sabato 31 luglio 2021

Allerta rossa. In più localita' siciliane temperatura percepita a 39 gradi

 Sono stati  115 le richieste di soccorso oggi nel solo Catanese. Gli incendi in provincia di Palermo sono stati decine. 


Domani -domenica- sarà ancora allerta meteo: si prevedono ondate di calore e incendi, rischi a Catania e a Caltanissetta, e temperatura percepita 39 gradi in più località dell'isola.

La protezione civile ha diramato allerta rossa sino al prossimo 6 agosto

Sono decine di incendi in provincia di Palermo:  prosegue l’intervento a Polizzi Generosa anche con i mezzi aerei. Roghi anche in due  contrade nel territorio di Monreale, a Petralia Soprana, a Scillato e a Misilmeri. In queste ore il comando provinciale dei vigili del fuoco ha deciso di raddoppiare i turni e quindi anche i pompieri impegnati nel contrastare i roghi visto che anche nei prossimi giorni sono previste temperature molto alte. 

Per domani e' stato diffuso un bollettino di allerta per rischio incendi e ondata di calore. Rischio alto in provincia di Catania e Caltanissetta e medio nelle altre province. Allerta rossa anche per le ondate di calore su Catania e Palermo dove la temperatura percepita sarà di 39 gradi.

Motivi per riflettere. Noi gente del XXI secolo

 Detti e fatti

Brucia ancora la provincia di Palermo. Canadair sono in azione da questa mattina a Polizzi Generosa in contrada Venere. Pompieri e forestali stanno intervenendo da terra a protezione delle aziende agricole e delle abitazioni. I mezzi aerei sono in azione ancora dall'alba nella zona di San Giuseppe Jato gli incendi si susseguono da 48 ore. Sono andate in fiamme oltre 800 ettari di bosco e macchia mediterranea. Sono in corso due inchieste condotte dai carabinieri per individuare gli incendiari. Le indagini sono coordinate dalla procura di Palermo e Termini Imerese.

CARLO COTTARELLI, economista

I dati Istat del secondo trimestre 2021 confermano che la ripresa prosegue rapidamente. Salvo nuove chiusure (vaccinatevi se non l'avete fatto!), con questi risultati la crescita a fine anno potrebbe addirittura avvicinarsi al 6%.

Tommaso Monacelli, economista

Norvegia, Svezia, Svizzera hanno tassi di occupazione del 70%. L’Italia del 45%. Fine.

Alessandro Barbera, giornalista de La Stampa

Comune di Roma, domanda per rinnovo di carta d’identità. Procedura telematica. Appuntamento fissato il 28 ottobre. E meno male che non dovevo aprire un cantiere.

Davide Faraone, parlamentare siciliano

Così come Speranza stava per pubblicare un libro quando ancora la pandemia imperava, ora Zan preannuncia l’uscita del suo libro senza che il ddl contro le discriminazioni sia stato approvato. Ricordo che una legge è legge se pubblicata in gazzetta non se l’hashtag è di tendenza.

Mila Spicola, Insegnante

Un popó di Comitato Tecnico Scientifico per preparare il piano di sicurezza per le scuola, quella “in cima ai pensieri del governo”. Nel pieno della contagiosissima, anche tra i bambini variante Delta
Contenuto del piano:
APRITE LE FINESTRE
Sento odore di presa per i fondelli


Sicilia in fiamme. In una terra carente di senso civico capita anche questo

 Giornata di fuoco quella di ieri in Sicilia.

Le fiamme hanno avvolto l’isola in un grande enorme rogo appiccato dall’uomo e alimentato dal caldo equatoriale di questi giorni.

 Da Erice a Portella della Ginestra (Piana degli Albanesi), da Enna fino nel catanese. Fuoco anche a Pantelleria, e nelle montagne del Palermitano le cui ceneri arrivano fino in città, nei balconi del capoluogo.

In molte zone le persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case, lambite dalle fiamme. Centinaia le persone evacuate. Danni incalcolabili per il patrimonio boschivo e la vegetazione. Secondo la Coldiretti ci vorranno 15 anni per ripristinare ciò che è stato distrutto dalle fiamme. Si contano i danni ad Erice, dopo l’incendio che ha devastato la montagna. Oltre 150 ettari sono andati in fumo, di cui 40 di boschi.

venerdì 30 luglio 2021

Contessa Entellina, Seduta consiliare alle ore 17,30

 Si terrà nel tardo pomeriggio di oggi (ore 17,30) la più volte aggiornata seduta del Consiglio Comunale di Contessa Entellina.

 I temi all'ordine del giorno sono tutti rilevanti in quanto attengono alle finanze dell'ente, e nello stesso tempo essi vanno ad incidere nelle tasche dei cittadini-contribuenti. I temi di fondo restano l'entità dell'Imu e della Tari che i contribuenti dovranno successivamente versare alle casse del Comune.

 Senso civico vorrebbe che i lavori vengano seguiti attraverso il sistema della "diretta" fb dall'aula consiliare dalle 17,30 dai cittadini-contribuenti.

giovedì 29 luglio 2021

Riforma giustizia. I termini della questione.

Intesa nella coalizione di governo: 

regime speciale per i reati di mafia 

La Riforma della Giustizia sta mettendo a dura prova la tenuta del governo che va dalla destra leghista alla sinistra di Leu.

Finora in Italia è stato operante un sistema giudiziario disfunzionale e piu' che lento lentissimo. Gli arretrati in molti tribunali manifestano da soli l'arretratezza del sistema. I difensori e paladini del sistema che non funziona, manco per dirlo, sono i populisti a 5stelle.

