martedì 20 ottobre 2020

Situazione Sicilia. Codid: 574 nuovi casi e altri 10 morti

Sicilia

Pare proprio che non abbiamo ancora imboccato la via che porta alla sicurezza e alla serenità di noi tutti cittadini.  Nell'Isola i contagiati sono passati dai 362 di ieri a 574 di oggi. Si registrano altre 10 vittime del coronavirus in Sicilia, un numero non rassicurante. Il numero dei positivi arriva a 7.497 (ieri erano 7.019), di cui 6.878 in isolamento domiciliare (ieri erano 6.426) I ricoverati in ospedale sono 542 con sintomi (ieri erano 521) e 77 i ricoverati in Terapia intensiva (5 in più di ieri).

Secondo il prof. Bruno Caccopardo:  il virus oggi è uguale alla prima ondata. Non è minimamente rabbonito. La letalità è leggermente minore ma solo perché gestiamo meglio e precocemente il paziente. Devo però aggiungere tre aspetti clinici importanti: il primo è che il virus determina la stessa quantità di insufficienza respiratoria di prima; secondo che l'insufficienza respiratoria è una complicanza. E' vero che è più grave nei soggetti più fragili, però è anche vero che si manifesta in maniera imprevedibile anche su pazienti giovani e in assenza di comorbilità. Ha, quindi, una sua imprevedibilità di manifestazione che lo rende estremamente problematico. Noi abbiamo ricoverati anche pazienti trentenni, quarantenni e cinquantenni che vanno in insufficienza respiratoria severa senza avere una storia di malattie pregresse. Infine il terzo aspetto è che abbiamo standardizzato le cure, ma ci troviamo con meno farmaci a disposizione. Ad esempio l'idrossiclorochina per motivi che non condivido è stata tolta dall'utilizzo perché in particolare due lavori scientifici ne hanno attestato l'inefficacia.

Contessa Entellina


La situazione resta più o meno ferma. Una paziente è stata ricoverato in Ospedale, per agevolarne in ambiente più opportuno le prestazioni. Pare che alcuni tamponi sono stati effettuati in paese.

Per chi scrive, che non ha cognizioni sanitarie, indici più esplicativi per cogliere lo stato "ambientale locale" (nel suo significato più ampio), sono i visi delle pochissime persone che in paese si aggirano e che non brillano -certo- di felicità. Qui si è pochi e di quei pochi più o meno un centinaio è bloccato in casa.

Nei racconti -pochi per la verità- che si ascoltano pare che di imprudenze individuali qualcuna è stata compiuta. Nessuno tuttavia è in condizione di poter giudicare in questa situazione imprevista che tutti stiamo attraversando.

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