domenica 8 settembre 2024

La domenica serve anche per riflettere

La questione Dio. Per la Bibbia, per i credenti che siano ebrei o cristiani, l’esistere degli uomini consiste nella relazione con Dio. Il rapporto che ogni essere umano ha con se stesso, col mondo e’ attraversato dalla relazione con Dio; così e’, sarebbe, per chi crede.

Si tratta di una affermazione che riduce di molto la platea mondiale dei credenti. Nel nostro tempo gli uomini e le donne che -con sincerità e magari con sofferenza- credono in quel modo non sono quelle masse che in certe occasioni riempiono Piazza San Pietro. I concili della Chiesa Romana hanno quasi ripetutamente sottolineato che colui che nella propria coscienza, nella sua piena libertà, si indirizza nel corso della vita al bene e alla verità senza porsi il problema della esistenza, o addirittura, presenza di Dio nello svolgimento della Storia, e’ già, senza saperlo, in rapporto con Dio.

La Chiesa sostiene quindi che se per motivazioni di ordine culturale, psicologiche, sociali, morali la persona non riconosce o non afferma il ruolo di Dio, questi (Dio) e’ comunque presente all’uomo.  Ciò che caratterizza la persona e’, dovrebbe essere, la sua disponibilità e volontà ad aprirsi alla verità e all’amore (= verità ed amore per i cristiani sono già irradiazioni di Dio).

Così, più o meno, sostiene -in più libri/interventi- Piero Coda, presbitero e teologo italiano, dal 29 settembre 2021 segretario generale della Commissione teologica internazionale.

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Una riflessione di Robert Joungk

La natura umana si evolve  in misura dei compiti  che deve risolvere . .. Finora  abbiamo lottato solo per sopravvivere; viviamo appena agli albori  della coscienza, esercitiamo una parte minima  della responsabilità, concepiamo poco più di niente  rispetto a ciò che dovremmo  prevedere e approntare.

Chi era Robert Joungk?

Robert Jungk (1913-1994), giornalista e saggista d’inchiesta. Dopo l’occupazione nazista dell’Austria è riparato in Svizzera dove, continuando la propaganda contro il nazismo, è stato rinchiuso in un campo di internamento. Studioso critico e disincantato ha ottenuto il successo con Il futuro è già cominciato (1952) in cui, analizzando un mondo dilaniato dall’atomica e dai conflitti mondiali, prospetta diversi scenari condizionati dalle nuove tecnologie e in cui difende i temi ecologici e il valore della pace.

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Spazio alla Storia

EVOCAZIONI STORICHE: Ci fu un tempo in cui gli europei conoscevano il Cristianesimo

 L’analfabetismo religioso. La Lettura, rivista culturale settimanale italiana, di un paio  di settimane  fa riporta su più  pagine una sorta di rapporto sul “sacro” nella nostra Europa e la conclusione e’ che il vecchio continente e’ diventato ai nostri giorni estraneo  al vasto patrimonio di conoscenze, che si sia credenti o meno. 

  Gli europei non conoscono  e non si propongono di capire, si legge nel corpo dell’articolo, la religione altrui, quella che più o meno visibile ci abita ormai accanto, ma -sostiene quell’articolo- non conoscono e non capiscono neppure la propria religione, quella di cui hanno dimenticato o non riconoscono più le fondamenta e le finalità. E dire che non mancano né  le informazioni o i concetti, le immagini e le emozioni. Gli europei trovano tutto troppo  complesso per riuscire a capire e sapere. Sembra che essi  non sappiano più distinguere  e riconoscere  alcunché sulla loro religione e ancor meno su quella altrui.

  L’autore dell’articolo non esita a scrivere che -in linea di massima- nel vecchio continente buona parte della popolazione è affetta da analfabetismo religioso: non conosce, non capisce la religione, tanto la propria quanto quella altrui. Ognuno  vive a suo modo questa condizione, e la questione supera di gran lunga l’esistenza individuale: il fenomeno sarebbe collettivo, sociale. 

 Sono passati dieci anni dalla pubblicazione del Rapporto sull’analfabetismo religioso in Italia a cura dello storico del cristianesimo Alberto Melloni. In quel volume pubblicato dall’editrice Il Mulino una trentina di autori individuavano nell’ignoranza religiosa degli italiani un dato preoccupante per la salute culturale del Paese e per il suo sviluppo. Veniva proposta una mappatura dell’analfabetismo e si immaginavano risposte da affidare alle politiche dello Stato e alle iniziative della società civile.

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