Parole ricorrenti sui Media (4)

  • HAMAS -

 


 È il nome dell’organizzazione attualmente in guerra con Israele ed è l’acronimo che sta a significare «Movimento islamico di resistenza». Fondata nel 1987 nel corso della prima Intifada dallo sceicco Ahmad Yasin. Suo ufficiale obiettivo costitutivo è: «Sollevare la bandiera dell’Islam su ogni pollice di Palestina». Il raggiungimento di questo fine passa conseguentemente per la lotta armata e per il terrorismo. Nel 2006 Hamas ha vinto le elezioni nella Striscia di Gaza instaurandovi un regime di fatto senza mai più consentire nuove elezioni alla scadenza. È ritenuta da tanti paesi occidentali un’organizzazione terroristica (Stati Uniti, Israele, Canada, Gran Bretagna). Gode, di contro, di finanziamenti e appoggio politico dal Qatar.

Nell’ottobre 2023, Hamas ha lanciato un massiccio attacco a sorpresa nel sud di Israele, uccidendo centinaia di civili e soldati e prendendone altri come ostaggi. In risposta, Israele ha dichiarato guerra al gruppo ed ha con i suoi militari pianificato e sta tuttora portando avanti una prevedibile lunga campagna per sconfiggerlo, invadendo il Nord della Striscia di Gaza.

Buona giornata

Una foto - Una riflessione


La Masseria di Vaccarizzo sorse attorno al 1600, ben oltre cento anni dall'insediamento degli arbereshe sul territorio dei baroni Cardona, e venne a posizionarsi al centro degli interessi feudali dell'Isola. Oggi essa possiede un grande interesse etno-antropologico e storico e, in generale, culturale. Costituì per più secoli il cuore pulsante dell'attività socio-economica di vasti territori e paesi dell'attuale area del corleonese e non solo di essa. Dopo essere stato centro non secondario del mondo feudale sei-settecentesco dell'Isola, dall'Ottocento (1812) sino agli anni cinquanta del Novecento continuò ad essere rilevante nel successivo regime latifondistico fino agli anni cinquanta del 900'. Lì, per la Masseria, lavorarono centinaia e centinaia di braccianti e contadini senza terra, non solo originari di Contessa ma dell'intera area del corleonese e pure di oltre quest'area. Dal 1990 l'intero complesso edilizio di Vaccarizzo, con decreto dell'allora assessore regionale Turi Lombardo, è stato dichiarato di notevole interesse storico ed etnico culturale.

Medio Oriente. È accaduto ciò che il mondo non ha saputo, o voluto, evitare (2)

Al sorgere dello Stato Ebraico

(fine anni quaranta, dopo l'Olocausto)

 All’inizio, l'idea degli ebrei religiosi e di taluni innamorati della terra d’Israele di tornare nella biblica terra santa parve una cosa da niente, un atto definito -però- dagli osservatori politici un poco folle: si voleva celebrare assieme alle loro famiglie la Pasqua ebraica del 1968 sulle nuove terre. L'allora governo laburista (socialista) di Levi Eshkol, in principio, storse il naso, si era infatti deciso che i «territori occupati» ai danni di Giordania, Egitto e Siria (eccetto Gerusalemme Est che era stata subito annessa allo Stato d'Israele) andavano preservati intatti, per poterli restituire agli arabi in cambio della pace e del pieno riconoscimento di Israele in un'area mediorientale, dove fanatismo e nazionalismo la facevano da protagonisti.

I nuovi coloni 
.

In quel contesto di disponibilità nei confronti dei palestinesi da parte dei laburisti,  sono arrivati di contro i «no» da parte palestinese. Le trattive si prolungarono e nel frattempo nel campo palestinese emerse il neonato Olp che proprio nel suo sorgere cominciò lanciando attentati congiunti a slogan che ricordano oggi quelli di Hamas. 