All'Europa che chiede all'Italia un sistema giudiziario moderno ed efficiente, Draghi per avere i miliardi di euro del Recovery Funds ha garantito una riforma in tempi brevi. Ma, ad oggi, non ci sono stati significativi passi avanti, almeno in maniera ufficiale.

La riforma Cartabia mira a ridurre gli arretrati e ad accelerare i procedimenti giudiziari, ma molti membri populisti a 5 stelle affermano che essa impedirà il completamento di migliaia di processi che verranno semplicemente annullati prima che venga raggiunto un verdetto. Per ovviare a queste osservazioni è stato proposta una corsia speciale destinata ai reati di mafia e terrorismo.

Per accelerare le cose, Draghi ha detto che sottoporrà la revisione giudiziaria a un voto di fiducia, un modo rischioso per forzare l'iter troncando il dibattito.

Draghi, avrà comunque la maggioranza, pure nell'eventualità del voto contrario dei m5s. Ma nessuno auspica questa soluzione.

La parte più controversa della riforma prevede la revisione della prescrizione, che annulla automaticamente i processi se non viene emessa una sentenza entro un termine prestabilito da quando è stato commesso il reato.

Il sistema giudiziario italiano ha tre gradi di giudizio, il che significa che gli imputati possono presentare due ricorsi. Cosa che potrebbe dare adito a molte più prescrizioni rispetto a prima.

Il compromesso della nuova riforma del ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ex Presidente della Corte Costituzionale, congelerebbe la prescrizione al termine del primo processo ma fisserebbe termini rigorosi per i due eventuali ricorsi.

Se il primo appello non si completa in due anni e il secondo in un anno, esclusi i reati punibili con l’ergastolo, si estingue senza sentenza; a meno che i giudici non concedano una deroga speciale per la prosecuzione del processo.

Cartabia sostiene di poter accelerare i processi grazie a misure per incoraggiare gli imputati a cercare patteggiamenti e l’assunzione di migliaia di personale di supporto nelle aule dei tribunali. 

Di cosa si tratta?

Un nostro amico-lettore ci invita a chiarire "cosa sono i puc" e perchè mai tanti Comuni siciliani, compreso il nostro, che dicono di soffrire di carenza di personale non ne fanno uso. 

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I Puc non sono altro che i progetti per l'inserimento all'impiego dei percettori del reddito di cittadinanza. Il Ministero del Lavoro così spiega cosa siano i PUC:

Nell'ambito dei Patti per il lavoro e/o per l'inclusione sociale, i beneficiari di Reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere 
Progetti Utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.

I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti.
Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un'occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività:

  • per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l'impiego o presso il Servizio sociale del Comune; 
  • per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti. 
Le attività messe in campo nell'ambito dei PUC dovranno rispondere ad uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Il progetto potrà riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un'attività esistente, ma in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie né saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo.

Qualsiasi cittadino può venire a conoscenza se il proprio Comune ed i propri amministratori si sono attivati o meno in direzione dei PUC:
basta pigiare sul link  che riportiamo qui sotto per verificare l’attuazione o meno dei puc (https://pattosocialerdc.lavoro.gov.it/PucCPI), nei singoli comuni. Basta compilare (dopo la pagina di reindirizzamento) sulla casella Regione (... scrivere Sicilia) e sulla casella Comune (... scrivere Contessa Entellina, ovvero Bisacquino ... ovvero etc). Subito si viene a conoscewnza dell'attivismo o meno degli amministratori.

Canone Rai. Non verrà pagato più con la bolletta elettrica

Il canone RAI che attualmente viene pagato  spalmato in 10 rate mensili da 9 euro l’una con la bolletta mensile Enel verrà cancellata con un colpo di spugna dal governo Draghi.

La scelta è stata obbligata per rispettare uno degli impegni presi con l’Unione europea come parte dell’accordo relativo ai miliardi del Recovery Fund concessi all’Italia. L’imperativo categorico dell’Unione europea è quello di togliere i cosiddetti “oneri impropri” dalla bolletta elettrica.

Nel Pnrr è stato lo stesso Draghi a promettere all’Ue la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”.

Il canone Rai in bolletta venne introdotto dall’Esecutivo Renzi con la legge di Stabilità 2015 per arginare l’evasione dilagante dell’imposta sulla Tv pubblica. L’addebito sulle fatture emesse dalle società elettriche hanno però gonfiato le bollette, facendole apparire più care di quanto in realtà non fossero. Attirando le critiche dell’Ue.

Prima di allora il canone veniva versato in unica rata da 113 euro l’anno. 

Contessa Entellina. Il Consiglio Comunale già convocato nei giorni scorsi ha aggiornato i lavori a domani

La seduta consiliare prevista per i giorni scorsi non si è tenuta. Da quanto abbiamo potuto capire il Comune ha ancora da definire la documentazione relativa all'imminente scadenza  per l’approvazione delle tariffe e dei regolamenti in materia di TARI. Materia tutta che risulta prorogata al 31.07.2021 dal D.L. 30 giugno 2021, n. 99.

Molti Enti nell’approvazione del nuovo sistema tariffario disegnato da ARERA stanno attraversando più di qualche difficoltà.

E' inutile dire che l'iter normativo e le decisioni assunte dai Consigli Comunali coinvolgono tutti i cittadini in quanto utenti dei Servizi di Raccolta Rifiuti.

Sulla scorta delle circolari conosciute tracciamo di seguito i tanti intoppi su cui il Consiglio Comunale è chiamato a pronunciarsi.

