Una serie di provvedimenti governativi dovrebbero rendere più agevole la vita dei consumatori.
DECRETO BOLLETTE:
== Iva ridotta sul gas == rinnovo del bonus sociale per le famiglie con Isee fino a 15 mila euro.
==contributo per le famiglie, dal primo ottobre e fino al 31 dicembre 2023, se il prezzo del gas dovesse superare una certa soglia.
==contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale fino a giugno.
Il decreto interviene pure sul fisco/contribuenti (=più tempo per sanare le irregolarità formali e ravvedimento speciale) e fissa in 4,9 miliardi di euro il costo delle misure adottate.
Con provvedimento a parte sono stati adottati
a) divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici,
b) il codice degli appalti e
c) il ddl sulla Concorrenza.
*****Il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici consisterebbe in «Un atto di responsabilità», secondo Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia. «Una legge prima al mondo che vieterà la possibilità di commercializzare e produrre in laboratorio gli alimenti di cui ci nutriamo e che rappresenta un gesto di responsabilità prima di tutto nei confronti del consumatore e non solo delle tantissime aziende agricole e della trasformazione italiane che ogni giorno lavorano, mettendo in pratica un know how modello di alta qualità, sicurezza e sostenibilità». Giorgia Meloni ha festeggiato fuori da Palazzo Chigi l’approvazione del ddl per il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. «Non potevamo che festeggiare con i nostri agricoltori un provvedimento che pone l’Italia all’avanguardia sul tema non solo della difesa dell’eccellenza, materia per noi particolarmente importante, ma anche sul tema della difesa dei consumatori, della certezza i ciò che si consuma e dico di più, anche del tentativo di evitare il rischio che alcune scelte domani possano tradursi in a discriminazione tra chi può avere di più e chi può avere di meno».
**** Il decreto Bollette prevede il rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas fino al 30 giugno. Si tratta delle «agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute». Già per il primo trimestre 2023 era stata modificata la soglia di reddito richiesta rispetto al 2022, ampliando la platea dei beneficiari: da gennaio possono ottenere il bonus le famiglie che hanno un Isee fino a 15.000 euro. Nel 2022 la soglia Isee era di 12.000 euro.
**** La riduzione dell’Iva al 5% sul gas viene prorogata fino a giugno e viene estesa anche al teleriscaldamento e all’energia termica prodotta con il metano.«Le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2023, sono assoggettate all’aliquota Iva del 5 per cento - si legge nel testo -. Qualora le somministrazioni di cui al primo periodo siano contabilizzate sulla base di consumi stimati, l’aliquota Iva del 5% si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di aprile, maggio e giugno 2023».
**** Una Novità arriverà a partire da ottobre col bonus riscaldamento. «A decorrere dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale è riconosciuto un contributo, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche, con riferimento a ciascun dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi la soglia di XXX euro/MWh. 2». La misura del contributo sarà determinata dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, tenendo conto dei consumi medi di gas naturale nelle diverse zone climatiche.
**** Per le imprese il decreto Bollette conferma il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, per il II trimestre 2023. Le imprese potranno continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 20% e al 10% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019. Il decreto Bollette prevede anche una serie di misure fiscali. a) possibilità di adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento. b) Gli avvisi di accertamento, di rettifica e di liquidazione e gli atti di recupero non impugnati e ancora impugnabili al primo gennaio, divenuti definitivi per mancata impugnazione tra il 2 gennaio ed il 15 febbraio, sono definibili entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto. c) Sono definibili anche le controversie pendenti al 31 gennaio 2023 davanti alle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado con oggetto atti impositivi, in cui è parte l’Agenzia delle entrate. d) Il nuovo decreto Bollette modifica il calendario della tregua fiscale introdotta dalla Legge di bilancio 2023, facendo slittare di sette mesi (dal 31 marzo al 31 ottobre 2023) la data per la prima rata per regolarizzare le irregolarità, le infrazioni e l’inosservanza di obblighi o adempimenti, di natura formale, commesse fino al 31 ottobre 2022.
**** Il Consiglio dei ministri, oltre al decreto Bollette, ha approvato anche il Codice degli appalti. Per il decreto legislativo (`Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici´) si tratta del secondo passaggio dopo il parere delle Camere e le osservazioni raccolte dalle parti sociali. «Con la liberalizzazione degli appalti sottosoglia e cioè fino a 5,3 milioni di euro le stazioni appaltanti potranno decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti, rispettando il principio della rotazione. Per gli appalti fino a 500 mila euro, allo stesso modo, le piccole stazioni appaltanti potranno procedere direttamente senza passare per le stazioni appaltanti qualificate. Taglio dei tempi notevole soprattutto per i piccoli comuni», fa sapere il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.