La società entro cui viviamo
Nel terzo millennio accadono circostanze che, a tanti, appaiono più che assurde. Esistono uomini che arrivano ad odiare le donne. Esistono uomini che non hanno assimilato la libertà delle donne prescindendo da loro.
I maltrattamenti in ambito familiare sono ancora più pesanti. Il 75% degli atti persecutori e l'82% degli atti di maltrattamento contro familiari o conviventi riguardano una donna, al pari del 92% delle violenze sessuali.
Nell'odierna giornata, i media, i giornali spiegano in vari modi l'origine della violenza sulle donne, tutti interessanti e verosimilmente fondati. Qui sul blog riportiamo il punto di vista della prof.ssa Chiara Volpato, senior di Psicologia sociale all'Università Bicocca, riportato sulla rivista femminile "Io": "È ormai acclarato che la violenza sulle donne scaturisce da una doppia motivazione: proteggere anzitutto il potere degli uomini, in secondo l'identità maschile. La violenza degli uomini si scatena, infatti, quando si sgretola la certezza del potere acquisito, quando i ruoli un tempo rigidamente definiti a favore dell'uno e a sfavore dell'altra si indeboliscono o si diversificano e quando questa perdita di terreno innesca la seconda molla: chi ha perduto posizione sente di avere perso si' i vantaggi insiti nel potere, ma anche il ruolo identitario, l'immagine sociale, il senso del proprio stare nel mondo. Oggi stiamo vivendo un momento marcato da questi fenomeni , dove un maschilismo obsoleto cerca di fare ferocemente i conti con donne che non stanno più alle sue regole".
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