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L’elaborazione del Piano Economico Finanziario ( PEF) va fatta in aderenza alla Deliberazione Arera n. 443/2019/R/RIF con cui l’autorità adotta il MTR (Metodo Tariffario dei Rifiuti) per gli anni 2020-2021.

La deliberazione ora ricordata modifica il DPR n. 158/1999 circa la redazione dei costi del PEF nella fase iniziale, che porta poi all’approvazione delle tariffe, mentre ha lasciato inalterate, per ora, le modalità di elaborazione e simulazione delle tariffe. 

Se in prima i costi da inserire nel PEF erano quelli della fattura dell'anno precedente o previsionali per l’anno per cui si andava a costruire il PEF, la deliberazione n. 443/2019 scardina questa modalità in quanto i costi da inserire nel PEF devono provenire da fonti contabili certe ed obbligatorie, dunque dal bilancio consuntivo.


Semplificando, per il PEF 2021, i costi da considerare sono quelli da bilancio consuntivo dell’anno 2019.

Importanti novità riguardano anche:

  • i soggetti coinvolti nella redazione del PEF
  • l’introduzione del limite di crescita alle tariffe rispetto a quelle applicate l’anno precedente (in ciascun anno il totale delle entrate tariffarie di riferimento non può superare il limite massimo alla variazione annuale imposto)
  • la riclassificazione dei costi (tra variabili e fissi) se si eccede il 20% della tariffa variabile sempre rispetto all’anno precedente, trasferendoli sui fissi.

Oltre alla deliberazione n. 443/2019 esistono numerosi riferimenti normativi che in questa sede non ricordiamo.


Cosa deve -detto in breve- fare il Comune entro il 31 luglio 2021 ?

L’Ente deve redigere obbligatoriamente il Piano Economico Finanziario e Tariffario TARI, quindi deve produrre una documentazione specifica da inviare all’Autorità di regolazione (ARERA) entro 30 giorni dalla determinazione del PEF e delle tariffe.

Deve riscostruire i costi sostenuti secondo le proprie fonti contabili.

La scadenza per la compilazione e la validazione del piano finanziario, nonché l’approvazione delle tariffe da parte dei Comuni, è fissato al 31 luglio 2021 (termine che coincide con la data di approvazione dei bilanci).

Come anticipato i costi da inserire nel PEF devono essere ricavati dal bilancio consuntivo dell’Ente per i costi che il comune sostiene direttamente, mentre vanno richiesti al gestore per il servizio in appalto.
In particolare per il PEF 2021 è necessario avere:

  1. dati dell’Ente (informazioni di carattere generale);
  2. costi 2017: una volta rivalutati, sono finalizzati al calcolo dei conguagli - con evidenziazione separata dell’iva (è necessario considerare i costi da rendiconto della gestione ed indicare anche i capitoli del bilancio da cui vengono ricavati);
  3. costi 2019finalizzati all’attualizzazione per inserirli effettivamente nel Piano economico finanziario (MTR – metodo tariffario rifiuti) - con evidenziazione separata dell’iva – (è necessario considerare i costi da rendiconto della gestione ed indicare anche i capitoli del bilancio da cui vengono ricavati);
  4. Calcoli IVA gestore. Considerato che per l’Ente l’iva è un costo, è necessario analizzare, sempre partendo dai rendiconti della gestione 2017 e 2019, gli importi corrisposti al gestore, valorizzando separatamente l’iva e suddividendoli tra costi fissi e costi variabili.
  5. valorizzare quelle che il MTR definisce come Detrazioni di cui al comma 1.4 della Determina n. 2/DRIF/2020 (che non influiscono sul limite di crescita tariffario, bensì sulla riduzione del ruolo) e che vanno detratte, quindi, a valle del PEF:

Tra le altre voci, è importante rintracciare anche i PROVENTI E RICAVI se la vendita di materiali ed energia è gestita direttamente dal comune (ad esempio: vendita di ferro, carta ecc…).

Si tratta di ciò che l’Autorità definisce come AR e AR CONAI.

I costi e i ricavi che entrano a far parte del PEF non devono essere ovviamente duplicati.

Il PEF 2021, oltre i costi indicati, deve riportare le relative rate di conguaglio RC residue del PEF 2020 (sia di parte fissa che variabile: RCtv - Componente a conguaglio relativa ai costi variabili e RCtf - Componente a conguaglio relativa ai costi fissi).

È doveroso ribadire che Arera, consapevole che con l’introduzione del nuovo Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) avrebbe creato disequilibri e disallineamenti, proprio per i cambiamenti rispetto al DPR 158/1999, precedentemente applicato (come indicato nella sintesi normativa), ha introdotto le componenti a conguaglio per equilibrare i dati di costo, anche in considerazione del fatto che i costi sostenuti nell’anno “a” saranno effettivamente recuperati nell’anno +2.

Anche per l’anno 2021 la base per determinare il conguaglio rimane l’anno 2017.

Vanno, pertanto recuperati i costi da rendiconto della gestione 2017, attualizzati al 2018 e 2019, riclassificati secondo il nuovo MTR Arera e confrontati con il PEF deliberato 2019 (motivo per cui è richiesto).

La differenza, suddivisa ovviamente tra costi variabili e costi fissi, moltiplicata per i coefficienti di gradualità (y1, y2 e y3 determinati in riferimento alle valutazioni della % di raccolta differenziata, preparazione al riutilizzo e riciclo dei rifiuti e alla qualità del servizio) concorre alla determinazione effettiva dei valori di conguaglio.

mercoledì 28 luglio 2021

Cose 5stellate. Quando furono chiesti i 200 miliardi all'U.E. i 5stelle sapevano che bisognava cambiare l'assetto della Giustizia

 Nell’esecutivo precedente c’erano ‘loro’, i cinquestellati ed erano perfettamente consapevoli delle imprescindibili regole del Recovery, peraltro sottoscritte dallo stesso Conte che ne ha ottenuto l'assenso a "condizione".