Ed intanto in campo israeliano comincia a sorgere l’euforia della recente vittoria e la suggestione romantica nell’idea di «colonizzare la terra», considerata patrimonio del primo sionismo iniziato agli inizi del Novecento. Stava covando il sorgere, in luogo di uno stato laico, nella sostanza, una entità dal carattere religioso alimentato dai coloni arrivati più recentemente, guidati da un certo rabbino Mosge Levinger. Contesto questo ben lontano dal precedente sionismo socialista. Questo predicava la necessità tutta laica di lavorare la terra per creare «l’ebreo nuovo» in grado di crescere e di creare un contesto di vicinanza col mondo arabo, Levinger parlava invece di riportare gli ebrei, da fare arrivare da ogni parte del pianeta,  nelle regioni che erano state dei regni di Israele prima della distruzione del Secondo Tempio, ossia al tempo antecedente l'Impero Romano.  

 I primi intendevano affermare la presenza ebraica con il lavoro e l’aratro, i secondi si riferivano in termini teologici a una missione per volontà di Dio.

(Segue)

Un Personaggio

Umberto Galimbertiè un filosofo, saggista e psicoanalista italiano, nonché giornalista di La Repubblica. 

Nascita2 maggio 1942 (età 81 anni), Monza



Il senso della

parola




 “Sacro” è parola indoeuropea che

significa “separato”. La sacralità,

quindi, non è una condizione spirituale

o morale, ma una qualità che inerisce a

ciò che ha relazione e contatto con potenze

che l’uomo, non potendo dominare, avverte

come superiori a sé, e come tali attribuibili

a una dimensione, in seguito denominata

“divina”, pensata comunque come

“separata” e “altra” rispetto al mondo

umano.

Dal sacro l’uomo tende a tenersi

lontano, come sempre accade di 

fronte a ciò che si teme, e al tempo

stesso ne è attratto come lo si può 

essere nei confronti dell’origine

da cui un giorno ci si è emancipati.

lunedì 30 ottobre 2023

Parole ricorrenti sui media (4)

Manovra di Bilancio


La manovra economica annuale  consiste nel testo di legge col quale viene presentato in Parlamento lo schema di Bilancio per l'esercizio successivo (che comincia in gennaio).

 E' da sempre interesse del governo in carica nel tempo che il Bilancio venga  approvato dalle Camere entro il 31 Dicembre, per evitare l'esercizio provvisorio che non consente all'esecutivo la piena libertà di impegnare spese, se non entro limiti prestabiliti.

 

 

Buona giornata

 Una foto - Una riflessione

Contessa Entellina: Cent’anni di vita contessiota rievocati attraverso le immagini
*  *  *

Contessa Entellina negli anni cinquanta del Novecento non era di certo una realtà motorizzata. Esisteva un discreto numero di motociclette e lambrette. Pochissime erano le automobili: c'era in giro qualche "Topolino" e una o due "Giardinetta".
Le sere d'autunno, nei periodi della raccolta delle olive o della semina del grano, era uno spettacolo osservare file interminabili di contadini, da Cozzo Serra a Giarrusso, in groppa ai muli che rientravano dal duro ma povero lavoro sui campi. 
A sgonfiare quella povera realtà umana è stato l'avvio, dal 1956 in poi del Mec (Mercato Europeo Unico) a cui nel tempo è seguita l'Unione Europea. Iniziò allora l'emigrazione massiccia verso l'estero, senza che ancora ai nostri giorni sia stato mai avviato seriamente all'interno dell'Isola il processo di crescita economica ed umana, verso assetti di civile vivere con viabilità esterne adeguate e con opportunità di lavoro per le giovani generazioni.

Riflessioni sul mondo e sull'uomo

 Riflessioni sulla Letteratura (4) 

A Guido Calvacanti,
Dante dedicò
 la sua prima opera
importante
“La Vita Nova”.

Guido fu averroista
Dante fu Cristiano di
 fede francescana, e
profondamente diversa
la loro concezione
dell’amore. Entrambi
 i poeti si dichiarano
 “fedeli d’amore”, ma
 mentre l’amore è per
 Guido una passione
travolgente, sottratta al
controllo della ragione,
 per  Dante che comunque
definisce Amore suo
signore,  “Amore è
“di sì nobilissima virtù
che nulla volta sofferse
che (…) mi reggesse
sanza lo fedele consiglio
de la ragione”..


