domenica 13 ottobre 2024

La domenica serve anche per riflettere

L'avvento del Regno

Non l'avvento di un regno terreno aveva predicato il Nazareno. Nelle parabole e nelle beatitudini (nuclei centrali delle sue predicazioni) l'annuncio del regno di Dio non consisteva in una sollecitazione a prendere le armi contro l'invasore romano (come, in quei tempi, sollecitava a fare un certo Giuda il Galileo). Egli affermava che tutti gli oppressi che fidavano in Dio Padre avrebbero visto riconosciuto il loro diritto di fronte agli oppressori. Secondo quella predicazione le "cose di Cesare", diremmo oggi la politica, passavano in secondo piano rispetto al tipo di "salvezza" promessa da Dio.

Poco tempo prima lungo le strade di Palestina un altro profeta, Giovanni Battista, aveva con vasti consensi predicato alla conversione in vista del giudizio, e lo aveva fatto con gli accenti dei profeti di sventura. Il Nazareno annunciava invece la salvezza  rifacendosi ad un precedente messaggio di consolazione che Isaia aveva rivolto ai Giudei deportati a Babilonia.

L'annuncio del Nazareno poggiava su una speranza: la speranza che stesse per realizzarsi la liberazione dall'oppressione politica e dall'ingiustizia sociale. Aveva però un forte contenuto morale, un abbandono fiducioso verso la misericordia divina. Non veniva abrogata la legge di Mose', ma la trasformava: giusto non era chi osservava scrupolosamente la legge di Mosè e accumulava meriti, ma chi era pronto ad abbandonare anche i doveri più sacri per fare solamente la volontà di Dio. Vincoli familiari, religiosi e nazionali venivano ridimensionati in favore del regno di Dio.

Una riflessione dei nostri giorni di

 Enzo Bianchi

Dio creò l’uomo...

e l’uomo

scrisse la Bibbia




«Le chiese oggi riconoscono che la Bibbia, pur contenendo la parola di Dio, è innanzitutto parola umana, — scrive padre Enzo Bianchi nell’introduzione alla nuova traduzione della Bibbia (Einaudi) — che gli autori sono autori umani, e che la Bibbia è un testo che va interpretato rifuggendo ogni lettura fondamentalista. 
Oggi possiamo dire che la Bibbia è la biblioteca che non divide, non separa, non apre a fondamentalismi, chiede l’affermazione della diversità, delle pluralità e dunque del dialogo perché essa è strutturalmente dialogica!».


Chi è?

Enzo Bianchi (Castel Boglione3 marzo 1943) è un monaco cristiano e saggista italiano, fondatore della Comunità monastica di Bose, a Magnano, della quale è stato priore sino al gennaio 2017; a seguito di una visita apostolica svoltasi tra dicembre 2019 e gennaio 2020, nel maggio successivo ne è stato allontanato su indicazione della Santa Sede,  ma ciò nonostante all'inizio non aveva lasciato la comunità. Agli inizi di giugno del 2021 si è trasferito a Torino in un alloggio fornitogli da amici. Nel febbraio 2021 la Santa Sede gli aveva ingiunto di abbandonare Bose e di recarsi in una filiale del monastero in Toscana.

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