lunedì 15 gennaio 2024

Come e quando andare in pensione (3)

 Per aumentare i livelli occupazionali

Per i datori di lavoro che nel 2024 faranno nuove assunzioni a tempo indeterminato, che abbiano determinato un incremento occupazionale, ai fini della determinazione del reddito d’impresa, il loro costo è soggetto a una deduzione maggiorata del 20%. Una percentuale che può salire fino al 30% se i nuovi assunti appartengono a categorie di lavoratori svantaggiati.

Per i prossimi tre anni, perciò fino al 2026, è previsto un esonero totale dei contributi, nel limite massimo di 3 mila euro, a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli titolari di lavoro dipendente a tempo indeterminato (esclusi i rapporti di lavoro domestico) fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio minore. Solo nell’anno in corso, l’intervento economico interesserà anche le lavoratrici madri di due figli con lavoro dipendente a tempo determinato fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. 

I genitori che utilizzano il congedo parentale alternativamente, oltre all’attuale previsione di una indennità pari dell’80% della retribuzione per un mese entro il sesto annodi vita del bambino, avranno a disposizione un’indennità pari al 60% (rispetto al precedente 30%) per un mese, in aggiunta al primo. Solo per il 2024, per il secondo mese si potrà fruire dell’indennità pari all’80% della retribuzione, invece che al 60%.

I lavoratori dello spettacolo, il cui reddito annuo non supera i 25 mila euro, possono beneficiare dell’indennità di discontinuità grazie al Fondo per il sostegno economico temporaneo (Set). La ripartizione è la seguente: dopo i 100 milioni di euro per il 2023, 46 milioni sono destinati al 2024, 48 milioni al 2025 e 40 milioni a regime dal 2026.


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