Velocizzare i processi
è segno di civiltà.
Eppure i 5stelke
si impuntano.

 Per la resistenza dell’ex ministro di giustizia Bonafede i 5stellati non hanno provveduto tempestivamente ad apportare le modifiche necessarie a velocizzare I processi per come già proposto e richiesto dall'U.E..

 Modifiche peraltro ragionevoli e di civiltà: I processi non possono e non devono durare otto, quindici e addirittura venti anni.

Grandi maestri

 La Sicilia

l popolo siciliano è un popolo forte, generoso, intelligente. Il popolo siciliano è figlio di almeno tre civiltà: la civiltà greca, la civiltà araba e la civiltà spagnola. È ricco di intelligenza questo popolo. Quindi non deve essere confuso con questa minoranza che è la mafia. È un bubbone che si è creato su un corpo sano.

Sandro Pertini
politico, giornalista, partigiano e Capo dello Stato
1896 -1990

Covid e prudenza. Il vaccino protegge

Sergio Abrignani, professore ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano e componente del Comitato Tecnico Scientifico, spiega che "il ciclo completo di vaccino Pfizer (due dosi) protegge all’88% da malattia grave e morte e tra il 65 e il 90%, secondo gli ultimi dati inglesi, dal rischio di contagiarsi e quindi trasmettere l’infezione.

È fondamentale che gli under 40 si vaccinino, per vari motivi: proteggere sé stessi, i propri cari (soprattutto se fragili) ed evitare che il virus continui a circolare.

Il rischio zero in medicina non esiste e sta circolando una variante estremamente contagiosa, la Delta. La vaccinazione riduce in modo impressionante sia il rischio di ospedalizzazione e morte, che il numero di contagi. Dunque anche le possibilità di trasmettere il virus: se non sono positivo, non posso infettare altre persone".

Storia di Sicilia e della legalità. In breve

La Mafia 

(di Sicilia che operava pure a Contessa)

 Quando si approfondisce la vicenda storica della "Mafia" si scopre che -quanto meno nelle sue origini, e non solo in esse- sussiste un legame tra la legalità e la giustizia sociale che -nel dopo unità d'Italia- vennero purtroppo a mancare.

 Su questa pagina proveremo ad approfondire per più puntate -e sempre in breve- i concetti di legalità, che stanno alla base della convivenza sociale e della condivisione dei valori.

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 La Mafia delle origini non era altro che il braccio armato della antica nobiltà feudale. Serviva a reprimere le ricorrenti rivendicazioni dei contadini. 

  La spedizione garibaldina ed i suoi presupposti patriottici di unificare l'Italia ebbero vasto successo in tutta la Sicilia e non lasciò scampo -come più storici scrivono-   ai Borboni. I siciliani -e pure i contessioti che massicciamente parteciparono ed appoggiarono la missione di Garibaldi- in realtà erano spinti dal ricordo che il Parlamento siciliano nel 1812 aveva formalmente abolito il sistema feudale. Nonostante quell'ormai antico provvedimento, nulla sotto il profilo sociale era accaduto nell'Isola. La struttura socio-economica portante della Sicilia rimase in mano ai baroni ormai divenuti latifondisti. Dal 1812 questi erano divenuti proprietari dei feudi di cui fino ad allora erano stati invece semplici concessionari regi. Da un cinquantennio (dal 1812) gli antichi feudi della antica baronia di Contessa erano stati spezzettati e venduti a danarosi acquirenti e gli incassi non andarono all'erario pubblico ma ai precedenti baroni.

 Da feudatari, al servizio della monarchia i baroni erano diventati latifondisti (proprietari) che potevano vendere ciò che prima godevano su semplice concessione regia. Da semplici vassalli del re, con i nuovi titoli giuridici (da "proprietari") continuarono a spadroneggiare. Questo nuovo modello, basato sul latifondo, non fece altro che accrescere la miseria della popolazione e la debolezza delle classi sociali che si videro espulsi persino dalle aree che fino ad allora erano state di uso civico. Ed a Contessa furono attivati vari giudizi civilistici per conservare -almeno- gli antichi usi civici. Fino agli anni quaranta del Novecento lo spirito socialistico di Don Ciccio LoIacono si battè per salvare almeno gli "usi civici". Cedette solo quando si capì che la riforma agraria (eras) sarebbe arrivata. 

 Dal feudalesimo -egalitario nella miseria- si era passato  in quel 1812 alla diffusione del modo di vivere  del particolarismo (la tendenza a curarsi solo dei propri interessi, spesso a danno degli interessi altrui), del familismo (concezione che assolutizza i legami familiari arrivando all'estraniamento dalle responsabilità sociali) e del clientelismo (sistema di relazioni tra persone che si scambiano favori, spesso a danno di altri). 

Il popolo siciliano che con la spedizione di Garibaldi sperava in un cambiamento e nel riequilibrio sociale rimase più che deluso. I quasi cinquecento contessioti che accorsero ad aiutare l'impresa garibaldina, quasi tutti preferirono imbarcarsi con i loro leader (i fratelli Vaccaro)  in direzione di New Orleans piuttosto che continuare ad essere manodopera a buon prezzo sui latifondi.

 Il risultato dell'impresa garibaldina fu sostanzialmente un peggioramento socio-economico dell’intero Meridione e per quanto qui ci riguarda della Sicilia.

