lunedì 22 gennaio 2024

Vita locale (22)

Il lungo cammino per conseguire i diritti civili

 Contessa Entellina è il comune entro cui viviamo o perché  ci ha dato i natali o (in decenni più recenti) perché, pur non essendo nati quivi, abbiamo liberamente fissato la residenza, o  il solo domicilio all’interno della realtà comunitaria. 

 Tutti, noi residenti -ai nostri giorni-  ci esprimiamo, all’esterno dell’ambito locale, dicendo che Contessa Entellina è il nostro paese d’origine oppure che è la nostra realtà di vita, dove in determinate circostanze, scegliamo (mediante elezioni) le figure a cui affidare la conduzione amministrativa dello spazio territoriale, fermo restando il ruolo legislativo che  compete allo Stato o alla Regione.

Lo stemma dei principi
Colonna
e’ divenuto, con l’aggiunta di
altre simbolegie, che
avremo modo di interpretare,
lo stemma comunale di
Contessa Entellina.
In quanto residenti (poco più di un migliaio) esercitiamo -esplicitando meglio quanto sopra riportato- diritti civili e politici di cittadinanza sia all’interno dello spazio comunale che -per certe funzioni- sull’intero territorio nazionale e addirittura su quello comunitario europeo.

 In Sicilia sono 391 i comuni, (mediamente estesi 66 kmq e con abitanti, in termini di media, 12.468 individui) un numero certamente non altissimo rispetto agli oltre 1.500 comuni della Lombardia o ai 1.100 del Piemonte. 

 Il territorio di Contessa Entellina, seppure di parecchio sotto la media per numero di abitanti,  supera invece  abbondantemente la media regionale per estensione territoriale, con i suoi kmq. 136,5.

Per tutti noi, gente del XXI secolo,  e’  scontata la natura pubblica di tutte le municipalità e quindi del  “comune di Contessa Entellina”: nessun singolo individuo ai nostri giorni infatti possiede, detiene in proprietà e, ancor meno di signoria,  un paese, una cittadina, o addirittura un intero stato nazionale. Ai nostri giorni questa circostanza di impossibile proprietà è una più che scontata ovvietà; eppure la natura pubblica della nostra comunità contessiota e delle sue istituzioni, come del resto dei comuni dell’intero Occidente, sono una conquista, una realtà che risale “solamente” a  poco più di un paio di secoli.

 Durante il periodo feudale-baronale, cessato indicativamente, nel dopo rivoluzione francese, il territorio di Kuntisa e le genti residenti dipendevano in via ereditaria e (sotto certi aspetti) appartenevano ai baroni, ossia a personaggi e famiglie vicine al monarca assoluto dei secoli andati.

Nota

 Sulla conquista dei diritti civili e di “cittadinanza” dei contessioti contiamo di dover riportare in prosieguo parecchie pagine. Ovviamente quanto riferito alla situazione di Kuntisa non differisce che per differenti circostanze ambientali dal resto delle vicende di ciascuna altra realtà comunitaria siciliana. Peculiare resterà il tessuto comunitario arbereshe di Contessa Entellina che sul piano culturale e storico merita da tutti maggiore sensibilità e interesse culturale. Sensibilità che ha a che fare con i diritti civili.

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