domenica 7 dicembre 2014

Contessa Entellina. In serata, nella vigilia della festa dell'Immacolata, viene bruciato il ... diavolo

 Dopo la celebrazione dei Vespri nella Chiesa di San Rocco nello spazio antistante si ripeterà il rito del rogo del diavolo, una tradizione con le radici nel passato e che sopravvive ancora oggi a Contessa Entellina.
Il prof. Ignazio E. Buttitta ne parla nel suo libro "Le fiamme dei Santi".

I fantocci vengono allestiti nei giorni precedenti con paglia, fogliame ed arbusti e alla conclusione dei Vespri vengono fatti calare attraverso fili di ferro dal campanile della Chiesa di San Rocco nello spiazzo antistante, dove i ragazzi, muniti di apposite torce allestite in precedenza gli appiccicano il fuoco.

Cosa vorrebbe significare questa antica tradizione che, pare, nei secoli passati si svolgeva in molti paesi dell'interno dell'isola ?

Vorrebbe raffigurare -secondo alcuni interpreti- come il bene sia sempre destinato a prevalere sul male, che invece finisce in cenere.
E' certo che questa tradizione sia spiccatamente siciliana; nulla ha a che spartire con gli arberesh, con la visione  religiosa bizantina o con radici propriamente contessiote.

E' comunque, a Contessa, una tradizione secolare.


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