 La Mafia -da molti studiosi- viene interpretata nel suo nascere come conseguenza delle strutture economico-sociali particolarmente arretrate, di un universo sociale composto da tantissimi poveri contadini, da grandi latifondisti, da grandi affittuari (gabellotti, dai cui ranghi sarebbero cresciuti i molti capimafia)

 Gli ex baroni, ormai non più tali ma latifondisti,  cedevano in gabella gli ex feudi, essendo essi disinteressati a operarvi trasformazioni produttive. I gabellotti (dai cui ranghi cominceranno a crescere i primi mafiosi) li dividevano in piccoli lotti e li subaffittavano ai contadini poveri e ricavando consistenti guadagni. 

 I gabellotti accrebbero per questa via la loro potenza e in assenza dello Stato gestirono da soli il monopolio della violenza (ordine e disciplina all'interno dell'intera Sicilia contadina) creando proprie forze armate, i cosiddetti campieri. 

 La mafia nacque e si sviluppò,  quindi, in assenza e per l'assenza dello Stato.

martedì 27 luglio 2021

Grandi maestri

 La Sicilia

L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita.

Johann Wolfgang von Goethe

Scrittore poeta e drammaturgo

1749- 1832


Covid e prudenza. Il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e salubrità dei posti di lavoro

 Il datore di lavoro può sospendere dal servizio e dalla retribuzione chi non vuole vaccinarsi contro il coronavirus. 

 Lo ha stabilito con un’ordinanza il tribunale di Modena. Il giudice scrive nella sentenza che il datore di lavoro si pone come garante della sicurezza e della salute dei lavoratori e dei terzi che per qualsiasi ragione si trovano nei locali aziendali. È quindi suo dovere adottare tutte le misure necessarie per garantire l'integrità dei lavoratori. Il tutto in aderenza con l'art. 2087 del Cod. Civ.

La sentenza puntualizza, comunque, che il rifiuto del vaccino anti-Covid non può comportare sanzioni disciplinari, ma può avere delle conseguenze per quanto riguarda la valutazione oggettiva dell’idoneità alla mansione del dipendente. Significa che chi è a contatto con il pubblico o in spazi ridotti accanto ai colleghi può essere sospeso dal lavoro e dalla retribuzione in caso di mancata vaccinazione.


Palermo e ricordi. La cronaca degli anni sessanta è diventata Storia.

 Tornare a Palermo e girare per le strade ed i vicoli della vecchia Palermo è come rivivere gli anni da studente e ricordare persino i titoloni dei giornali, le cronache della Palermo di quegli anni. Anni del sacco di Palermo, di edifici storici demoliti per fare posto ai palazzoni, e non solo!

Ricordare le cronache degli anni sessanta della Palermo saccheggiata e sfruttata nelle varie speculazioni alimenta tuttavia nostalgia degli anni passati; quelli erano anni da ragazzo e di curiosità per chi arrivava dai paesini contadini; quei fatti oggi non fanno più parte della cronaca sono divenuti Storia. Li si legge con spiegazioni e riflessioni su decine e decine di libri di illustri professori, già passati a migliore vita (Renda, Giarriizo etc.). Con loro, grazie a quei professori, la cronaca di quegli anni si è fatta Storia, e tale ormai resterà per sempre.

 Per chi torna nei quartieri dove insistevano le "stanze in famiglia" per studenti ed impiegati pubblici provenienti dalla provincia, la  Storia descritta sui libri di oggi sul sacco di Palermo o sulle continue manifestazioni contro la guerra del Vietnam,  torma -per alcuni momenti- e la si vede ancora come cronaca. 

Ricordi ed entusiasmi per un mondo migliore. Pochi momenti!

lunedì 26 luglio 2021

Contessa Entellina. Il Consiglio Comunale torna a riunirsi

 Il Consiglio Comunale di Contessa Entellina è convocato per le ore dieci del 28 luglio p.v.

 L'ordine del giorno elenca come punti  da trattare solamente argomenti di ordine economico-finanziario e precisamente il varo da parte dell'organo deliberativo dei due Piani economici e finanziari, relativi uno al pregresso 2020 e l'altro al  corrente 2021, giusto la normativa 443/2019.

 Pure di materia finanziaria sono i successivi due punti che vanno a definire le tariffe dell'anno corrente (2021) in materia di imu (immobili)  e tari (rifiuti).


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Caso politico. Il Travaglio e il finanziere Draghi

 Senza una riflessione del blog riportiamo come la pensa il filo 5stellista Travaglio su Mario Draghi. Il testo è della AdnKronos.

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Duro attacco del direttore del Fatto Quotidiano dal palco della festa di Articolo Uno a Bologna. Il ministro Speranza, leader di Articolo Uno: "Uscita infelice".

Marco Travaglio contro Mario Draghi. Il direttore del Fatto Quotidiano ha attaccato duramente il premier dal palco della festa di Articolo Uno a Bologna. Parlando del governo Conte, Travaglio ha sostenuto che "li hanno mandati via per i loro meriti e hanno messo al loro posto l'esatta antitesi, che è un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che visto che ha fatto bene il banchiere europeo ci hanno raccontato che quindi è competente anche in materia di sanità, di giustizia, di vaccini eccetera. Mentre, mi dispiace dirlo, non capisce un c... né di giustizia né di sociale né di sanità.    "Capisce di finanza -ha aggiunto Travaglio- ma non esiste l'onniscienza e non ha neanche l'umiltà, perché a furia di leggere che è competente su tutti i rami dello scibile umano si è convinto di essere competente su tutto e quindi non chiede consiglio".

