13 gennaio
In un sobborgo di Cremona, il 13 gennaio del 1890, nasce Don Primo Mazzolari.
Scrittore e partigiano, è stato un sacerdote con molto carisma.
Le sue idee, basate su "Chiesa dei poveri", "libertà religiosa" e "pacifismo" sono state a lungo contrastate dalle gerarchie ecclesiastiche.
A causa delle sue idee subì la censura ecclesiastica e pure il divieto di predicare fuori diocesi.
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A lui dobbiamo i concetti relativi a "dialogo con i
lontani", la distinzione fra "errore ed errante" che
anticiparono alcune delle posizioni del Vaticano II e che, in seguito, verranno
ripresi da papa Giovanni XXIII.
Fu un tenace antifascista e durante la guerra
nascose e salvò numerosi ebrei ad antifascisti.
Dopo l'8 settembre partecipò attivamente alla
guerra di liberazione e visse in clandestinità fino al 25 aprile 1945.
Nel 1949 fondò il quindicinale "Adesso", ma -per i suoi scritti- le autorità ecclesiastiche ne
disposero, nel 1951, la chiusura.
Nel 1954 gli fu imposto, in assoluto, il
divieto di predicare e/o di pubblicare articoli in materia sociale.
Con la pubblicazione, sotto pseudonimo, di "Tu non uccidere", nel
1955, Mazzolari attaccava a fondo la dottrina della guerra giusta e l'ideologia
della vittoria, il tutto in nome della "non violenza".
Negli ultimi anni di vita cominciò a ricevere
gli attestati di stima della gerarchia; fu l'arcivescovo Montini che sul finire
degli anni cinquanta lo chiamò a predicare presso la propria diocesi e
finalmente nel febbraio del 1959 il nuovo papa Giovanni XXIII lo ricevette in
udienza privata e lo salutò come "Tromba dello Spirito Santo on terra
mantovana".
Morì a Bozzolo, dove era parroco, il 12 aprile 1959.
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