mercoledì 14 agosto 2024

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 Amare i beni culturali.

(e saperli difendere dalla diffusa ignoranza)

Cosa sono i beni culturali?

Stando alla normativa italiana: sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse 

artistico

storico

archeologico

etnoantropologico

archivistico

bibliografico 

e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali 

testimonianze aventi valore di civiltà.


“””””Dove trova lavoro un laureato in Beni Culturali?

====Nei musei, nelle case editrici, nei teatri, nelle fondazioni, nelle associazioni diversamente orientate a promuovere attività culturali, negli archivi finalizzati a tutelare la memoria di autori, luoghi, storie individuali e collettive, 

 “””” Di cosa si occupa?


====
forme di analisi e di studio catalogatorio, ingegnandosi nella scelta degli strumenti di divulgazione più adeguati ai tempi, fino a ricoprire forme apicali nella direzione di progetti complessi, quali apprezzate risorse per la qualificazione della cultura. 

‘’’’’’’Quali le basi culturali e formative?

====  I corsi sono legati allo studio dei beni culturali e si fondano su una tradizione radicata negli studi storico-artistici e archeologici e si rivolgono anche al teatro e al cinema, oltre che alla conservazione delle memorie storiche, per confrontarsi sempre più con le esigenze del mondo dei musei, delle istituzioni culturali, dell’editoria specializzata, delle fondazioni e di tutte quelle agenzie che si occupano della progettualità più disparata in questo contesto. 

 Il «bene culturale» va interpretato nella sua realtà attuale e storica, con attenzione per i problemi della valorizzazione. I professionisti vengono formati pure attraverso differenti e paralleli corsi dedicati specificamente agli aspetti economico-gestionali.

  I professionisti del settore vengono formati anche per affrontare la sfida quotidiana, in cui ipotesi e strategie di intervento sono chiamate a confrontarsi con il cambiamento in atto nelle modalità di 

conoscere, 

divulgare 

e adottare 

il bene culturale come modello di una presenza attiva e sempre capace di trasmettere la sua vitalità. 

Vengono formati inoltre per affrontare  la non infrequente durezza di comprensione di politici e burocrati.

In questo senso, il modello di insegnamento e di apprendimento, pur avvalendosi delle conoscenze acquisite nel campo della ricerca, dove gli strumenti primi sono 

le biblioteche, 

gli archivi, 

i documenti, 

dialoga necessariamente anche con le sollecitazioni provenienti dal mondo in cui il bene culturale è materia di lavoro, oltre che fulcro di nuove e infinite possibilità di impiego, che tengano conto della necessaria centralità del valore culturale, anche nei confronti delle dinamiche di valenza economiche.

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