Il giornalista è finito nella bufera sui social, dove il suo duro attacco a Draghi è stato molto criticato. Nel mirino soprattutto il passaggio in cui Travaglio parla del presidente del consiglio come un "figlio di papà". In tanti, ricordano al giornalista che Draghi ha perso il padre quando aveva 15 anni. Sulle parole di Travaglio si è espresso anche il ministro della Salute, Roberto Speranza: "L’uscita di Marco Travaglio sul Presidente del Consiglio Mario Draghi è infelice e non rappresenta certo il punto di vista di Articolo Uno che sostiene convintamente la sua azione di governo", ha affermato il ministro della Salute e leader di Articolo Uno, intercettato dai giornalisti nei pressi della Camera dei deputati.

Problema rifiuti. Va diventando sempre più serio e servono molti altri finanziamentii

 Diciassette Centri comunali di raccolta per i rifiuti e tredici progetti per il potenziamento, l’ampliamento e l’adeguamento di strutture esistenti.  È il quadro aggiornato su quanto si pensa di fare per (provvisoriamente) alleggerire la situazione in Sicilia. 

La situazione rifiuti e
la sensazione di problema
irrisolvibile a Palermo.


A finanziarli, con oltre ventuno milioni di euro, il governo regionale con l’obiettivo di incrementare la raccolta differenziata e aiutare i comuni nel loro affanno, fra cui rientra Contessa Entellina nella gestione del servizio. Le risorse provengono dal Fesr 2014-2020 e già sono stati emessi i primi decreti di finanziamento.

Questi i 17 nuovi Centri finora finanziati, ai quali sono destinati quasi sedici milioni di euro: Casteltermini, Castrofilippo, Eraclea Minoa e Alessandria della Rocca, in provincia di Agrigento; Gela, Resuttano e Riesi, nel Nisseno; Piedimonte Etneo, Aci Catena e Palagonia, in provincia di Catania; Gagliano Castelferrato, nell’Ennese; Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina; Misilmeri, Contessa Entellina e Baucina, nel Palermitano; Acate, in provincia di Ragusa; Trapani.

Questi i 13 Centri, invece, che verranno adeguati, ampliati o potenziati, con 5,2 milioni di euro: Menfi, Sciacca e Burgio, nell’Agrigentino; Butera, in provincia di Caltanissetta; Bronte, nel Catanese; Piazza Armerina, in provincia di Enna; Santa Lucia del Mela, nel Messinese; Termini Imerese e Cefalù, in provincia di Palermo; Francofonte e Sortino, nel Siracusano, Modica e Pozzallo, in provincia di Ragusa.

domenica 25 luglio 2021

Covid e prudenza. In Sicilia aumentano i positivi

 I dati del 25 Luglio 2021, sul Covid in Sicilia, segnano un nuovo record del tasso di positività. Sono 568 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 8.025 tamponi processati e il tasso di positività subisce una impennata arrivando al 7% (ieri 4,6%).

Ieri erano stati 626 i nuovi contagi su 13.735 tamponi processati. Salgonoi ricoveri ordinari (+10) e quelli in terapia intensiva (+2). Nessun decesso nelle ultime 24 ore.

A livello provinciale si registrano, a Caltanissetta 115 casi, a Palermo 96, a Ragusa 76, a Messina 66, ad Agrigento 63, a Catania 56, a Siracusa 36, a Trapani 32 e ad Enna 28.


Castelli e casali. Dagli arabi agli aragonesi: piccoli appunti e suggerimenti (10)

In Sicilia di chiese rupestri  risalenti al periodo bizantino ne esistono oltre cento (a tanto ammonta l'elenco di cui disponiamo). Sorgevano ovviamente presso centri abitati o in prossimità di monasteri basiliani.

 Sfogliando il "Libro di Ruggero" curato dal siculo-arabo Idrisi è facile constatare l’importanza di molti insediamenti esclusivamente rupestri (con popolazione allora -periodo normanno- residente di origine araba; ma quei centri rupestri erano di precedente fondazione o rifondazione bizantina) come Pantalica (nei pressi di Sortino), Qiri (nei pressi di Licodia Eubea), Q.s.bari (Cassibile vecchio), Bukir (Buccheri), Bizini (Vizzini), Maniagh (Maniace) e ‘Al Hagar al-matqub (Pietraperzia) ed altri parzialmente rupestri come Qasryanni (Enna, importante presidio militare bizantino), Sciklah (Scicli), Mudiqah (Modica), Scianturb (Centuripe) ed altri ancora.  

Le città o comunque i centri abitati del periodo bizantino in Sicilia erano, secondo due documenti anteriore al 746 (già Tardo Impero di Bisanzio), quelli che diseguito riportiamo e che riprendiamo da uno studio di Luigi Santagati. I toponimi richiamano ovviamente località gia' esistenti prima del 746.
Tra parentesi riportiamo il nome o la localizzazione attuale. Precisiamo che di elenchi sulla stessa scia, con periodizazione storica diversa dal nostro anno di riferimento (746), è possibile trovarne tanta. Su questa pagina del blog torneremo pertanto  a verificare la topografia dell'isola secondo altra documentazione oggi disponibile.