Ne La vita nuova di Dante si rinvengono alcuni eventi utili sulla ricostruzione della sua vita: 

-il costituirsi del mito di Beatrice, a nove anni, nel 1274, 

- l'esordio poetico, intorno al 1283, 

-la morte dell'amata, nel 1290.

Significativo ed utile, per meglio capire Dante, è il ricordo che egli ha e fa dell'amico Guido Calvacanti, un'amicizia senza riserve, all'insegna di una piena identità di vedute artistiche.

Calvacanti è stato poeta e filosofo del Duecento. Esponente di spicco della corrente poetica del dolce stil novo, partecipò attivamente, tra le fila dei guelfi bianchi, alla vita politica fiorentina della fine del XIII secolo. 

Fu amico personale di Dante che lo menzionerà nelle sue opere

=   =   =   =   =   =   =   =

Il rifiutarsi di prendere in considerazione,

il non tenere in nessun conto, 

il "disdegno" di Guido.

(riflessione quella che segue

ripresa da Letteratura Italiana di Walter Pedullà

   Primo amico di Dante, Guido Calvacanti appare nell'Inferno come colui che "ebbe a disdegno" (X, 63), a causa della sua eterodossia (= scelte di vita o credenze non in linea con quelle dominanti), di farsi condurre a Beatrice, simbolo della scienza divina.

  Fiumi d'inchiostro sono stati versati su tale "disdegno"; e oggi qualche studioso, tornando parzialmente all'interpretazione tradizionale, ritiene che il rifiuto di Guido sia rivolto non solo a Beatrice, ma anche a Virgilio simbolo della poesia epica e della certezza religiosa, che la poesia calvacantiana, lirica e "laica", avrebbe respinto. 

  Più chiaro è l'accenno al "dolce lume", messo in bocca a Calvacante Cavalcanti, che interpreta l' "ebbe" di Dante come un annuncio della morte del figlio (...Come? / dicesti "elli ebbe? non viv'elli ancora? / non fiere li occhi suoi lo dolce lume?). Metafora cara alla lirica siciliana e stilnovistica, il "dolce lume" non ferisce più li occhi di Guido, la cui melanconica e funerea poesia ha rifiutato la luce della Grazia: per lui, la ferita dell'amore doveva necessariamente condurre alla morte. Lo stilemma del "dolce lume", dal quale il cieco Guido ha distolto lo sguardo, è ripreso nella conclusione del canto, quando Virgilio accenna al "dolce raggio" di Beatrice, colei che svelerà gli avvenimenti futuri "quando sarai dinanzi al dolce raggio / di quella il cui bell'occhio tutto vede / da lei saprai di tua vita il viaggio").

Un Personaggio

Italo Svevopseudonimo di Aron Hector Schmitz, è stato uno scrittore e drammaturgo italiano. Di cultura mitteleuropea, ha tratto il suo pseudonimo dalle due culture, italiana e tedesca, che formarono la sua educazione.

Nascita19 dicembre 1861, Trieste
Morte13 settembre 1928, Motta di Livenza




La coscienza di Zeno



«Quando i gas velenosi non basteranno più, 

un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto 

di una stanza di questo mondo, inventerà un 

esplosivo incomparabile, in confronto al quale 

gli esplosivi attualmente esistenti saranno 

considerati quali innocui giocattoli». 

E questo è già accaduto. Prosegue Svevo: 

«Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti 

gli altri, ma degli altri un po’ più ammalato, 

ruberà tale esplosivo e s’arrampicherà al 

centro della terra per porlo nel punto ove 

il suo effetto potrà essere il massimo.

 Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno 

udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa 

errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie». 

Siamo ancora in tempo per evitare

domenica 29 ottobre 2023

Economia, Democrazia, Politica

Tradizione e modernità

nel mondo islamico:

Valori e riferimenti culturali

 Quale è la visione culturale che guida, ai nostri giorni, il mondo islamico? Ci proponiamo, su poche pagine del blog, di porre attenzione -principalmente- sull'Iran: sulle classi dirigenti del Paese, sulla tradizione e sulla modernità nel modo in cui sono venuti sviluppandosi in relazione agli eventi della Storia. L'intenzione vorrebbe essere quella di analizzare le interpretazioni che della Storia si sono concretizzate nei giorni della Contemporaneità.

