La crisi italiana inizia
quando sembrava che
la cosa non
ci riguardasse.
Eravamo sul finire del 2007 e negli Stati Uniti le speculazioni
finanziarie, quelle sui derivati, quelle di chi abitualmente specula sul
sudore altrui, buttarono gravi ombre sull'intero mondo liberista, su quello legato alla
finanza, di cui il nostro paese è un anello, o meglio un anellino.
Adesso sono passati sette anni ed -intanto- l’Argentina è fallita per
l'ennesima volta, gli Stati Uniti d’America hanno una crescita formidabile del
Pil nel secondo trimestre di quest'anno è di ben il 4 per cento. Non è una crescita paragonabile a quella della Cina,
che quest’anno avrà una crescita fra il 7 e l’8 per cento, ma è un’enormità
rispetto all’1 per cento medio dell’Unione europea e al fallimentare zero
(ZERO) dell’Italia.
Barack Obama, all’inizio della crisi, ha salvato tutte
le banche tranne una (Lehman Brothers) nonché le tre più grandi case
automobilistiche (Gm, Ford e Chrysler) concedendo prestiti che sono stati tutti
puntualmente rimborsati. (In Italia in così breve tempo nessuno avrebbe restituito un soldo di denaro pubblico).
L'Italia ? E' stata distrutta dall'ignoranza di
governanti da strapazzo. Da quella gente che si occupava di distribuire tesoretti,
pre-bende, per sfamare le proprie clientele elettorali.
Bastano questi dati sul debito pubblico per capire
come i Berlusconi, i Prodi, i D'Alema hanno affossato il paese.
1) iI debito pubblico da almeno un quindicennio cresce a ritmi auto-alimentati ed è aumentato (a
maggio) fino a 2.166,3 miliardi contro 2.074,7 di dodici mesi prima.
2) la Germania pagherà nel 2014 solamente 27
miliardi di euro sul debito pubblico del paese, l’Italia, nonostante lo spread
ridotto, invece pagherà oltre 82 miliardi.
3) la Germania, rispetto all'Italia, avrà quindi
disponibili ben 52 miliardi di euro da destinare allo sviluppo, alla crescita, all'occupazione.
Se le parti fossero invertite, ne siamo certi, i politicanti
italiani direbbero di avere a disposizione un tesoretto di 52 miliardi di euro
da destinare a clienti, galoppini e parassiti.
Tutti (a cominciare dalle famiglie) sanno che il debito quando non è destinato ad investimenti distrugge il futuro, perché
comporta quell’onere enorme di 82 miliardi di interessi, sottratti alle
aziende, ai consumi, al futuro dei nostri figli.
Nessun commento:
Posta un commento