La banda
musicale locale: curiosità,
riflessioni e ricordi
Strumenti
e componenti della banda oggi - La banda oggi é in grado di eseguire sia
servizi vari in occasione di feste patronali, particolari manifestazioni e
ricorrenze sia concerti di musica operistica, sinfonica e moderna, avendo a
disposizione quasi tutti gli strumenti (più di 40 musicanti), che costituiscono
una vera banda musicale (sinphonie band): Ottavino –
Flauto, Clarinetto, Saxofono, Corno, Tromboni, Bassi, Flicorno,Tamburi, Cassa,
Piatti, Batteria, Percussioni. Gli strumenti sono di proprietà dei musicanti,
eccetto alcuni, comprati con fondi comunali e regionali, che sono invece della
banda.
La
banda musicale in trasferta - La banda musicale di Contessa Entellina
ha partecipato a moltissime manifestazioni civili e religiose in varie località
della Sicilia, riscuotendo vasti consensi di pubblico e di critica.
Sono riportati di seguito alcuni dei
comuni dove la banda ha svolto i servizi musicali: Bivona, Roccamena, Lucca,
Villafranca Sicula, Siculiana, Menfi, Calascibetta, ecc.
Nel mese di luglio 2001 suona anche in
Germania, ospite della Banda di Geschwend, che era stata a Contessa nel
settembre 2000.
Il legame di amicizia e di
collaborazione tra le due bande musicali
nasce per la presenza nella banda musicale di Todtnau
di musicanti contessioti emigrati
in Germania.
Tra le manifestazioni più importanti,
cui ha partecipato la banda di Contessa Entellina, merita di essere ricordata
la celebrazione del “59° anniversario dello statuto della Regione Sicilia”
svoltosi ad Agrigento (Valle dei Templi), il 5 maggio 2005. Su invito del
Presidente della Regione Sicilia la banda di Contessa ha aperto la celebrazione
eseguendo l’inno regionale “Madre Terra” di Vincenzo Spampinato.
La banda di Contessa ha inoltre
partecipato ai raduni bandistici di Corleone, Chiusa Sclafani, Bisacquino,
Bagheria, Calascibetta, ecc
Band “Contessa Entellina” a New Orlèans - Molti membri della banda
musicale di Contessa, emigrati in U.S.A. tra il 1880 ed il 1910, costituiscono
a New Orleans la “Band Contessa Entellina”, che tra il 1920 ed il 1950 raggiunge la massima
notorietà, suonando
in occasione di sfilate pubbliche, intrattenimenti privati, sulle navi da
crociera, ecc. Tra i più noti membri della banda: Peter Percopo, Rosario Schilleci, Jacob Sciambra,
Victor Schilleci e Luca Schirò.
Alcuni bandisti contessioti o figli di
emigrati contessioti diventano famosi come suonatori di musica jazz, come Jacob
Sciambra, chiamato “Putti”(sacco), e Luca Schirò, chiamato “the Nastril” (la
narice) per il grosso naso. Jacob
Sciambra, che sapeva suonare clarinetto, sax, pianoforte e flauto (nato nel
1910 da genitori contessioti, che gestivano un bar a New Orleans), e Luca
Schirò, dalla “Band Contessa Entellina”
passano alla “Band Roma”, i cui componenti sono emigrati italiani, ed hanno
suonato col famoso Irving Prestopinick detto Fazola o Faz. La “Band Contessa
Entellina” si é sciolta nel 1961.
In tempi più recenti altri contessioti,
amanti della musica e bandisti, emigrati nei Paesi europei o nel Nord-Italia,
fanno parte di corpi bandistici dei luoghi di residenza.
Zu
Turi - I
contessioti adulti certamente ricordano l’attenzione con cui alcuni seguivano i
concerti serali di musica operistica. Molti conoscevano interi brani a memoria,
altri li fischiettavano anche durante il lavoro, seduti la sera in estate
davanti la porta di casa o d’inverno accanto al fuoco. Tra gli anziani chi non
ricorda la passione per la musica di Salvatore Vitale (zu Turi), che
fischiettava, con ammirevole precisione, interi brani di opere liriche?
