lunedì 22 aprile 2024

In che Paese viviamo?

Perché la politica non … ? (1) 

===Il debito pubblico italiano supera il 135% del Pil eppure il nostro Paese non si distingue solamente per essere fra i paesi più indebitati dell’Occidente. Esso registra infatti un grave ritardo in termini di educazione: riporta l’Ocse che  il nostro è il Paese europeo che ha il più alto numero di «analfabeti funzionali»: cioè il 28% della popolazione non è in condizione di comprendere e di saper usare le informazioni che si incontrano nella vita di tutti i giorni, a causa delle non sufficienti abilità nella lettura e comprensione del testo e nel calcolo. 

===E -ancora-  nel nostro Paese (l’Italia)  incombe l’inverno demografico, che rischia di trasformarci dal Paese con l’aspettativa di vita tra le più alte al mondo a quello col più basso tasso di fecondità. Nascono meno figli di quanti cittadini muoiono.

===Ma i segnali involutivi li cogliamo  ancora nel tipo di servizi di cui  fruiamo.  E’ sotto i nostri occhi il lento ma continuo declino di uno dei pilastri dell’integrazione sociale italiana: il Sistema Sanitario Nazionale. Negli ultimi mesi, la crisi è stata denunciata da diverse fonti. Non ultimo l’appello firmato da 14 eminenti scienziati. Eppure lo smottamento non accenna a diminuire! 

Lo cogliamo, infatti :

1) sia dai vincoli di bilancio (essendo il paese super indebitato) che dagli errori ereditati dai governi di ogni colore politico,

2) sia dai problemi gestionali di una sanità regionale spezzettata e politicizzata che da' un secondo segnale preoccupante proveniente dal mondo giovanile, 

ossia

3) dalla circostanza che da diversi anni una quota significativa di giovani preparati e brillanti lascia il Paese alla ricerca di opportunità che qui in Italia non trova.

4) dalla tendenza che si profila in vaste zone del Meridione che stanno perdendo  un’intera generazione. I giovani danno quasi per scontato che l’Italia non possa essere un luogo interessante per il loro futuro.

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