  La vicenda storica più recente dell'Iran è caratterizzata dall'assunzione del potere, sia politico che religioso, degli ayatollah, giunti alla guida del Paese dopo la rivoluzione del 1978-1979.

  La lettura storica dell'Iran non può prescindere, ancora, dal nazionalismo affermatosi fra il 1951 ed il 1953 (da cui discende l'avvenuta nazionalizzazione dell'industria petrolifera) e dalle iniziative politico-sociali avviate dallo scià tra il 1962 ed il 1963. Ciò su cui ci piace soffermarci è l'intreccio delle relazioni tra intellettuali, tradizione islamica e modernismo, i quali si intrecceranno tra insurrezioni, rivoluzioni e guerra.

Parole ricorrenti sui media (3)

  • Brigate Al QASSAM

Sono il braccio militare di Hamas, una forza che conta tra i 15 mila ed i 40 mila uomini.

Sono stati circa 1200 quelli impiegati nell'attacco ai kibbuz ebraici del 7 ottobre.

Il comandante è Mohammed Deif, l'ideatore dell'attatto del 7 ottobre scorso.

Le brigate sono state istituite, quanto meno ufficialmente, nel 1991. Il nome rievoca

Ezzedine al-Qassam, leader delle rivolte arabo-mussulmane del '900 contro la presenza inglese in Palestina. 

 

 

 

 

 

Buona giornata

Una foto - Una riflessione


Contessa Entellina: Cent’anni di vita contessiota rievocati attraverso le immagini

 
La foto riportata sopra racconta come, ancora a Prima Guerra Mondiale conclusa, non circolasse ancora in paese nessun mezzo motorizzato, anche perchè c'erano da percorrere trazzere, più che strade rotabili. 

I Papas, i sacerdoti del rito bizantino, usavano muoversi, pure essi, a dorso degli asini o dei muli per recarsi presso la Chiesa rurale d'Odigitria e rievocare lì, al canto nostalgico arbëresh di Bukura More”, il dolore  e il ricordo della lontana patria persa per sempre. 
La Morea è la regione  da cui proveniva la maggior parte degli Arbëresh, i cui eredi ancora oggi vivono in più parti dell'Italia Meridionale

E' domenica. La/le religioni

Riflessioni sul

Cristianesimo

(e sulla matrice ebraica)


Ebraismo (6)

Ascolta, Israele! 

Il Signore è nostro Dio, il Signore è uno solo

= = =  

Mappa dei viaggi di
Abramo



Convinzione degli ebrei è che essi sono discendenti di un popolo che origina da Abramo, suo figlio Isacco, e Giacobbe figlio di Isacco e che visse a Canaaan, un'area che va dal Mediterraneo orientale e comprende Israele, Giordania e Siria. Si tratta di un'area compresa fra le grandi civiltà dell'antichità: Egitto, Mesopotania ed Hittiti ed in quanto tale sempre sottoposta al transito di mercanti e soprattutto di eserciti invasori. Per gli ebrei Adamo fu un "arameo errante" che, però divenne padre di una "grande nazione" e Dio stabilì un'alleanza con lui promettendogli una "terra dove scorre latte e miele". La Storia dice tuttavia che quella terra non è sempre stata posseduta dagli ebrei.

=  =  =   Abramo in viaggio. La mappa di Canaan sopra riportata evidenziata risale al XVI secolo e i tondi  raffigurano episodi della vita di Abramo e vanno letti in senso orario. La vita di Abramo è narrata nel libro della Genesi. Sarebbe stato un discendente di Noè, volutamente salvato da Dio dal diluvio. Abramo è stato il primo ebreo e Dio con lui strinse l'alleanza valevole pure per i discendenti. L'alleanza non sarebbe stata stipulata con l'umanità intera.


