domenica 1 ottobre 2023

È domenica. La/le religioni

 cosa significa essere religiosi?   

A quest'interrogativo continueremo a dare spazio e nel contempo, sulla stessa pagina, a tentoni, proveremo a cogliere il senso, o i tanti sensi delle religioni; non solamente dell'ebraismo e del cristianesimo.

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Può significare tante cose essere religiosi, peraltro per genti e popolazioni tanto diverse fra loro che non è improbabile cadere in contraddizione.

)-Può significare che Dio è la sorgente e lo scopo della vita; oppure che Egli (Dio) è stato una semplice distrazione degli anni giovanili;

)-Può significare amore verso il prossimo come lo si ha per se stessi; oppure desiderare ad esso (al prossimo) una fine atroce, più della morte;

)-Stando alla Storia, per generazioni in alcune parti del pianeta ha significato rivolgersi alle streghe per conoscere la Sapienza; oppure impegnarsi a bruciarle vive sui roghi (accadeva, con frequenza, nel Medio Evo occidentale). 

)-Secondo la definizione biblica della persona come immagine e somiglianza di Dio, l’essere e l’esistere dell’uomo e della donna consistono nella relazione con Dio. Anche il rapporto che ciascuno ha con se stesso, col mondo, con l’intero creato è attraversato dalla relazione con Dio. Ma occorre comprendere queste affermazioni nel modo giusto, per non interpretarle come critica senza appello rivolta agli uomini e alle donne del nostro tempo che, con sincerità e spesso con sofferenza, non riescono a credere in Dio. Il Concilio Vaticano II ha più volte sottolineato che l’uomo il quale nella propria coscienza, attraverso l’esercizio della libertà, si indirizza  al bene e al vero senza giungere al riconoscimento dell’esistenza e della presenza di Dio nella storia, è comunque in rapporto con Dio e ne riceve il dono della grazia e della comunione con lui. Anche se la relazione con Dio -per tutta una serie di cause: culturali, psicologiche, sociali, morali -non viene riconosciuta e affermata esplicitamente, Dio è sempre presente all’uomo, poiché quello che in ultima analisi caratterizza la persona è la sua disponibilità e volontà ad aprirsi alla verità e all’amore, che in definitiva sono irradiazioni dell’esistenza di Dio. (Questo brano è L’asserzione di Piero Coda, presbitero, teologo e segretario della Commissione teologica internazionale)..


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Riflessioni sul Cristianesimo 

(e sulla matrice ebraica)

Ebraismo (2)

Ascolta, Israele! 

Il Signore è nostro Dio, il Signore è uno solo


La Genesi racconta che sorsero conflitti tra gli uomini e Dio, tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra abitanti della città e della campagna, col risultato che Dio si disgustò a tal punto della sua opera (la creazione)  che decise di distruggerla.  Solamente Noè trovò favore agli occhi di Dio e per questa ragione lo salvò e, addirittura, stipulò un'alleanza con lui; su questa base riprese la vita.

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La Tanach riporta successive alleanze disfatte e successivi  ruoli specifici in relazione alle vocazioni di singoli uomini e poi di un intero popolo.

-Abramo obbedì al comando di lasciare tutto e di andare verso una terra promessa;

-Isacco e Giacobbe; il secondo fu il padre delle 12 tribù d'Israele;

-Mosè siglò l'alleanza sul Monte Sinai e introdusse la Legge.

-Davide, istituisce la monarchia in quanto mediazione  del volere di Dio. Il re l'unto (Messia). E quando la monarchia cessò, la speranza messianica passò su un "re" che avrebbe instaurato il regno di Dio sulla Terra.

-Salamone, figlio di Davide, costruì il tempio, centro di culto, devozione e pellegrinaggio.


Cristianesimo (2)

Ama il prossimo tuo come te stesso


Il potere di Dio sul mondo fu proclamato da Gesù mediante l'insegnamento, il perdono dei peccati, le guarigioni e tanti seguaci colsero che in lui parlava Dio stesso. Ma egli ebbe a proclamare: "chi ha visto me ha visto il Padre" (Giov. 14,9), sebbene quando si rivolgeva a Dio, lo chiamasse Abbà, quindi distinto da sé. Da qui i primi cristiani credettero che Gesù fosse sia Dio che uomo e che la riconciliazione fra Dio ed il mondo avveniva in Cristo (Lettera ai Corinzi 5,19).

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Le dottrine basilari del Cristianesimo sono: l'incarnazione, la cristologia, la teologia trinitaria, la soteriologia.

(1) Secondo la dottrina dell'incarnazione Dio è stato presente in ogni aspetto della vita di Gesù, fermo restando la sua natura umana. (2) La cristologia vuole affermare che Cristo era sia uomo che Dio. (3) La dottrina trinitaria vuole trasmettere che Dio non è altro che la realtà personale, rivelata in Cristo, di Padre, Figlio e Spirito Santo. (4) La soteriologia consiste nel credere  che l'operato di Gesù guarendo e riconciliando con Dio è efficace per quanti credono in lui: la sua morte in Croce supera la separazione (da Dio prodotta) dal peccato e dalla morte.

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