 Acaliate (Calacte?), Acio ed Acium (Acireale), Achardina (ornatissimum prytanium di Siracusa in Cicerone Verrine IV,119), Acherina (a N di Gela?), Aetinensis (Aetna), Agamino (Agathyrnum?), Agantinoii (?), Aggina (Agira?), Agirinensis (Agira), Agrigento (Agrigento), Agris (Acris oggi Palazzolo Acreide), Allava (statio Allava tra Montallegro e Sciacca), Alexo (Alesa), Aluncia Inguina (Haluntium), Amestra (Amestratus oggi Mistretta), Apollonia (Pollina), Aqua Pertiniana (Aquas Perticianensis oggi Castellammare?), Aquensis (?), Aquis laridis (statio delle Aque Ladores a NE di Sciacca), aquis Sergestianis (Aquas Perticianensis oggi Castellammare?), Assorona (Assoro?), Assorinensis (Assoro), Athaliate (Aleta?), Calloniatana (statio Calloniana probabilmente Ravanusa), Calvisana (statio Calvisiana), Capitonia (statio), Caputina (Capizzi?), Cataniensem e Catanensium (Catania), Cephalodio e Cephaludio (Cefalù), Centuripensis (Centuripe), Comiciana (statio Comitianis tra Agrigento e Castronovo), Cornoniana (statio), Dedalia (statio Daedalium al Castellazzo di Palma), Drepanis (Trapani), Florina (Elorus), Galeate (Calacte oppure Galaria o Galeria a Serra San Mauro di Caltagirone?), Gelasia (Ibla Gelasia), Gena (statio Cena verso Montallegro), Gillensis (Gela Phinziade oggi Licata), Girattiarina (Gerretanum oggi Giarratana?), Habitensis (?), Haliciensis (Halyciae a Salemi), Halintina (Haluncio?), Helora (Helorus sul mare a SSE di Noto), Hennensis (Enna), Hentellena (Entella), Heraclea (Eraclea Minoa?), Herbitensis (Erbita), Himera (Imera), Hyblensis (Ibla oggi Ragusa), Icaria (Carini), Lanarium (statio Lanaricum a N di Selinunte?), Leontina (Lentini), Letina (Ietai?), Lichrilla (Acrillae a S di Gela?), Lilyboeum (Marsala), Logarica (Longarico?), Jochara (Iccara), Macarensis (Macarina), Mamertina (Messina?), Mazatis (Mazara), Menenia (Menae poi Mineo?), Messana (Messina), Murgentinensis (Morgantina), Mutticensis (Mutyca poi Modica?), Naxum (Naxos), Neapolis (ornatissimum prytanium di Siracusa in Cicerone Verrine IV,119), Nible (Ibla?), Oliva (statio ad O di Salemi), Pachinum (Pachino), Panormum e Panormo (Palermo), Parthenico (Partinico), Pebilia (statio Petilia?), Petrina Calactina (?), Petrina Pyrina (Prizzi già Pirizein?), Phafilis (città della Lidia in Cicerone Verrine IV,21 e 23), Philosophiana (statio Filosofiana), Pitamana (statio Pirama verso Villafrati?), plaga Calvisiani ad O di Gela), plaga Mesopotami (nei pressi di Camarina), plaga Reosinocymbi (Plagereo sive Cymbe a Sampieri), Plinphia (Finzia?), Plintis refugio callis (Refugium Chalis ad O di Gela, ma Plintis cos’è?), Pritanea (ornatissimum prytanium di Siracusa in Cicerone Verrine IV,119), refugium Apollinis (Refugium Apolline a SO di Pachino), Soluntina (Solunto?), solus aprae Capitoniana (un misto di solus apre di CalacteCaronia e statio Capitoniana?), Sounto (Solunto), Syracusam e Syracusis, Syracusas (Siracusa), Tamaricii Palma (statio a N di Taormina), Taurominium (Taormina), Thermis (Termini Imerese), Tychenoritana (ornatissimum prytanium di Siracusa in Cicerone Verrine IV,119), Tyndare e Tyndaride (Tindari), Villabidensis (Bidis a N di Acate?).

Approfondendo la documentazione finora raccolta valuteremo la possibilità di pubblicare altri elenchi di comunità cittadine relativamente  a periodi diversi, sempre sulla Sicilia bizantina. 
 Fino ad adesso sappiamo che è esistita una Entella bizantina, una Entella curata sotto il profilo religioso da monaci basiliani che verosimilmente su quella Rocca facevano risuonare, con altri inni, anche il Christos Anesti.

Sul finire del periodo bizantino prosperano  inoltre tantissimi "casali".

E' quello -in effetti-  il periodo dei "casali" di cui frequentemente si parla da parte di tanti autori arbereshe quando vogliono accennare alle origini di Contessa. In effetti i casali ebbero la loro massima vitalità dal finire del periodo bizantino e permasero fino alla fine del XIII secolo- e la ragione di quel fenomeno fu dovuta alla circostanza che vedeva la popolazione delle città continuamente sottoposta alle scorrerie ed ai saccheggi saracenni. Sul finire del periodo normanno l'insicurezza della popolazione passò ad essere ai danni delle campagne siciliane, nel senso che i saccheggi non provenivano più da oltre mare -dalle coste africane- ma dall'interno dell'Isola in preda ormai ad ininterrotti scontri fra  angioini/aragonesi e non solo fra essi, e quindi i casali dovettero essere abbandonati. Già con gli Svevi e poi con gli Aragonesi di casali in Sicilia non vi era più traccia -nel senso di luogo con genti resideni-  per la semplice ragione che le campagne erano divenute assolutamente insicure.
Sulla problematica casali/centri abitati (con mura) torneremo a soffermarci, perchè nella fondazione di Contessa la problematica "casale" e pure la problematica "mura" è spuntata ricorrentemente  dalle ricerche e dagli studi  sulle origini. 

Alle radici del Cristianesimo

Nelle chiese di tradizione cattolico-bizantina in questa domenica di luglio viene proclamato il brano del Vangelo di Matteo 14, 22-34.