Le
donne nella banda - La
presenza delle donne nella banda di Contessa Entellina inizia dal 1981 con:
Rosa Verardo, Giuseppina Aliberti, Rosaria Ferrara e Mariolina. Negli anni
successivi le bandiste sono diventate più numerose ed oggi fanno parte della
banda parecchie donne. -
Squillo di tromba nel bosco - E' dedicato a tutti
i musicanti di Contessa l' originale testo “Squillo
di tromba nel bosco” di seguito riportato, scritto per un componente della Banda di Contessa, molto
conosciuto e apprezzato per le sue esecuzioni da solista, quando da giovane
suonava nella banda musicale di Contessa e da molti anni emigrato, ma sempre
legato profondamente al paese natio.
“Un giorno
dell’estate del 1997, a
piedi, volevo raggiungere la cima del monte Genuardo. Mentre ero vicino
all’abbeveratoio Pomo, dove avevo incontrato due guardie forestali, con le
quali parlavo della flora e della fauna
locale, che rende molto interessante il bosco di Calatamuro, per un attimo, a
tutti sembrò di sognare sentendo giungere dalla vallata sottostante uno squillo
improvviso di tromba, più volte ripetuto.
Il sogno svanì quando
vedemmo poco dopo apparire sul sentiero, che conduce all’abbeveratoio, un uomo,
con in mano una tromba, il quale si
avvicinava assieme ad una donna.
Conobbi subito l’uomo, un
emigrato di Contessa, che da molti decenni vive a Verona, molto noto non solo
per la sua bravura nel suonare la tromba ma anche per le frequenti e lunghe
passeggiate, che con la moglie fa in tutto il territorio di Contessa, quando
viene a trascorrere le ferie nel paese natio, alla scoperta di tutto ciò che
esiste nei vari feudi e nelle varie contrade: flora, fauna, antichi
abbeveratoi, casolari e capanne isolate, mandrie di animali al pascolo, luoghi
storici ed archeologici, monumenti, ecc.
Oggi possono sembrare strani
l’amore per la natura e la passione di scoprirla andando a piedi, perché é
abitudine generale ormai muoversi in automobile anche per recarsi dalla propria
abitazione ad altri edifici del nostro piccolo centro abitato. Si é infatti
persa l’abitudine di camminare, un esercizio che giova:
- alla salute perché stimola
varie funzioni dell’organismo;
- ai rapporti sociali perché
offre l’occasione di incontrare e parlare con altre persone;
- alla crescita culturale,
perché aiuta a conoscere meglio il territorio, la natura e l’ambiente.
Il nostro concittadino
emigrato, durante le ferie, percorrendo a piedi, con la sua inseparabile
tromba, le varie contrade di Contessa, rinnova il suo rapporto con l’ambiente,
che l’ha visto crescere fino a quando é partito per andare a lavorare ed a
vivere altrove, lontano dal paese natio.
Per questo nostro
concittadino tornare a Contessa non significa soltanto venire a trovare i
parenti e gli amici, ma anche immergersi in un contatto col mondo fisico, dove
é nato e cresciuto, per ammirare le nuove costruzioni e le vecchie case,
percorrere le strade ed i sentieri e fermarsi sotto gli alberi e ristorarsi in
una sorgente di acqua fresca in campagna, per fermarsi di fronte al panorama
immenso della Valle del Belice e
visitare i resti archeologici di Entella e del castello di Calatamauro ed
infine per ammirare il maestoso complesso monumentale di S. Maria del Bosco, circondato
dal verde, pensando forse ai giorni lontani della fanciullezza quando i
rintocchi del campanone si diffondevano in tutte le contrade.
Chi vive a Contessa forse
non riesce ad avere con l’ambiente, che lo circonda, un rapporto così intenso
perché é la realtà che vede ogni giorno, senza le emozioni di chi, solitamente
lontano tutto l’anno e da tanti anni, sogna spesso il mondo e le cose del paese
natio, dove é cresciuto, perché fanno parte della sua vita, della sua
personalità.
Il nostro suonatore di tromba, raggiunta la cima del monte Genuardo, prima di riprendere la strada per tornare a
Contessa, fece squillare ancora la sua tromba, diffondendo le note verso i
quattro punti cardinali, come se volesse mandare un messaggio a tutta la gente
che abita nei paesi, che si possono vedere da lassù, come se volesse dire a
tutti: “andate a piedi per i sentieri e le strade, per i campi e le colline,
per scoprire, ammirare ed amare le bellezze della natura”. (Calogero Raviotta,
agosto 1997)
(banda musicale di
Contessa III ) Calogero Raviotta