Cristianesimo (6)

Ama il prossimo tuo come te stesso


=  =  =  La vicenda "cristiana" è segnata, nel corso dei secoli, dalla compromissione della chiesa nel mondo e questa circostanza ha indotto tanti a voler vivere una vita contemplativa fondata sui voti di "povertà", "castità" e "obbedienza" e a rivolgersi agli ordini monastici e religiosi. Sulla base dei più antichi insegnamenti sorsero nel tempo le scuole e le università. Le chiese promossero via via nel tempo centri di musica, di arte e di architettura.
=   =   = Dal punto di vista liturgico le chiese cristiane seguono nel corso dell'anno il ciclo della vita, morte e risurrezione e ascensione di Gesù. Celebrano anche i santi, i martiri ed i dottori della Chiesa. Preghiera e liturgia sono alla base della vita del credente cristiano ed è accentuato l'impegno in aiuto dei poveri, e nell'aprire scuole ed ospedali nelle parti del mondo più in affanno. Per il cristiano il criterio base di essere è "Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".

Scorrerie storiche

La Storia 

a proposito di confini e di nazioni

Il Conflitto arabo-israeliano

La madre di tutte le tensioni in Medio Oriente,
è sorta attorno alla delimitazione del
confine tra Israele e i territori palestinesi,
nonché sulla questione del riconoscimento
 di questi ultimi come uno Stato a sé stante

  Quanto capita nel 2023 in Medio Oriente fra mondo arabo-islamico e realtà israeliano-ebraico sta facendo rivivere nelle coscienze dell'Occidente quadri ambientali e storici tramontati, come quelli dell'inizio dell'Ottocento, quando -qui in Europa- dopo l'epopea napoleonica avvennero  col sorgere e l'affermarsi del nazionalismo etnico-religioso: rivolte, insurrezioni, guerre fra entità statuali. Situazioni quelle che, in questa nostra parte del mondo, nella cultura e nel modo di vedere occidentale, sono ormai andate sfumandosi, soprattutto dal secondo dopo-guerra del Novecento in poi.  Qui -infatti- si punta a creare una Patria europea fra popoli latini, germanici, slavi ed altri ancora, contrariamente a quanto avviene in Medio Oriente dove ci si scontra, si guerreggia e si muore su presupposti etnici, religiosi e conseguentemente su stili di vita. E peraltro, mediante l'uso della pratica terroristica.

  Nel Medio Oriente sono in corso discussioni (accettabili) e scontri guerreggiati che alludono a società etniche, religiose e politiche su radici e presupposti millenari. Sensazione e giudizio diffuso è che in Medio Oriente avviene quello che alcuni definiscono scontro di civiltà, fra modello di vita occidentale "quello di Israele" e modello di vita-culturale mussulmano e però intergralista

 Le diversità religiose fra Israele e le realtà arabe, queste peraltro non omogenee,  spingono a pensare al fanatismo religioso, quello stile e quella visione di vita che spingono a vedere il mondo contrapposto fra gli ebrei occidentalizzati da millenni di diaspora e una parte del mondo mussulmano radicalizzato, come Hamas, fino al ricorso del terrorismo. Questa analisi forse aiuta a capire perchè i governi occidentali (che siano di destra o di sinistra) sono sostanzialmente compatti nel sostenere Israele senza, tuttavia, voler affatto contrastare o sollevare obiezioni sul modo di vedere arabo che attiene alla loro coscienza e alla loro cultura. In Europa tutte le culture, politiche, religiose e filosofiche sono ammesse purchè si avvalgano del metodo democratico della tolleranza.  

  La scelta terroristica di Hamas altera la stessa religiosità islamica e cozza con la visione democratica dell'Occidente.

Un personaggio

ŁUKASZ POPKO: dominikanin, biblista, wykładowca w École Biblique et Archéologique w Jerozolimie i w Kolegium Filozoficzno-Teologicznym Dominikanów w Krakowie. Domenicano, Biblista, Docente a Gerusalemme, dieci lingue parlate.





Gerusalemme

2023



La città funziona a metà, le scuole sono 

chiuse come l’università e la nostra biblioteca,

 teniamo lezioni online, si sente la tensione

 nell’aria, anche se per ora non c’è coprifuoco.

 No, non sono preoccupato per me, ma per 

questo Paese che convive con una violenza di 

cui non si vede la fine perché nasce da altra 

violenza. È così scoraggiante, ogni quattro 

anni ci risiamo. È chiaro che la popolazione 

di Gaza è sotto il giogo di alcuni criminali, e 

allora come puoi avere una generazione con 

pensieri nuovi se le cose stanno così? 

