mercoledì 28 maggio 2014

Con un voto di speranza la nuova frontiera di Renzi va in Europa. ... ... di Nicola Graffagnini

Ascoltando nelle ultime settimane ciò che si andava dicendo in giro,nei bar,in edicola,per la strada, ai giardini tra amici .. e  quel che è più rilevante,nei salotti buoni della TV, sia pubblica che commerciale, la grande avanzata del Beppe nazionale non si è verificata, prova ne è che gli stessi rappresentanti di lista nei seggi che frequento sono rimasti basiti da risultati che fin dalle prime battute apparivano in controtendenza. Poi nella notte domenicale dei risultati, la conferenza stampa  annunciata  veniva  rinviata più di una volta  all'Hotel Ergife, ove invece  era pronta ma veniva smontata davanti le telecamere in attesa quale silenzioso messaggio, la scenografia  per la Festa della vittoria.

Allora mi domando, di fronte alla novità del 42 per cento  andato al PD che cosa è successo  di eclatante  negli ultimi giorni di campagna elettorale ad averlo impedito?

E' successo a mio parere che tanti votanti del Movimento 5 Stelle che  prima votavano un Partito saranno rientrati nella casa madre, spaventati dalle parole grosse di Grillo ancorchè richiamanti  immagini forti come : < guerra, guerra , guerra, processi pubblici , ecc.  >  che citiamo a titolo di esempio .. ma si possono fare  lunghissimi elenchi  di ridondanze prese da  un passato  ormai immerso nella storia che credevamo seppelliti  fin dai tempi della Rivoluzione francese.

Secondo molti semplici cittadini che ci hanno indovinato  ( a differenza  di schiere di giornalisti privi di senso critico e per questo  invitati fissi nei salotti TV per  fare  scena con le finte aggressioni verbali tra loro ) Grillo  con la sua comunicazione  vetero-processual-cittadina  è riuscito a spaventare la maggioranza silenziosa  di cittadini indecisi che  viene data ormai al 20 per cento  e che  in ogni elezione fa la reale differenza del risultato elettorale, tanto che tra gli addetti ai lavori, per all'ultima settimana elettorale è dedicata la gran parte di investimenti pubblicitari e la gran parte di visibilità televisivagestita dai Partiti più grossi.

Alla fine ciò che ha fatto veramente la differenza e ha tirato la volata al PD, secondo me ma anche  secondo  gli amici con cui nei seggi commentavamo i risultati affioranti, è stato il messaggio  chiaro del  giovane leader che incarnando lo spirito di rinnovamento che saliva dalla società, dopo avere vinto le Primarie, ha dato un nuovo corso alla politica del Paese  assumendosi anche la responsabilità del governo al fine di accellerare le rifome  necessarie  a favorire la ripresa dell'economia.

Diceva il giovane J.F. Kennedy durante la famosa campagna elettorale che lo contrapponeva a Nixon : < non ti chiedere che cosa può fare lo Stato per Te, chiediti invece che cosa puoi fare tu per la Nazione>.

In pratica  Kennedy  allora  rovesciò  il tavolo delle convenienze elettorali  ribaltando il punto di vista  dei grandi vecchi  del Partito che puntavano  sul concetto di Stato padre padrone,puntando invece sull'appello  all'impegno e alla partecipazione,  alla base  della storia degli  USA e investendo tutto nella comunicazione  sull'effetto psicologico delle emozioni più nobili dell'animo umano, diventò una parola chiave in quella campagna elettorale di mobilitazione della coscienza civica, definita  della  .

E una svolta chiave del tutto simile a quella americana di Kenedy , durante  i primi degli ottanta gioni del suo governo, l'aveva chiesto nel discorso  di investitura , il giovane Renzi indicando non solo la strada delle riforme ma anche i tempi  e i modi,puntando ad  una fortunata coincidenza  per mobilitare le coscienze addormentate degli italiani ... verso un voto europeo della speranza  nel senso del nuovo , verso un futuro migliore  per milioni di giovani in attesa di  un lavoro  e  per le loro  famiglie.

Nelle ultime tre  settimane  ha fatto  milioni di proseliti  il desiderio che  un nuovo storico  Rinascimento fiorentino contagiasse  non solo l'Italia intera  ma anche l'Europa  che da oggi  entra nel Semestre italiano di Presidenza, in cui a dettare l'Agenda  sarà il giovane Renzi  che potrà contare  nel Parlamento Europeo  sui voti e sulla tradizione  di governo del Partito Socialista Europeo cui il PD ha aderito.


Il risultato elettorale regionale  del Piemonte e dell'Abruzzo è venuto a confermare,insieme al risultato delle Amministrative, simbolico quello di Firenze ove Nardella riceve l'80  per cento di consensi, il quadro di una svolta di senso degli Italiani che nei momenti  critici della Storia  tornano  ad aver fiducia nel messaggio di rinnovamento  di un Partito della sinistra e più di tutto nella faccia pulita del giovane Renzi che ha interpretato con la sua immagine di Sindaco attento alle Scuole, di padre di famiglia e di marito normale il desiderio  di un sognato ritono alla normalità dell'intero popolo italiano.

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