domenica 15 ottobre 2023

È domenica. La/le religioni


  Riflessioni sul Cristianesimo 

(e sulla matrice ebraica)

Ebraismo (4)

Ascolta, Israele! 

Il Signore è nostro Dio, il Signore è uno solo


Differenti interpretazioni. La comunità ebraica nell'interpretazione della Bibbia non è mai stata concorde. Già ai tempi di Gesù vari erano i modi di interpretare l'alleanza.

 Nel 66 d.C. la comunità promosse una rivolta contro l'Impero Romano che si concluse quattro anni dopo con una pesante sconfitta e -ancora dopo- nel 135 d.C. l'intero popolo venne sostanzialmente annientato. Il tempio fu distrutto e chi si sottrasse all'annientamento dovette abbandonare l'area palestinese. Quella dispersione fu, storicamente, definita la diaspora. Da quell'evento sorsero due distinte comunità: 1) gli ashkenaziti, insediatisi in varie parti dell'Europa centrale, ma che dopo le tante persecuzioni e soprattutto l'Olocausto, si diffusero in ogni parte del pianeta, soprattutto negli Usa, 2) i sefarditi, insediatisi soprattutto in Spagna e in più luoghi del Mediterraneo.

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A ricomporre, nella dispora, l'Ebraismo sono state le figure dei rabbini (=maestri o insegnanti) che si diedero ad interpretare il significato della Torah per una vita condotta in esilio, senza più un Tempio e basato sulla famiglia e la sinagoga. Da questa reinterpretazione, alla fine, sono venuti -per iscritto- in essere il Mishnah e il Talmud, quest'ultimo di origine babilonese e maggiormente autorevole. Entrambi questi testi furono raccolti in codici, il più autorevole dei quali è quello di Maimonide (1135-1204) e quello di Joseph Caro (1488-1575), detto Shulchan Arukh. Nel mondo ebraico l'applicazione della tradizione alle nuove circostanze di vita continua ancora oggi.  Oltre che nella legge o halakab (= ciò a cui uno cammina) l'Ebraismo trova espressione nei racconti o aggadah e nell'interpretazione biblica, detta midrash.


Cristianesimo (4)

Ama il prossimo tuo come te stesso


La Chiesa delle origini. Al sorgere del Cristianesimo, gli aderenti vivevano nella consapevolezza di essere "corpo di Cristo", a modo di essere diverse membra relazionate ad un unico capo. Dal II secolo, col diffondersi del Cristianesimo, si avvertì il bisogno di un potere centralizzato e di comando. Da qui il sorgere ed il successivo affermarsi del ruolo del "papa" (capo spirituale), dei cardinali, dei vescovi, dei sacerdoti, dei monaci, delle suore, dei laici.

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In epoca moderna il Cristianesimo ha visto lo svilupparsi di forme nuove quali i presbiteriani, i congregazionisti che intesero puntare alle forme delle origini. Nel periodo dei primi imperatori cristiani, Costantino (280-337) e Teodosio I (379-395) il Cristianesimo divenne religione ufficiale dell'Impero ed in questo contesto cominciò a delinearsi la struttura gerarchica che tuttora esiste. Con l'Impero il Cristianesimo avviò l'assimilazione di molti elementi di figure della mitologia greca, divenuti tipi di Cristo, buon pastore. Da qui lo spirito successivo di "inculturazione", applicato ovunque del Cristianesimo

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