venerdì 30 agosto 2024

Un governo di destra e i conti che non tornano

Sfogliando i giornali

1)  L’Europa,  non si accontenta delle poche limature (sforbiciate) alla spesa pubblica che il governo di centro-destra italiano vorrebbe presentare. Essa -l’Europa-, con cui condividiamo la stessa moneta, l’euro,  pretende riforme strutturali che garantiscano la sostenibilità del nostro immenso e verosimilmente incontrollato debito pubblico. 

2) in giro c’è lo spettro dello ius scholae, quel principio liberale che con ardore improvviso post berlusconiano Forza Italia agita.

3)  c’è’ la questione degli stipendi e pensioni, che hanno perso potere d’acquisto,

4) si è unanimemente preso atto che la giustizia non va e che le carceri scoppiano per l’eccessivo numero di detenuti.

5) all’orizzonte si intravede un referendum sull’autonomia differenziata, con i partiti di maggioranza che hanno punti di vista molto, molto diversi fra di loro.

Altro?

C’è Roberto Vannacci. Il generale che si agita e annuncia di avere cominciato a strutturare un movimento, Il Mondo al Contrario, che ha già 8 mila iscritti (30 euro a tessera), una struttura articolata in cinque macro aree nazionali e due sedi estere indicative dei suoi gusti, cioè in Russia e in Ungheria.

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