venerdì 29 novembre 2013
Aldo Moro. Quella foto fuori luogo davanti Palazzo Grazioli con Silvio ed i simboli dei B.R.
Come stava fuori luogo quella immagine di Berlusconi sotto le insegne delle Brigate Rosse agitata durante il comizio di due giorni fa' davanti a Palazzo Grazioli ! Nelle intenzioni dei berluscones doveva equiparare la situazione del loro leader con quella dello statista democristiano tenuto prigioniero, privato dai diritti civili, da banditi pseudo-politici negli anni settanta del Novecento. Berlusconi i guai se li e' cercati da solo, anche se i suoi avversari hanno forzato cio' che il buon senso avrebbe suggerito di dover evitare. Piuttosto che applicare una legge penale con effetti retroattivi si poteva attendere la imminente sentenza definitiva sull'interdizione che arrivera' ai primi del nuovo anno. Ma, si sa, le esigenze politiche del Pd che deve svolgere le primarie l'8 dicembre e la necessita' di teatralita' dei cinquestelle non lo hanno consentito di fare diversamente. Da questo maldestro passaggio adesso avremo un Berlusconi che fara' la vittima; nulla a che fare con Aldo Moro che vittima immolata lo e' stato davvero, sacrificato dal fanatismo politico di pseudo comunisti (brigatisti) e dalla sfrontatezza degli allora dc-pci che dietro la rigidita' della legalita' non vollero liberare un paio di brigatisti non macchiati di omicidio, come erano disposti invece il Psi, Paolo VI ed altri settori della societa'.
La rievocazione di Aldo Moro a noi ha fatto ricordare quel 4 dicembre di cinquant'anni fa', quando lo statista democristiano varo' il primo governo di centro-sinistra nella storia italiana con dentro i socialisti. Da ottant'anni i socialisti erano stati sempre all'opposizione, salvo i periodi di appoggio esterno ai governi giolittiani.
Come e' nato quel centro-sinistra ?
A volerlo era stato l'attivismo politico di Amintore Fanfani (dc) e l'lluminismo culturale di Riccardo Lombardi (psi). A preparare l'avvio di quella storica formula politica si adoperarono centinaia di uomini di cultura sia cattolici che laico-socialisti in quanto era quello un periodo in cui si confidava nel futuro e si voleva costruire una Italia nuova, moderna. Nella prima fase del centro-sinistra pure il Pci (formalmente all'opposizione) condivise progetti e prospettive, salvo poi preferire il sempre comodo ruolo di formale opposizione e accordi ufficiosi sotto-banco (lo storico "doppismo" comunista di togliattiana memoria).
Le speranze con cui nacque quel centro-sinistra erano immense; l'Italia del dopo-guerra era cresciuta sotto il segno del boom economico nel modo piu' disordinato possibile, da qui l'impegno culturale ed intellettualistico della sinistra-socialista di Riccardo Lombardi di inculcare il metodo della Programmazione col fine di superare gli squilibri enormi della societa' italiana fra Nord e Sud, fra ceti sociali, fra comparti dell'economia. Il governo nacque il 4 dicembre 1963 ma gia' dalla seconda meta' del 1960 i socialisti avevano iniziato ad appoggiare dall'esterno i governi di Amintore Fanfani che era subentrato alla guida del paese dopo la caduta del governo Tambroni che si reggeva col sostegno democristiano-monarchici-missini di estrema destra.
(segue)
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