sabato 24 agosto 2024

Scrivono e dicono


Aldo Cazzullo (nt. ad Alba nel 1966) Giornalista. Dopo quindici anni a "La Stampa" di Torino, dal 2003 è inviato speciale ed editorialista del "Corriere della Sera". Ha raccontato le Olimpiadi di Atene e di Pechino, gli attentati dell'11 settembre, il G8 di Genova, gli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi ad opera delle Brigate Rosse.

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Frasi estrapolate da un lungo articolo

sul Corriere della Sera


Cosi tratteggia e si sofferma sulla Bibbia (1)

1) Oggi non si legge più la Bibbia. Io stesso ne avevo una memoria lontana, legata alle letture d’infanzia e alla passione per la pittura; perché la Bibbia ha ispirato i più grandi artisti che l’umanità abbia mai avuto, dai mosaicisti di San Marco a Guttuso, da Giotto a Chagall, sino a raggiungere le vette di Raffaello e di Michelangelo.

2) La Bibbia mi è apparsa innanzitutto un capolavoro letterario, una grande storia, un formidabile romanzo. Con un solo, vero, grande protagonista: Dio.

3) È sempre Dio che crea, decide, parla, agisce. Gli uomini, anche i più grandi, anche Abramo, Noè, Mosè, Davide, ruotano attorno a lui, esistono perché esiste lui. Se lo seguono, prosperano; se lo ignorano, muoiono.

4)  Le pagine della Bibbia non sono soltanto le fondamenta della nostra fede; sono l’origine della nostra cultura. Chi volesse risalire alle radici dell’identità italiana, cristiana, occidentale, prima o poi arriva alla Bibbia. E da qui deve cominciare. 

)() Dal diluvio con cui Dio tentò invano di sradicare il male. 

)() Dalla Torre di Babele che gli uomini invano vollero costruire. 

)() Da Giacobbe che lottò con l’angelo, 

)() Da Giuseppe che sapeva indovinare i sogni, 

)() Da Mosè che liberò il suo popolo dall’Egitto, passò il Mar Rosso e ricevette i dieci comandamenti dal dito di Dio. 

)() Da Sansone che uccise se stesso insieme con i Filistei, 

)() Da Davide che sconfisse il gigante Golia.

)() E poi dalle grandi donne, come Giuditta, Giaele, Ester, che uccidendo o facendo uccidere un uomo malvagio salvarono milioni di giusti; mentre Susanna, in una vicenda che suona incredibilmente moderna, fece condannare i suoi molestatori. E poi l’inno all’amore del Cantico dei Cantici, l’angelo che scaccia il demone e salva Tobia, il grido di dolore di Giobbe, e la grande speranza della resurrezione. 

)() «Dio non ha creato la morte» scrive la Bibbia: «La giustizia infatti è immortale». Prima ancora di Gesù, è il Dio dell’Antico Testamento a promettere la vita eterna: «Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete… L’ho detto e lo farò».

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