giovedì 10 novembre 2016

Hanno detto ... ...

CESARE DAMIANO, dirigente politico della Sinistra

La Vittoria di Trump riassume le contraddizioni del nostro tempo.
Un liberista eletto dalla classe media che è stata punita dal liberismo e dal capitalismo

RICCARDO NENCINI, dirigente politico della Sinistra

Una rapida carrellata di chi ha esultato all'elezione di Trump:
Erdogan, Le Pen, Farage, Salvini, Grillo.
Il fior fiore dei democratici.

PAOLO FERRERO, dirigente politico della Sinistra

Sanders era il solo che poteva vincere. Le elezioni non le ha vinte Trump ma le ha perse la Clinton, identificata coi poteri finanziari

GIUSTO CATANIA, Vice sindaco di Palermo

La vittoria di Trump impone una riflessione sugli errori del passato e sulle future strategie politiche sia in Europa che in Italia.

OSCAR GIANNINO, giornalista
Leggo il titolo de La Stampa: "Il dopo Trump preoccupa il MPS (Monte dei Paschi di Siena)", ma mi pare di ricordare che la banca è stata distrutta sotto il regno del Pd, non di Trump.


ANTONIO PADELLARO, giornalista
Che il trionfo di Donald Trump abbia consegnato alla storia la catastrofe dei grandi media americani e non soltanto, la nuova sconfitta dei sondaggi, il tracollo del politicamente corretto e reso ininfluente il prodigarsi di Madonna, Lady Gaga e delle star per Hillary, è sotto gli occhi di tutti. 
Resta da capire perché.

PAPA FRANCESCO, (rispondendo ...)
La religione può essere una benedizione, ma anche una maledizione. I media spesso riportano notizie di conflitti tra gruppi religiosi nel mondo. Alcuni affermano che il mondo sarebbe più pacifico se la religione non ci fosse. Che cosa risponde a questa critica? 

Le idolatrie che sono alla base di una religione, non la religione! Ci sono idolatrie legate alla religione: l’idolatria dei soldi, delle inimicizie, dello spazio superiore al tempo, la cupidigia della territorialità dello spazio. C’è una idolatria della conquista dello spazio, del dominio, che attacca le religioni come un virus maligno. E l’idolatria è una finta di religione, è una religiosità sbagliata. Io la chiamo «una trascendenza immanente», cioè una contraddizione. Invece le religioni vere sono lo sviluppo della capacità che ha l’uomo di trascendersi verso l’assoluto. Il fenomeno religioso è trascendente e ha a che fare con la verità, la bellezza, la bontà e l’unità. Se non c’è questa apertura, non c’è trascendenza, non c’è vera religione, c’è idolatria. L’apertura alla trascendenza dunque non può assolutamente essere causa di terrorismo, perché questa apertura è sempre unita alla ricerca della verità, della bellezza, della bontà e dell’unità.

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