mercoledì 30 settembre 2020

Homo sapiens sapiens. Vuole significare uomo molto sapiente o uomo molto intelligente: così sarebbero gli esseri umani di oggi e di ieri: è vero? (1)

 Le sfide che ci attendono

anche dopo il coronavirus

C'è chi si interroga se esiste un domani, un futuro, per la nostra specie. L'interrogativo non è capriccioso; l'attuale generazione sta ponendo più che mai drammatiche ipoteche sul futuro non solo degli esseri viventi ma al pianeta in se stesso.

Scrive Freud nel Disagio della Civiltà:

” Esiste una tendenza nativa dell’uomo alla
cattiveria, all’aggressione, alla distruzione,
alla crudeltà. L’uomo cerca di soddisfare
il proprio bisogno di aggredire a spese del
suo prossimo, di sfruttarne la forza lavorativa
senza ricompensarlo, di servirsene sessualmente
 senza il suo consenso, di impossessarsi dei suoi
beni, di umiliarlo, di farlo soffrire, di torturarlo,
di ucciderlo” .



Ci proponiamo di leggere con senso critico sia gli aspetti positivi che quelli negativi, nocivi, per la permanenza del genere umano (e non solo esso) sul nostro mondo. 

Esistono infatti timori da parte di tantissimi scienziati e di tanti filosofi riportati su libri e riviste scientifiche e su molti giornali popolari, che declinano  in modo catastrofico oppure valutano con discreta moderazione il futuro che attende l'umanità.

Cosa alimenta le preoccupazioni degli studiosi ?

==l'evoluzione demografica degli ultimi decenni, non tanto in Occidente, quanto nel resto del mondo;

==la crescente scarsità di risorse di base (aria, acqua, suolo, vegetazione ...);

==l'accumulo di sostanze non bio-degradabili;

==il graduale restringersi dell'area della biodiversità (=la coesistenza in uno stesso ecosistema di diverse specie animali e vegetali che crea l'equilibrio alla coesistenza di più specie sia animali che vegetali).

L'uomo infatti non è slegato dall'ambiente in cui vive; il che significa che ignorare questi richiami ci fa correre verso la catastrofe; e non abbiamo ricordato le catastrofi "intenzionali", quelle che lo stesso uomo, per scelta, può causare: esistono  in ogni dove del pianeta innumerevoli depositi di armi nucleari che l'inconsapevolezza umana può da un momento all'altro attivare.

Da questo sommario quadro arriva la sollecitudine degli scienziati e dei filosofi per la diffusione di un'etica allargata (= di una consapevolezza diffusa) nei confronti delle popolazioni (a cominciare dalle scuole, soprattutto). L'allarme di Hans Jonas, filosofo, è stato -rispetto all'attuale società tecnologica- di agire sempre nella direzione e secondo l'attenzione di rendere possibile il futuro dell'uomo sulla Terra.

Ciò che molti non hanno ancora capito è che, per la prima volta nella vicenda dell'uomo, a minacciarlo non sono tanto i fattori esterni, bensì comportamenti connessi al modo in cui l'uomo stesso dispone della sua presenza sul pianeta. 

(Segue: 

vogliamo scoprire chi è 

e come è l'uomo)

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