giovedì 15 luglio 2021

Buona politica. Per crescere come comunità serve confronto di idee, il resto ....

Riflessioni di buon mattino

 Servono strade di collegamento per portare vitalità nei centri interni dell'Isola. Non ci sono murales, musei o intrattenimenti che spostino di una virgola la depressione sociale ed economica di paesini come Contessa Entellina o altre decine di realtà se non sprigionando energie sul posto. Anzitutto quelle locali, poi anche e se servono quelle di importazione.

 Senza viabilità decente non si va in nessuna parte, o meglio si va nel Nord Italia, in Germania, Svizzera etc., però non da turisti ma da e-m-i-g-r-a-t-i.  La soluzione a questa situazione -che almeno noi cogliamo- non è quella della chiacchierata coi burocrati della città metropolitana o con l'assessore regionale che in questo periodo sta ri-costruendo la rete dei suoi grandi elettori in vista del prossimo rinnovo dell'Ars.

 Comunque ciascuno fa ciò che riesce a fare, fin dove arrivano le proprie possibilità.

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 I paesi del Belice stanno tutti provando, in queste settimane a darsi un volto umano e magari attraente. I politici locali sanno che se sfugge l'opportunità delle risorse del Recovery, saranno, diventeranno, inutili la scorrimento veloci Palermo-Sciacca e pure l'autostrada Palermo-Mazara; resteranno strade troppo grandi per raggiungere morenti borghi; borghi non più contadini e mai diventati luoghi della nuova realtà "terzo millennio".

Come si fa a restituire bellezza dove ai nostri giorni esistono sette abitazioni disabitate su otto ?  è il caso di Contessa Entellina.

Serve  ricomporre -ricostruire- la memoria cercandola tra le macerie dell'attuale carenza di memoria storica. Basta solo che si cominci a dire la verità: Contessa E,, come tante altre realtà del Belice, è oggi una realtà senza anima, senza giovani e via via diventerà persino senza vecchi. Per condurre l'agricoltura tradizionale locale basteranno sufficientemente nei prossimi decenni 400 o 500 abitanti.

Certo, tutti siamo chiamati a restituire la memoria a Contessa come a Santa Margherita Belice o a Santa Ninfa. Da dove cominciare? dobbiamo iniziare a convincerci che tutti siamo utili, se ciò non avviene tutti continueremo a girare a vuoto, a scaricare responsabilità sul compaesano, senza peraltro migliorare di un millimetro la realtà circostante.

Se tutti continueremo a sottrarre al compaesano qualcosa per appropriarcene a beneficio della nostra immagine, non andremo lontano. Si tratta di comportamento errato perchè il danno al nostro presunto concorrente torna a noi, si ritorce su tutti, diventa una crescita di ombre sul processo di ... decadenza complessiva.

 Guardare avanti! ovviamente senza mai dimenticare. Senza mai dimenticare che tantissimi sono quelli che hanno perso finora il treno della politica (quella vera) che passava. Non l'hanno saputo cogliere.

 Chi lo dice che mettere in difficoltà l'avversario politico giova alla comunità ? Sicuramente questa logica non la ritroviamo sui testi di sociologia o su quelli di economia. Se non c'è là è segno che non esiste in nessuna visione corrente che punti alla modernità.

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