martedì 30 settembre 2014

La tensione a Hong Kong resta alta e ... ha molto da insegnare a noi italiani

Nonostante ieri il governo abbia annunciato il ritiro della polizia antisommossa - invitando i manifestanti a liberare le strade - decine di migliaia di studenti e cittadini di Hong Kong hanno comunque occupato pacificamente il centro, dopo giornate di violenze e di arresti che avevano fatto temere il peggio.
Il ministero degli Esteri cinesi ha avvertito Stati Uniti e altre nazioni di non immischiarsi negli affari di Hong Kong perché le proteste sono una questione interna. 

Noi italiani dovremmo saper leggere quanto sta accadendo in quella parte del mondo: gli studenti chiedono che le elezioni siano libere, ossia che ogni associazione politico-culturale possa scegliere i propri candidati e possa partecipare alle elezioni.
Il governo, invece, pretende che i cittadini scelgano gli "eletti" da mandare in Parlamento fra i candidati che esso governo propone. Una scelta dall'alto.
Il governo cinese somiglia tanto a Berlusconi e compari segretari di partiti italiani che per anni ci hanno condotto alle urne col  un sistema che ha fatto scegliere i "candidati"  ad essi medesimi.

I cinesi che protestano sono -a quello che pare- più avanti culturalmente degli italiani che sanno ... ubbidire al Berlusconi di turno che ci propone centinaia di Scilipodi nelle liste.


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