giovedì 21 settembre 2023

Economia, politica, democrazia (3)

Stiamo narrando vicende della Storia nazionale con l'intento di trasmettere termini e concetti di politica economica.

La Contemporaneità:

il periodo napoleonico

La Repubblica Romana fu una repubblica sorella della Prima repubblica francese. Comprendeva parte dei territori dello Stato Pontificio occupati dal generale francese Louis-Alexandre Berthier, che aveva invaso Roma strappandola al dominio temporale di Pio VI il 10 febbraio 1798. Fu proclamata il 15 febbraio 1798.

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 L'eversione feudale nello Stato Pontificio: 

Il governo napoleonico, in quello che era stato lo Stato dei papi, abolì sia il regime dei feudi che il fedecommessi (=designava la disposizione con cui, nel testamento, il testatore impone all'erede o al legatario, l'obbligo di conservare i beni, affinché alla morte di questi (dell'erede) possano automaticamente passare ad altra persona, il sostituto).

Il governo dispose inoltre la riduzione del numero delle mense vescovili (= l'insieme dei beni a disposizione di una diocesi destinati al mantenimento del vescovo diocesano e della curia).

Nello Stato Pontificio, il governo repubblicano napoleonico, che aveva grandi propositi di modernizzazione, in realtà visse in un contesto di affanno e tensione continua, obbligato come era ai massicci trasferimento di risorse ricavabili dalla vendita dei beni ecclesiastici al governo di Parigi e ai suoi eserciti che spaziavano sull'intero continente. Fu quello un periodo in cui tutti, anche i più poveri della società, cominciarono a conoscere cosa è, cosa voglia intendere il termine inflazione.

Ed in Piemonte? 

Lo Stato dei Savoia fu incorporato all'Impero francese con un debito, già consolidato di 100milioni di lire di allora, garantiti da biglietti di credito che in breve divennero (diremmo ai nostri giorni) spazzatura. Accadde -praticamente- che nel decennio francese la moneta circolante  fu quella cartacea e aumentò -nel circolante- di tantissime volte. Oggi noi persone del terzo millennio sappiamo che quel fenomeno si definisce inflazione (=carta moneta a cui, a monte, non corrisponde alcuna ricchezza). Nonostante la tanta carta moneta in circolazione, i commercianti non intendevano accettarla perché non corrispondeva ad alcuna ricchezza vera. Oggi in tanti usano dire: carta straccia.


Nella repubblica Cisalpina 

(Lombardia, Emilia Romagna, Veneto)?

Sostanzialmente la repubblica era uno stato satellite della Francia. Il governo era obbligato a mantenere tutte le spese per il Corpo d'Armata napoleonico stanziato nel Nord Italia. Anche qui le casse statuali erano sempre vuote e non riuscendo a saldare le pretese imperiali fu imposto, alla repubblica fantoccio, di cedere gran parte del patrimonio artistico (soprattutto beni ecclesiastici, subito incamerati dallo Stato Francese). Il commercio da e per la repubblica cisalpina fu gravato con dazi fino al 6%.


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