sabato 4 novembre 2023

Medio Oriente. Le ragioni politiche-economiche con sullo sfondo la diversità religiosa.

 Quanto sta accadendo in Medio Oriente interpella gli uomini dell'intero pianeta Terra. Due popoli, i mussulmani e gli ebrei, che si caratterizzano in due rispettive religioni, entrambi, stando alle manifestazioni esterne, esibiscono pubblicamente credenti nell'unico Dio che però si combattono e non esitano a far scorrere sangue umano.

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Su diverse pagine del Blog stiamo continuando a riflettere e a trattare degli ebrei e dei cristiani; per cogliere qualcosa su quanto accade in queste ore in Palestina ci proponiamo di  capire quale è lo spirito che caratterizza il mondo musulmano.

E' noto universalmente che l'Islam si fonda su due "pilastri": 1) il Corano 2) la sottomissione al Dio unico. Detto così, in breve,  tutto farebbe convergere nell'idea del Dio Unico (quello degli ebrei, dei cristiani e degli islamici) e il Corano verrebbe ritenuto come il terzo libro, il terzo flusso  che interviene nella storia del mondo in tre momenti, con tre libri consegnati a tre profeti, a modo di completare la Rivelazione a beneficio dei credenti. L'Antico Testamento dato a Mosè, il Nuovo Testamento dato a Gesù, e il Corano dato a Maometto che (a dire dei mussulmani) è il completamento di quanto arrivato dall'al di là.

La descrizione qui sopra sembrerebbe tutto un flusso in continuità storica che non dovrebbe destare dissensi. Ed invece!!

Per l'Islam i due precedenti messaggi, quello agli ebrei e quello ai cristiani, sarebbero stati corretti sia ad opera degli ebrei che dei cristiani e pertanto sono da ritenere corrotti.

 Lo spiraglio a queste affermazioni sono alcune idee circoilanti in Medio Oriente sin dalle polemiche tra samaritani ed ebrei di tradizione rabbaniti (=Nome dato nell’8° sec. d. C. dalla setta ebraica dei caraiti agli altri ebrei in quanto seguaci dell’insegnamento rabbinico), mentre i caraiti seguivano solo la legge scritta (dopo circa due secoli di contrasto tra i due movimenti, i rabbaniti ebbero la prevalenza) ed, ancora alle discussioni insorte sempre in quei lontani secoli sulla canonicità o meno di quei Vangeli, dai cristiani ritenuti apocrifi.

(Segue)

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