giovedì 8 agosto 2024

Le date della storia contemporanea (4)

 Sappiamo che ai giovani non piace la politica, o comunque non li entusiasma. Riteniamo però che chi non segue le vicernde pubbliche favorisce il governo dei peggiori, di coloro che più che adoperarsi per la collettività e per la terra su cui operano, coltivano semplicemente il proprio orgoglio personale.

La Storia che ci precede è Storia da conoscere. Essa congiuntamente  alle vicende giornaliere a cui tutti nel nostro piccolo partecipiamo,  costituisce l'enciclopedia che attesta se siamo diventati o meno buoni cittadini e veri difensori della cosa pubblica. 


Una pagina al giorno... o quasi

di Storia contemporanea.

1815

dalla fine dell'ancien régime fino ai giorni  ...

Gioacchino Murat
Il Congresso di Vienna portò
alla restituzione ai Borboni del
regno di Napoli. 
Murat non si
diede per vinto, tentò di
riconquistare il trono. Partì
dalla Corsica alla volta della
Campania con sei barche a vela e
duecentocinquanta uomini, con
l’obiettivo di far leva sul malessere
della gente, nel 1815, ma una
tempesta disperse la piccola flotta.
Infatti, la sua barca, insieme ad
un’altra superstite, approdò l’8
ottobre a Pizzo Calabro.




Luglio

1-2. A Milano il popolo saccheggia numerosi forni a causa della carestia  che da qualche tempo colpisce il Paese.

Settembre

26. Il trattato della Santa Alleanza è firmato da Austria, Russia e Prussia. Ad essa aderiranno successivamente diversi Stati minori.

28. Gioacchino Murat cerca di riconquistare Napoli. Respinte le proposte austriache di asilo  nei propri Stati. Murat parte da Ajaccio con un gruppo di 200 seguaci  dirigendosi verso le coste della Calabria, dove spera di farsi proclamare  dalla popolazione  unico e legittimo re.

Ottobre

8. Murat sbarca a Pizzo Calabro, dove tenta invano di far insorgere  la popolazione locale, ma viene denunciato e catturato dai soldati borbonici.

13. L’ex re di Napoli Gioacchino Murat è fucilato a Pizzo Calabro.

Novembre

15. Alcuni casi di peste sono segnalati a Noja, in Puglia. Diversi casi continueranno a essere segnalati nei mesi successivi e, nel gennaio 1816, verrà organizzato intorno al paese un rigoroso cordone sanitario. Tre fossati chiudono la città e viene proclamata la pena di morte per chiunque provi a varcarli. Gli ultimi tre casi mortali si verificheranno nel giugno del 1816. Nel corso dell’epidemia rimasta circoscritta al paese di Noja muoiono 728 persone.

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