giovedì 18 giugno 2020

Estate contessiota. Eventi, costumi, tradizioni, ricette tipiche, abitudini, riflessioni e ... carenza di futuro (1)

Riflessioni al vento

Sarà ovunque, in Italia e altrove,  una estate tutta da reinventare. Nella Sicilia dei litorali il netto calo degli stranieri in vacanza creerà non pochi problemi al tradizionale sistema economico fondato sull'ospitalità e sugli eventi culturali che fino a ieri puntavano ad attrarre il turismo. Tornare al vecchio modo di vivere l'estate probabilmente non sarà facile e verosimilmente  nuove forme e prospettive si apriranno alla creatività degli operatori del turismo guardando più al domani che all'immediato.

-E nella Sicilia di sempre cosa offre il domani ? 
-La Sicilia dell'interno quella priva di viabilità degna di questo nome, quella che dall'Unità del Paese offre all'intero pianeta emigrati, energie umane e pure personalità, per chi resta qui stimola -aiuta- a voltar pagina ? 
No. Non ci sono politici della finta Sinistra dei nostri giorni, e ancor meno della destra e/o dei populisti che sappiano immaginare cosa sia la "buona Politica".

-Quante grandi figure (persino professori di prestigiosissime università del pianeta) discendono da famiglie emigrate dalla Sicilia, da Contessa, ma, qui da noi -purtroppo - continuiamo ad ignorare, quasi volutamente ad ignorare, che una società migliore dipende anche da noi sul piano individuale e non dai Cuffaro, dai Crocetta etc. di turno. 

-Qui, in Sicilia, a Contessa Entellina, vige un voluto spirito di rassegnazione; la vicenda del coronavirus è stata vissuta infatti come evento da subire, e basta !
Fatalismo ? Forse. 

Nuove ispirazioni, nuove intuizioni, per provare a capire cosa bolle nella pentola del dopo coronavirus ?  Niente.
Non ci riferiamo solo agli aspetti scientifici. 

Cosa, come, dove, perchè il futuro dipende dalla Politica ?
Manco a parlarne ! 
Semmai, al livello regionale, si pensa a conferire incarichi a personalità definite di grosso calibro e spessore, per scoprire dopo breve tempo che si trattava, più o meno, di mascalzoni.

========
Ed allora ?  
Osserviamo, continuiamo ad osservare da pensionati -quali in grande prevalenza siamo noi che a Contessa vogliamo continuare a vivere- 
questo mondo che rifiuta di assolvere al ruolo creativo, innovativo e democraticamente rivoluzionario che a tutti gli uomini compete.
Se non si crea, se non si immagina, sia pure errando, poco di umano lasceremo a questo mondo !

Per quanto riguarda i giovani, in numero discreto ritengono di
occuparsi di Politica. 
Ma (a nostro sindacabile giudizio)
tanti di essi confondono la Politica con la semplice contrapposizione fra gruppi.

Politica è possedere visione del domani, studiare molto e adoperarsi perchè
la visione possa diventare realtà.

Col semplice applicare all'interno delle istituzioni (Stato, Regione, Comune) le leggi non si diventa politici;
questo aspetto dell'amministrazione pubblica compete ai burocrati.
Ben altro è il compito dei "politici".

Chi non possiede "visioni" (giuste o sbagliate, adeguate o meno che siano) sul
domani e sul dopo-domani, 
non si occupa -infatti- di politica.

========
Rispolverare un 
antico ricettario locale di
Contessa Entellina, ma che rispecchia
usi -riteniamo- dell'intera Sicilia
(primi anni del Novecento)
 Ingredienti:
-4 spicchi d'aglio
-1 mazzetto di prezzemolo
-1/2 bicchiere di olio di contrada =Contesse
-400 gr. di pasta (spaghetti?)
-sale
-peperoncino rosso
-50 gr. di formaggio grattugiato

Pasta all'aglio e olio
=Pestare in un mortaio 4 spicchi d'aglio, un cucchiaio di prezzemolo tritato e un peperoncino rosso.
=Diluire il tutto con l'olio.
=Cuocere la pasta.
In un grande piatto versare sia la pasta che la salsa; mescolare e servire avendo spolverato il formaggio.

Nessun commento:

Posta un commento