Anche in Israele il livello di scolarità 

non cresce: non è un buon segnale per il dialogo.



sabato 28 ottobre 2023

Parole ricorrenti sui Media (2)


Debito Pubblico

Dato Bankitalia al 15 Settembre 2023:
il debito pubblico sale a 2.858,6 miliardi

Nel linguaggio economico-finanziario si intende il debito dello Stato nei confronti di soggetti economici nazionali oppure esteri - può trattarsi di individui, impresebanche o anche Stati esteri - che hanno sottoscritto un credito allo Stato nella forma di obbligazioni (o titoli di stato quali BOTBTPCCTCTZ e altri) destinati a coprire il fabbisogno monetario di cassa statale. 

Il debito pubblico è individuato pure nel  deficit pubblico riportato nel bilancio dello Stato (e dagli altri organismi pubblici), cumulato negli anni e sommato ai relativi interessi.

Il debito nei conti pubblici impone da parte dello Stato e/o degli enti pubblici locali e territoriali, oltre alla copertura finanziaria nei tempi e modalità di scadenza prestabilite dai titoli stessi compresi gli interessi costituendo di fatto una delle voci di spesa pubblica (fra le più consistenti), la necessità di tenere sotto controllo il debito pubblico per non cadere nella insolvenza sovrana ovvero nel fallimento dello stesso. 

Ci sarebbe tantissimo da scrivere, sul funzionamento della finanza pubblica e sulle conseguenze dirette ed immediate che essa produce nelle tasche dei cittadini. 

Medio Oriente. È accaduto ciò che il mondo non ha saputo, o voluto, evitare

I carri armati israeliani sono nella serata di ieri entrati  a Gaza e la catastrofe attesa in  seguito al massacro del 7 ottobre rischia di materializzarsi in uno scenario (occhio per occhio, dente per dente) al quale ci auguravamo di non dover assistere. 

 Nuove vittime innocenti si aggiungeranno alla spirale della guerra infinita in Medio Oriente.

  Ofer Bronchtein, già collaboratore di Yitzhak Rabin, in una lettera ad un amico palestinese scriveva : «La collera che evochi di fronte alla situazione del tuo popolo è legittima. Ma il tuo silenzio di fronte al dolore del mio è insopportabile». Il silenzio non è tollerabile

  Tutto è cominciato pochi giorni fa, nei kibbutz ai confini di Gaza e al rave party di Reim — che è all’origine di quello che sta accadendo in queste ore — ed è mancato nei giorni successivi, da parte del resto del mondo, un allarmante deficit di solidarietà: un deficit di solidarietà e (di empatia) che è venuto prima della condanna per le troppe vittime innocenti provocate dalla reazione dello Stato ebraico e  la denuncia per le bombe israeliane sui civili palestinesi sta via via cancellando ulteriormente, laddove esisteva, in una perversa classifica di gravità dell’orrore.

Buona giornata

una foto, una riflessione 

Secondo la Trecani Contessa Entellina giace alle falde settentrionali del Monte Genuardo (m. 1179), a 571 metri sul livello del mare. Il territorio è vasto 132 kmq. e comprende particolarmente terreni scoperti ed arativi. Ebbe origine e nome da Caterina Cardona, contessa di Chiusa, che nel 1450 vi accolse una colonia di Albanesi, i discendenti dei quali ancora conservano l'uso del loro idioma. Rimase in possesso dei Cardona come dominio feudale sino al 1640, passando poi ai Colonna.

Nel 1875 prese l'aggiuntivo di "Entellina" per la prossimità dell'antichissima Entella, distrutta da Federico II nel 1224.


Storia siciliana. I cosiddetti secoli bui, non sempre -in realtà- furono tali

Amare e conoscere la

Storia della Sicilia

Dalla seconda metà dell’XI sino alla fine del XIII secolo, in Sicilia esisteva una sola grande città, Palermo, che i Musulmani chiamavano al-Madinah  (=la Città per eccellenza) con una popolazione di circa 100.000 abitanti.  Roma -nello stesso periodo- ne aveva appena 30.000, Londra, Berlino e Parigi erano piccoli villaggi.


