

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Lenin oltre ad avere introdotto in Russia il Totalitarismo ed il Terrorismo,  introdusse pure il Capitalismo di Stato. Vedremo in appresso in cosa consistettero.

domenica 22 settembre 2024

Riflettiamo sulla Sicilia di ieri e di oggi

 Ancora sul brigantaggio, prima di passare alla

 mafia siciliana

 Stando allo storico Giarizzo sui briganti del post-unità del Paese (l’Italia) circolarono molte storie, sia vere che leggendarie, e comunque utili per far  comprendere le ragioni per cui una persona di qualunque paese dell’Isola poteva darsi alla “latitanza”.

  I racconti che trattano del brigantaggio siciliano, da quelli numerosi del post-unita’ d’Italia fino a quelli del post-seconda guerra mondiale (=Giuliano …), dalla voce popolare in Sicilia, trovarono sempre un torto subito come fatto scatenante che induce a diventare un fuori-legge. In pratica il bandito siciliano diventava fuorilegge per vendicare veri o (più frequentemente) presunti torti subiti. 

 I giornali dell’epoca, consultabili in molte biblioteche pubbliche, non si concentrano, frequentemente, sulla violenza di chi la commette e/o di chi la subiva, ma offrono un taglio quasi giustificativo di vendetta ad un torto subito, un furto, l’uccisione di un congiunto, ragione per cui era quasi un obbligo rispondere nello stesso modo, sangue per sangue. 

   Da questa situazione e da questa premessa culturale, inevitabilmente, si avviava una “faida” interminabile che, in via di fatto non riconosceva la legge pubblica, quella dello Stato. E quella che nel post “unità d’Italia” era di fatto una “faida” tra famiglie  non ammetteva che potesse esserci una legge dello Stato a regolarizzare le gravi vicissitudini. 

  L’opinione pubblica, se così si può definire, dell'epoca ammetteva che si potesse procedere in netto contrasto con le leggi, a cui in linea generale e spontaneamente veniva contrapposta l’omertà, cioè la mancata rivelazione all’autorità pubblica dei contrasti, che normalmente venivano risolti ricorrendo alla violenza privata. Chi, occasionalmente faceva ricorso alle autorità di polizia per un torto subito, veniva, in quel clima culturale di allora, bollato (giudicato) di non essere un “uomo”.