venerdì 6 ottobre 2023

Nostri giorni, e il vivere di "ieri"







 Il mondo entro cui viviamo

per viverlo bene dobbiamo comprenderlo:

ma esistono ancora le "verità" indiscutibili ? (2) 

 La Cultura

La cultura contadina presentava
determinate peculiarità, come
 la dominanza di forme di
pensiero e di comportamento
 tradizionali, l'esistenza di norme
specifiche relative al possesso
e all'eredità della terra, alla
formazione di comunità e
all'esclusione sociale. Il ceto
 
contadino di norma in passato
è stato dominato da
 potenze (ceti) esterne.



  Nel corso del secolo scorso (il Novecento), la Scienza e la  Tecnologia hanno prodotto significativi effetti sul modo di pensare, oltre che sul modo di operare, all'interno del mondo occidentale, ed in modo relativamente minore sul resto del pianeta. E' avvenuto -senza che il grosso della popolazione ne abbia preso consapevolezza- una reciproca interazione, appunto, fra Scienza e Tecnologia da un verso e Filosofia, cultura ed etica dall'altro verso. Detto in altro modo, nel corso dello scorso secolo (il XX) la scienza e la tecnologia hanno enormemente inciso sulla nostra vita, influenzando le diverse culture ed inciso in modo enormemente grande sugli eventi futuri.

 Ma cosa intendiamo quando parliamo di cultura? Se per agricoltura intendiamo il nostro modo di valorizzare i terreni e  per cultura fisica la valorizzazione dei corpi, con cultura intellettuale intendiamo l'insieme delle azioni intese a valorizzare l'intelletto o le azioni tese ad arricchire l'intelletto. 

 La "cultura", in opposizione a ciò che fa parte della natura rientra tra le opere dell'uomo

 =  =  =

 Il progresso scientifico e quello tecnico hanno permeato ormai l'intero pianeta, sia pure a diversi stadi. Si è trattato di fenomeni che hanno inciso sulla vita degli esseri umani in modo diversificato ed in base ai criteri di valutazione, talvolta subiti e talora voluti.

 Capita tuttavia che esiste -nell'introdurre quel progresso- un impatto economico-finanziario non sempre compatibile con l'impatto culturale. Da qui il verificarsi di situazioni, sul piano planetario, intese a preservare e/o a perpetuare le specificità delle varie culture.

 La diversità di cultura  frequentemente si contrappone all'uniformazione che proviene dalla mondializzazione (effetto che a tanti appare irreversibile). 

 Ai nostri giorni è facile accedere alle varie culture grazie ai progressi e all'opportunità nel campo dei mezzi di trasporto, delle telecomunicazioni e alla televisione.

  Claude Lévi-Strauss ( antropologo, etnologo e filosofo francese, occupa una posizione centrale nel pensiero contemporaneo; nt. 28 novembre 1908 in Belgio, deceduto il 30 ottobre 2009) era solito riportare: Ogni cultura rappresenta un capitale di ricchezza umana inestimabile. Ogni popolo dispone di un patrimonio di miti e istituzioni che costituiscono un'esperienza unica per tutta l'umanità. Pur comportando il rischio di una certa uniformazione  e monotonia, la mondializzazione è il mezzo attraverso cui l'umanità riprende coscienza  dell'importanza delle specificità culturali.

  Publio Terenzio Afro, nell'antica Roma, era solito dire: Sono un uomo, nulla di ciò che è umano mi è estraneo.

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