mercoledì 6 marzo 2024

Aree interne della Sicilia. Mancano i giovani, e i pochi presenti vivono di risorse p.a.

 Il solo rimboschimento non porta riscatto 

Fare politica è cosa di gran lunga diversa che amministrare l’esistente, di amministrare l’eredità di chi ci ha preceduti. Fare politica significa puntare su idee innovative di portata grande e talora molto grande, valutarne -ovviamente- la praticabilità e l’efficienza in rapporto all’obiettivo  prefissato.

Sappiamo tutti che viviamo all’interno di un’area ampia, persino ampissima, dove vige la liberalizzazione dei mercati interni europei, arrivati finalmente  dopo anni, decenni di buone intenzioni, all’eliminazione delle barriere fiscali, fisiche e amministrative. Contestualmente la visione dei politici siciliani e degli stessi imprenditori non può più essere quella dei padroncini dalla vista corta ma quella di chi sa vedere oltre l’ottica dell’orizzonte locale ( a Contessa si direbbe: vedere oltre la contrada Cascia).

Anni fa gli amministratori locali della Sicilia Occidentale, prevalentemente conservatori, di destra, chiesero, congiuntamente, per uscire dalla desertificazione umana che sta ancora oggi caratterizzando questa parte dell’Isola, una sorta di zona franca, un’area di liberalizzazione dai troppi vincoli burocratico-amministrativi che caratterizzano la vita del fare. Era un’idea, ovviamente fuori dal modo in cui si intende realizzare l’unione normativa, organizzativa e istituzionale dell’Europa, il cui solo obiettivo era di favorire la crescita della imprenditoria endogena (=localistica). Un’area verrebbe da definire a Statuto Speciale, fermo restando i vincoli dell’ordine pubblico e del rispetto ambientale.

I documenti dell’epoca su cui l’idea circolò ritenevano di non essere in contrasto con la volontà del mercato unico europeo e della stessa Unione Europea. Ovviamente non era così, e proveremo a ragionare su ciò da cui i troppi politicanti siciliani si allontanano quando per creare una realtà moderna e capace di entrare a vele spianate nel contesto del mondo economicamente e culturalmente avanzato.

(Segue)

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