venerdì 3 aprile 2020

Tradizioni locali. Oggi nella tradizione arbrëshe è il Venerdi di Lazzaro di Betania

Testo in italiano/arbereshe del Canto sulla resurrezione di Lazaro

In altre pagine del Blog, fra cui quella che qui sopra indichiamo e suggeriamo per la lettura, ci siamo intrattenuti sulle tradizioni, le memorie e in un certo senso sulle suggestioni cultural-folkloristiche che a molte rievocazioni religiose sono legate.


Quest'anno, forse perchè ci è concesso più tempo -a causa della quarantena impostaci dalle Autorità- per le letture e la riflessione singola e familiare abbiamo provato per il Blog a voler capire cosa la tradizione e la "Liturgia" della nostra Chiesa greco-bizantina intende veicolare anche con gli annunci serali per le strade dei paesi albanofoni -negli anni non a rischio-  nel venerdì di Lazaro. 

Per un laico non è stato facile estrarre significati dal testo che viene diffuso dalle comitive che per le strade di Contessa, negli anni passati, è stato cantato e ritmato con chitarre ed altri strumenti musicali.

Il testo cantato per le nostre strade nei venerdì che precedono la Domenica delle Palme non è altro che l'estrapolazione del capitolo 11 del Vangelo di San Giovanni.
Un testo che non ha nulla nè di popolare nè di facile orecchiabilità, ma che per essere inteso esige più di qualche sforzo. Sforzo ripagato dopo più tentativi di voler capire.

Forse dedicheremo, o faremo dedicare ampio spazio a chi meglio di chi scrive queste note saprà leggere il capitolo 11 dell'evangelista Giovanni.
Per intanto, in termini di brevi messaggi, sintetizziamo lo spirito che siamo riusciti a raccogliere, che poi non  è altro che quello che dà senso al Cristianesimo:
-Il senso della vita sta nella resurrezione da conseguire, non nel dopo morte,  ma nel corso del vivere,
-Nel brano del Vangelo a cui facciamo riferimento a resuscitare, più che Lazaro che è morto, sono le sue due sue sorelle e con esse i credenti che sapranno cogliere lo spirito del messaggio cristiano.

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