I mulini ad acqua nella
Sicilia dell'Alto Medio Evo
e poi nel corso della Modernità
furono sempre crocevia naturale
 di passaggio.


In Europa l'unica città che potesse, in splendore e popolazione, competere con Palermo  era Cordova, in Spagna (= città dell’Andalusia, regione del Sud della Spagna, e capoluogo della provincia omonima. È stata un’importante città romana e quindi uno dei principali centri dell'Islam durante il medioevo. È famosa soprattutto per la Mezquita, un’immensa moschea risalente al 784 d.C. caratterizzata da colonne e antichi mosaici bizantini. L'edificio divenne una chiesa cattolica nel 1236).

 I documenti dell’epoca medievale riportano -per la realtà siciliana- quattro tipi di divisione amministrativa e di insediamento di carattere prettamente feudale. 

Il castello, che consisteva in un luogo fortificato di dimensioni variabili, abitato dal feudatario, dai suoi soldati e dai servi, e -pur essendo in periodo "cristiano"  anche schiavi;

 Il casale, che generalmente sorgeva a non troppa distanza dal castello. Il casale nei documenti archivistici frequentemente viene definito anche habitatus. Raramente il casale possedeva più di 15-20 famiglie.  Era invece normale esistessero casali con 3-5 famiglie. Non esistevano, in quei lontani secoli abitazioni come le intendiamo ai nostri giorni; si trattava di tuguri,  perlopiù fatte di pietra e paglia, dove promiscuamente stavano uomini ed animali. L'insieme degli abitanti raramente superava le 70 o 80 persone e l’estensione territoriale era delimitata dalle capacità e possibilità di coltivazione dei terreni affidata dai baroni. Nei casali non esistevano nè chiese, nè case signorili, e raramente vi insistevano dei fondaci, che invece sorgevano in prossimità dei castelli e dei mulini; circostanza quest'ultima documentata per l'area Scirotta-Bagnitelle.

 Le terre erano realtà comunitarie di proprietà diretta del regio demanio. La Terra più prossima a Castello di Calatamauro (realtà baronale) era Corleone.

 Documento per eccellenza sullo stato della Sicilia all’epoca arabo-normanna è il cosiddetto Libro di Ruggero, opera dall’arabo siciliano al-Idrisi nel 1154, sotto il regno di Ruggero II, che descrive l’Isola, i suoi abitati, i castelli ed i casali.

 Altre interessanti testi sono: 1)  La guerra del Vespro Siciliano del 1842 e 2) la Storia dei Musulmani di Sicilia di Michele Amari (1806-1889) pubblicata tra il 1854 ed il 1872. Amari pubblicò nel 1857 la Biblioteca arabo-sicula, raccolta di testi medievali in lingua araba riguardante la Sicilia, fonte primaria di informazioni di cui fa parte il suddetto Libro di Ruggero. 

Altra fonte fondamentale per conoscere il mondo feudale della Sicilia medievale è Henri Bresc: 3) La casa rurale nella Sicilia medievale. Massaria, casale e “terra”, nonchè 4) Archeologia Medievale VII, 1980 - pp 375-381.

 Curiosità storica  sui paesi che nel XVI secolo sorgeranno per opera degli arbereshe giunti nell'Isola è che Mezzojuso era già esistente seppure nella situazione di casale nel periodo mussulmano, e ne tratta Al-Idrisi ne Il libro di Ruggero del 1154.

Riflessioni sull'uomo e sul mondo

 Riflessioni sulla Letteratura (3)

I laudatori di se stessi


  Ai nostri giorni, specialmente nel campo della politica, delle professioni, e del vivere sociale notiamo tanti soggetti, personaggi che parlano e sanno parlare bene solamente di se stessi.

 ===) Dante nel Convivio sostiene che è lecito parlare di se stessi a due condizioni: 

1) quando si tratti di difendersi dall'infamia (=dalla cattiva fama cui ci espongono le circostanze);

2) quando risulti utile addurre la propria esperienza personale.