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Vangelo secondo Matteo 14:22-34 

Subito dopo, Gesù obbligò i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, mentre egli avrebbe congedato la folla. Dopo aver congedato la folla, salì sul monte in disparte a pregare. E, venuta la sera, rimase là da solo. Frattanto la barca, già di molti stadi lontana da terra, era sbattuta dalle onde perché il vento era contrario. Ma alla quarta vigilia della notte Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!» E dalla paura gridarono. Ma subito {Gesù} parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» Passati all’altra riva, vennero nel paese di Gennesaret.

Cosa ci viene da pensare ?

Pietro che rischia di affondare è la condizione di tutti o della gran parte dei credenti. A metà strada sorge il dubbio tra incredulità e fede. Chi possiede una fede consapevole è d'altronde già passato attraverso il non credere ed il dubbio. 

Capita pure che il credente possa dubitare del suo credere. L'essere dogmatici difficilmente consente di intravedere la verità. 

sabato 24 luglio 2021

Agenzia Ansa. Già chiusa l'inchiesta sulla "Girgenti Acque"

  La Procura di Agrigento ha chiuso l'inchiesta "Waterloo" che ruota attorno alla figura dell'imprenditore Marco Campione, ex presidente e "dominus" di Girgenti Acque (la società che gestiva il servizio idrico ad Agrigento e provincia), al quale si contesta di avere messo in piedi un sistema di corruzione. Un mese dopo l'operazione - condotta da Dia, guardia di finanza e carabinieri - con 8 provvedimenti di fermo nei confronti dei vertici di Girgenti Acque, ai 50 indagati è stato fatto notificare l'avviso di conclusione dell'attività investigativa.

Fra gli indagati ci sono, appunto, i vertici di Girgenti Acque prima del commissariamento, politici, professionisti, rappresentanti delle forze dell'ordine, l'ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede e il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè al quale si contesta l'accusa di finanziamento illecito al partito. Il pool di pm - coordinato dal procuratore Luigi Patronaggio e dall'aggiunto Salvatore Vella e composto dai pm Antonella Pandolfi, Sara Varazi e Paola Vetro - non ha arretrato rispetto all'impostazione originaria che aveva portato ai fermi di 8 persone, che non hanno superato il vaglio di gip e tribunale del Riesame che hanno rimesso tutti in libertà. Fra i reati contestati l'associazione per delinquere, il concorso esterno, l'abuso di ufficio e la truffa. L'inchiesta ipotizza che Campione, attraverso la distribuzione a pioggia di posti di lavoro, consulenze o anche regalie e corruttele di altra natura, avrebbe ottenuto l'asservimento di politici di tutti i livelli, pubblici funzionari, forze dell'ordine, professionisti e pure una parte della stampa anche se, nel provvedimento, si fa riferimento a un solo giornalista indagato. 


(ANSA)

Palermo. Riapre l'Osservatorio astronomico di Palazzo dei Normanni ... ... ing. Luigi Cannella

 Oggi 24 luglio 2021 il Telegiornale Regionale delle ore 14 ha annunciato che è stato riaperto al pubblico l’antico Osservatorio Astronomico di Palazzo dei Normanni da dove l’ 1 gennaio 1801 fu scoperto il pianeta “Cerere” da Giuseppe Piazzi, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Palermo. 

Giuseppe Piazzi, Padre Teatino, era nato in Valtellina. Nel 1781 gli venne conferita, a Palermo, la cattedra di “Calcolo Sublime”, come allora veniva chiamato il “Calcolo Infinitesimale”. Cinque anni dopo, in qualità di Professore di Astronomia, venne inviato a Parigi e successivamente a Londra dove, presso l’Osservatorio Astronomico di Greenwich, acquisì notevoli esperienze e competenze nel campo degli strumenti ottici di precisione per le osservazioni astronomiche. Rientrato a Palermo realizzò l’Osservatorio Astronomico sulla Torre di Santa Ninfa del Palazzo dei Normanni. Tale Osservatorio, progettato dall’Architetto Venanzio Marvuglia, (progettista della Palazzina Cinese) consisteva in un locale di pianta circolare sormontato da una cupola capace di ruotare su nove ruote metalliche. Attraverso una fenditura di trenta centimetri era possibile effettuare osservazioni notturne con gli strumenti ottici in dotazione. Tra il 1803 e il 1814 Piazzi riuscì a compilare un catalogo delle stelle che gli valse il Premio dell’Accademia delle Scienze di Parigi. Dopo la scoperta di “Cerere” dell’1 gennaio 1801 il pianetino (del diametro di soli 950 Km.) scomparve dopo 42 giorni e tale breve apparizione non consentì al Piazzi di calcolare la sua orbita e, conseguentemente, di predire quando sarebbe ricomparso nel cielo notturno di Palermo. Piazzi ebbe un inteso scambio epistolare con i più famosi astronomi dell’epoca, ma senza ottenere alcun risultato.     Carl Friedrich Gauss, giovane matematico ventiquattrenne tedesco di Gottinga, venne a conoscenza del problema dell’orbita di “Cerere” e, in base ai suoi calcoli, predisse il giorno in cui “Cerere” sarebbe ricomparso e ciò si verificò con estrema precisione il 7 dicembre 1801. La stupefacente predizione di Gauss gli valse una fama internazionale ed il conferimento di numerosi prestigiosi riconoscimenti nonché il titolo di “Principe dei Matematici”. 

L’Osservatorio Astronomico di Palermo ed il suo fondatore divennero famosi in tutto il mondo e, da oggi, questa gloriosa istituzione è ritornata ad essere meta di studiosi e di appassionati cultori di una delle più affascinati discipline scientifiche.

Ing. Luigi Cannella