martedì 20 ottobre 2020

Terra e Vita. Storia siciliana per immagini. (5)

 "Quando un popolo non ha più senso vitale del suo passato si spegne. La vitalità creatrice è fatta di una riserva di passato. Si diventa creatori anche noi, quando si ha un passato. La giovinezza dei popoli è una ricca vecchiaia".

Cesare Pavese

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La Sicilia è un'isola
che vive di nostalgia.

“Il brutto che è passato è quasi bello”.
Leonardo Sciascia della nostalgia
parlava così.

E in Sicilia, si legge
nel Gattopardo, “la verità ha
vita breve: il fatto è avvenuto da
cinque minuti e di già il suo
nocciolo genuino è scomparso,
camuffato, abbellito, sfigurato,
oppresso, annientato dalla fantasia
e dagli interessi”
.



Conoscere la Sicilia di ieri 


per Conoscere


La Sicilia di oggi.

Immagini e descrizioni

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Da una opera di storia di Santi Correnti, piuttosto datata, estrapolo alcuni giudizi che scrittori e figure illustri hanno dato della Sicilia, giudizi non proprio positivi. Nel corso delle successive pagine che dedicheremo alla Sicilia proveremo a capire se c'è motivo o meno di orgoglio ad essere siciliani.


Chi sono i siciliani ?

-Danis Mack Smith, storico ingleseFino all'Ottocento sarebbero stati antropofagi.

-Leonardo Sciascia, scrittore: la classe dirigente non sarebbe che "un'accozzaglias di sciacalli".

-Gesualdo Bufalino, scrittore e lo storico Michele Pantaleone: i siciliani "sarebbero mafiosi dal primo all'ultimo".

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, scrittore: "i siciliani amano solamente il sonno".  I siciliani Salvatore Onufrio ed Emanuele Scuderi, in quest'ultima espressione leggono: "una voce di richiamo e un motivo di speranza".

Santi Correnti, autore del libro da cui abbiamo estrapolato i giudizi, dissente dalle ricordate non apprezzabili valutazioni, e nella sua Storia della Sicilia fa un lunghissimo elenco di grandi personaggi  che -proprio da quest'isola- hanno contribuito alla crescita dell'Umanità intera. Avremo modo in seguito di tornare sui giudizi positivi. Per adesso teniamoci quelli aspri -seppure un poco datati- e riflettiamoci.

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