 ===) Boezio (Filosofo e letterato romano, discendente dalla nobile gente Anicia, vissuto fra il V e il VI secolo durante la dominazione ostrogota in Italia) nella sua Consolatio philosophiae rintuzza la perpetuale infamia dell'esilio (=fu imprigionato a Pavia, condannato a morte senza nemmeno essere interrogato. Il Senato, della cui fede mai avrebbe dubitato, lo tradì. In Senato, infatti, il prefetto di Pavia Eusebio pronunciò la condanna. Boezio fu ucciso sotto tortura nel 524, riporta il cronista Anonimo Valesiano, con una corda attorcigliata alla testa fino a fargli schizzare gli occhi, e finito a bastonate. Lo difese solo Simmaco, giustiziato un anno dopo).

 ===) Sant'Agostino nelle Confessiones rintuzza  "il processo de la sua vita" a modo di "essemplo e dottrina" di perfezionamento morale, al fine quindi di giovare agli altri con la propria testimonianza autobiografica.

 =   =   =   =   =   =   =   =   =   =

Il profilo Di Dante, tracciato da 

Giovanni Boccaccio


 Fu il nostro Poeta di mediocre statura, et ebbe il volto lungo et il naso aquilino, le mascelle grandi et il labbro di sotto oroteso tanto, che alquanto quel di sopra avanzava; nelle spalle alquanto curvo, e gli occhi anzi grossi che piccioli, et il colore bruno, et i capelli e la barba spessi, crespi e neri: sempre nel viso malinconico e pensoso ...I suoi vestiti sempre onestissimi furono, e l'abito conveniente alla maturità, et il suo andare grave e mansueto, e ne' domestici consumi e ne' pubblici mirabilmente fu composto e civile. Nel cibo e nel poto (=bere) fu modestissimo; nè fu alcuno più vigilante di lui e negli studii et in qualunque altra sollecitudine il pugnesse (=lo stimolasse). Rade volte, se non domandato, parlava, quantunque eloquentissimo fosse. Sommamente si dilettò in suoni et in canti nella sua giovinezza, e, per vaghezza di quegli, quasi di tutti i cantatori e sonatori famosi, suoi contemporanei, fu dimestico (...) Solitario fu molto e di pochi dimestico, e negli studii, quel tempo che lor poteva concedere, fu assiduo molto. Fu ancora Dante di maravigliosa capacità e di memoria fermissima (...) Fu similmente d'intelletto perspicacissimo e di sublime ingegno (...) Vaghissimo (=assai desideroso) fu e d'onore e di pompa, per avventura più che non si appartiene (=si convenga) a savio uomo (...) Fu adunque il nostro Poeta, oltre alle cose di sopra dette, d'animo altiero e disdegnoso molto (...) di se stesso presunse meravigliosamente (...) Tra cotanta virtù, tra cotanta scienza (...) trovò ampissimo luogo la lussuria, e non solamente ne' giovani anni, ma ancora ne' maturi.

Giovanni Boccaccio

Un Personaggio

Primo Levi: è stato uno scrittore, chimico e partigiano italiano, superstite dell'Olocausto e autore di saggi, romanzi, racconti, memorie e poesie. 

Nascita31 luglio 1919, Torino
Morte11 aprile 1987, Torino




I bambini continuano

a soffrire



«Non credo che esistano oggi, in nessun 

luogo del mondo, impianti per la strage 

di massa come quelli nazisti, né lucidi piani 

di genocidio immediato e differito quali sono 

descritti in questo terribile libro: 

ma i bambini continuano a soffrire ed a 

morire sulla scala dei milioni, di fame, 

di malattia, o intrappolati nelle maglie 

di guerre incomprensibili e feroci. 

Finché questo avviene, pagine come queste 

dovranno essere lette, anche se la loro 

lettura non avvenga senza angoscia: 

sono nutrimento vitale per chi si proponga 

di vegliare sulla coscienza e sull’avvenire 

del mondo».



venerdì 27 ottobre 2023

Parole ricorrenti sui Media (1)

 Schengen











È il nome del villaggio del Lussemburgo dove venne firmato l’accordo del 1985 e successivamente la relativa convenzione del 1990, in base alle quali è stato creato lo spazio senza controlli alle frontiere, che ad oggi riguarda 27 Paesi europei (l’ultima la Croazia) per un’area di oltre 4 milioni di chilometri quadrati