martedì 13 gennaio 2015

Hanno detto ... ...

GIANNI PITTELLA, capogruppo dei socialisti europei
Renzi ha aperto la presidenza italiana chiedendo di "ritrovare l'anima dell'UE".
L'ho vista domenica a Parigi.

MASSIMO GAGGI, giornalista del Corriere della Sera
Niente leggi speciali, niente ripristino di frontiere abolite solo qualche anno fa in Europa. Giusto resistere alla tentazione di blindarsi, di sospendere gli accordi di Schengen. È una questione di principio: non possiamo darla vinta ai terroristi. C’è anche un aspetto pratico in questo confronto ideale: che cosa succederebbe se i fanatici arruolati nelle «cellule dormienti» dovessero scoprire che bastano due attentati, pure male organizzati, per smantellare un trattato internazionale? 
E dunque nessun cedimento.

PIERLUIGI BATTISTA, editorialista del Corriere della Sera
Un tempo, quando la Francia mostrava con orgoglio la «dottrina Mitterrand», non si sarebbe parlato a Parigi di attenuazione, o ridimensionamento, del trattato di Schengen. Adesso dopo le giornate di sangue, dissolta l’ebbrezza della grandiosa marcia repubblicana, con tutti i leader che si stringono attorno ad Hollande, con milioni di persone in piazza a gridare «Je suis Charlie», la voce sommessa della politica della sicurezza mette in discussione quell’apertura della Francia che ne faceva la terra d’asilo per eccellenza, dagli antifascisti che a Parigi andavano in esilio (per lo meno fino alla vergogna della capitolazione morale di Vichy) per finire con gli estremisti che hanno avuto a che fare, contigui o fiancheggiatori, col terrorismo politico. 

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