venerdì 29 novembre 2013
2014: Letta ci prometteva la riduzione delle tasse, invece ....
il Consiglio Counale di Contessa Entellina, la scorsa settimana,ha elevato l'aliquota "addizionale irpef" che grava sui lavoratori che svolgono un'attivita' e sui pensionati di un ulteriore 0,20% che si aggiunge al precedente 0,40% e che, ancora, entrambi si aggiungono (ovviamente) all'aliquota base irpef.
In materia di addizionale bisogna parlare al plurale, in quanto sui cittadini ne pesano due: una regionale ed una comunale. In Sicilia l’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef è dell’1,73%, maggiorata dello 0,5% rispetto all’aliquota base e rimasta invariata per gli anni d’impostata 2011 e 2012. Anche nel 2014 - a meno di clamorosi dietrofront - dovrebbe rimanere uguale. Il Governo regionale, infatti - dopo un lungo tira e molla con il Ministero dell'Economia ha ottenuto di utilizzare un miliardo di euro destinato a coprire il deficit sanitario della Regione per ripianare i debiti con le imprese. Grazie a questa concessione non sfrutterà il Decreto attuativo del federalismo fiscale, il quale prevede la facoltà di ulteriori aumenti dello 0,6% a partire dal prossimo anno.
Scongiurata quella che sarebbe stata una vera e propria mazzata, i siciliani restano comunque tra i cittadini che pagano di più: in media 398 euro pro capite contro la media nazionale di 359 euro secondo le ultime stime della Uil riferite all’anno 2012-2013. Ma non finisce qui. A questo salasso bisogna aggiungere, come dicevamo, le addizionali comunali che in alcune città in difficoltà finanziaria, come Palermo e Messina, sono schizzate al massimo (lo 0,8%). Qui i contribuenti versano in media 184 euro pro capite ai Comuni, che sommandosi ai balzelli regionali fanno lievitare il conto fino a 582 euro.
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