venerdì 14 giugno 2024

Leggiamo la busta paga di un lavoratore

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La busta paga nelle sue origini storiche era una vera e propria busta entro cui il datore di lavoro metteva la paga dei lavoratori. Col tempo, e in seguito all'avvento della possibilità di trasferimento del denaro per via bancaria, è diventato ai sensi di legge un documento contabile che riporta tutti gli elementi che definiscono il rapporto di lavoro.

 Non esiste comunque un modello standard di busta paga ed ogni azienda può decidere di strutturarla come meglio crede. Alcune voci devono tuttavia esserci sempre, come gli elementi che compongono la retribuzione, i dati identificativi del datore di lavoro e del lavoratore, e la consistenza delle trattenute effettuate.

I dati che obbligatoriamente devono esserci sono quelli  

— sulla retribuzione lorda e su quella netta

— sulle ritenute fiscali e su quelle previdenziali 

che il lavoratore percepisce in un dato periodo di tempo. 

I dati presenti in busta paga riguardano quindi anche quelli con il fisco e con la previdenza

 Ci sono sulla busta tant’è altre informazioni  rilevanti, come le imposte pagate, il TFR maturato, le ferie e le ore di permesso a cui si ha diritto.

 In buona sostanza la busta paga serve a esplicitare le voci che determinano la retribuzione lorda e quella netta.  Il lavoratore attraverso essa è in condizione di controllare la correttezza delle cifre e, nel caso riscontrasse errori o scorrettezze, a rivendicare l’applicazione delle regole, o intraprendere azioni legali. 

La busta paga è inoltre documento richiesto da banche e altri istituti finanziari quando si richiede un finanziamento. Anche per questa ragione è importante che il lavoratore la conservi, assieme alla annuale Certificazione Unica.

(Segue)

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